Cap.30 Vicolo cieco

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Luna
Scrutai un po' il parcheggio e lo trovai lì in mezzo alle altre auto costose anche se la sua come sempre spiccava come lui d'altronde, dovunque andasse riusciva a distinguersi tra la folla, corsi subito lì aprendo la portiera
"scusa sono lievemente in ritardo" dissi affannata,
però non ricevetti risposta, almeno non subito dopo 2 minuti, che daddy fissava la strada parlo e disse "dove eri"
"u..una mia compagna mi ha fatto vedere la scuola"
" perché non hai risposto" cercai di rispondere ma mi interruppe aggiungendo
"avevi promesso di fare la brava cazzo, hai delle regole, devi rispettarle se vuoi studiare qui, mi stavo preoccupando" concluse un po' più pacatamente ma non perché voleva essere gentile era solo seccato e deluso dal mio comportamento.
Oscar
"Scusa daddy, prometto che non lo faro più"
"ti vedo un po' stressato tutto bene a lavoro?"
"si solo che se voglio le cose fatte bene devo fare tutto da solo" risposi un po' scocciato
"forse so come farti stare meglio" commentò maliziosa avvicinando piano una sua mano al mio pacco e disegnando un infinito continuo nel mio pantalone proprio sopra la zip.
"Non davanti alla tua scuola, andiamo in una zona qui vicino più appartata, voglio le tue labbra sulla mia cappella al più presto piccola" aggiunsi le ultime parole come se da una vita aspettassi solo quel momento .
Guidai con un po' meno di prudenza accelerando ogni tanto così in 4 minuti fummo davanti al vicolo cieco, per tutto il tragitto Luna non si era fermata e non aveva aspettato che arrivassimo ma bensì mi accarezzava il membro sempre più forte e più veloce, appena parcheggiato non aspettò neanche un mio ordine che si abbassò subito a baciarlo iniziando a spogliarmi era davvero determinata a farsi perdonare o semplicemente mi voleva come non mai.
"Andiamo dietro saremo più comodi" ordinai con voce affannata spostandomi nei sedili posteriori, mi seguii affamata spogliandomi del tutto sotto e iniziando a baciarmi la cappella da subito molto voglioso mi lasciai andare iniziando ad accarezzarle i capelli e sospirando piano
"girati e dammi quella bellissima vista"
"so cosa vuoi fare, voglio concentrarmi sul tuo cazzo, dopo" osò ordinarmi
"non era una richiesta fallo" finalmente ebbi la vista del suo culo ben fasciato con le mutandine di un nero che faceva contrasto con la sua pelle il tutto si intravedeva da sotto la divisa, inizia a toccare il suo bel interno coscia liscio, bollente ma allo stesso tempo fresco, con le mie mani esperte.
Pressai con il dito sulle sue labbra esterne, volevo distrarla, ma furba come era se ne accorse ed inizio a velocizzare e a succhiare più rapidamente quello che aveva fra le labbra, mi stava sfidando era diventata una gara a chi si distraeva e veniva prima.
Subito la portai sopra la mia faccia, vedevo le mutandine tutte bagnate quasi mi gocciolava sul viso, le baciai il punto sopra al clitoride per poi spostarle e dare un secondo bacio, e infine una leccata su tutta la fessura, al che non ce la fece più e alzò leggermente la bocca dal mio cazzo facendomi sentire l'aria leggermente fredda dell'esterno ma poi subito ansimò riscaldandomi la cappella con il suo fiato caldo come la sua intimità.
Riprese subito tutto in bocca facendo avanti e indietro e succhiando veloce, era davvero brava e io ne avevo davvero bisogno ma non potevo permettermi di perdere così la leccai anche io svelto e le ciucciai più volte il clitoride mettendo anche un dito non voleva cedere ma capivo che le stava piacendo perché non aveva più neanche la forza di stringermi le palle come stava facendo un secondo prima, dato che ovviamente doveva concentrarsi a non venire e non perdere. Più andavo a fondo e veloce più il suo succo veniva fuori bagnandomi tutto il viso e le labbra, più lo ingoiavo più usciva, la sua eccitazione stava facendo strage, "lo so che non ce la fai più lo posso sentire e riesco anche a leccarlo non finisce più"
"vieni e accetta la sconfitta" le suggerì affannato, seguii il mio consiglio e io soddisfatto inizia ad aumentare il ritmo di tutto, delle mie labbra lingua e dita doveva esplodermi sopra.
Iniziò ad ansimare forte con ancora il mio cazzo in gola, urlava sempre di più, ma non voleva toglierselo dalla bocca, sentii la sua figa risucchiarmi le dita e proprio in quel momento non mi controllai più e la inondai venendo anche io.
Si girò tutta soddisfatta leccandosi le labbra mentre mi guardava dritto negli occhi ancora pieni di lussuria "direi che è un pareggio" , mi aveva spiazzato, non mi aspettavo di venire anche io mi limitai a rispondere "sei stata perdonata" improvvisamente accorgendosi di quello che avevamo appena fatto diventò tutta rossa perdendo quell'aria arrogante e alzandosi dalla mia faccia si sistemò la gonna, la tolsi dalla sua bolla di imbarazzo dicendole "vieni qua" e aprendo le braccia, subito lo fece e le diedi un bacio mischiando i nostri sapori e aggiungendo un "sei buonissima lo sai"
"anche tu" quasi sussurrò giocando con un mio ciuffo di capelli.

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