Cap. 11 Lenta Tortura

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Luna

"buonanotte babygirl" disse chiudendo la porta e semplicemente scomparendo dalla mia vista.
Non ci potevo credere che avrei dovuto passare tutta la notte con un vibratore delle torture dentro di me, sapevo che la mia punizione sarebbe stata crudele ma non credevo fino a questo punto.
Rimasi a pensare a quanto faceva schifo il mio daddy a farmi diventare così bagnata e vogliosa per poi andarsene lasciandomi in questa posizione oltretutto scomodissima, quando il vibratore iniziò a ondeggiare dentro di me a quel punto dopo il terzo minuto inizio a farmi effetto e cominciai a gemere lievemente proprio quando stava iniziando a piacermi aveva smesso.
Dopo la 6 volta stavo grondando di sudore ero frustrata e mi faceva male la figa i polsi me li sentivo marchiati, speravo che finisse presto ma non sapevo neanche che ore fossero dato che persi la percezione del tempo dopo la quarta volta inoltre quella stanza non aveva neanche le finestre e non potevo vedere se fuori era ancora buoi o si stava schiarendo un po'.
Quindi ricordai che il mio daddy quando stava per andarsene mi disse che erano le 23:00 e che ogni 20 minuti il vibratore si accendeva dunque con quella poca lucidità che mi restava feci un breve calcolo e dedussi che erano appena le 4, il che voleva dire che la tortura era quasi finita dato che il mio daddy si sarebbe alzato intorno alle 6:30. Cercai di dormire nonostante sapevo già che mi sarei svegliata ogni volta che si sarebbe acceso il vibratore.

Oscar

Inizia a stropicciarmi gli occhi al suono incessante della sveglia preparandomi mentalmente alla mia prossima giornata stressante a lavoro quando mi ricordai della mia babygirl e di come mi ero vendicato di lei ieri.
Automaticamente sulla faccia mi spuntò un sorrisetto. In fretta presi il telecomandino del vibratore e lo spensi poi andai a vedere come stava la mia bella.
Quando aprì la porta la trovai addormentata in una posizione scomodissima con tutte le lenzuola bagnate intorno alla zona inguinale. Mi sentii un po' in colpa davanti a quello scenario ma ero il suo daddy e mi doveva portare rispetto e se non lo faceva a quel punto mi spettava mostrare la mia autorità.
Decisi di liberarla dalle manette e rimasi giusto un minuto ad ammirarla. Al contatto con la mia mano sussultò come se pur dormendo percepisse che qualcuno le stava facendo qualcosa.
Le tolsi le manette e la barra divaricatrice, le rimboccai le coperte e in fine le diedi un bacio sulla fronte. Non so perché di preciso ma mi venne abbastanza spontaneo.
Chiusi la porta alle mie spalle e andai a prepararmi per recarmi a lavoro.

Luna

Senti che finalmente mi liberava dalle manette decisi però di far finta di dormire, non avevo voglia di parlarli e di sentire le sue battutine su quanto era bagnato il letto o cose simili. Appena richiuse la porta mi levai quel vibratore delle torture e riaddormentai. Mi svegliai che erano le 1 ormai, avevo dormito molto, ma infondo me lo meritavo dopo quello che avevo passato quella notte.
Decisi di andare a farmi una doccia rilassante e mangiare quello che aveva cucinato Brenda. Dopo aver mangiato mi misi sul divano a guardare la tv, dietro la tv c'era una finestra gigante da dove si poteva vedere un bellissimo giardino, era da quando era successa quella cosa in piscina, che non uscivo in giardino, a dirla tutta avevo un po' paura di chiedere a daddy se potevo uscire dopo quello "scherzo" che gli avevo fatto dubito che mi avrebbe perdonato così in fretta.
Anche se in effetti questa mattina mi ha pure baciato la fronte cosa vorrà mai dire non lo so, so solo che mi ha fatto sentire speciale in qualche strano modo.
Mi stancai della tv e non potevo neanche parlare con qualcuno perché Brenda se ne era appena andata mi misi a pensare della scuola e del fatto che non potevo stare tutti i giorni rinchiusa in quella enorme ville con 2 guardie che mi sorvegliano come se fossi una principessa che era stata rapita e poi rinchiusa nella torre di un castello, se fossi andata a scuola avrei avuto amici cose da fare, magari un giorno un futuro e non solo una perenne schiava con il titolo di terza media.
Cosi quando sarebbe arrivato daddy gliene avrei parlato con come sfondo una cenetta preparata da me che però non avevo ancora iniziato così dopo essermi cambiata per stare più comoda con una semplice vestaglia andai subito a cucinare. Optai per il pesce era la cosa che sapevo cucinare meglio, per rallegrare un po' l'atmosfera decisi di mettere della musica.

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