Cap. 2 Aereo

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oscar

"Siamo arrivati" enunciai
mi avvicinai per slegarla, vedendola da vicino cazzo era ancora più bella, con i suoi lunghi capelli splendenti sul castano che le ricadevano sulle spalle, avrei voluto annusarli e perdermici dentro ma allontanai quel pensiero custodendolo per dopo, lei intimorita si allontanò ma io la rassicurai dicendole "piccola tranquilla non ti voglio fare del male, voglio solo liberarti dalle corde" allora prese coraggio e si avvicino e la potei slegare, appena la slegai fece un lungo respiro dato che fin ora era imbavagliata col panno di prima. Con i miei due pollici le tolsi i segni delle lacrime che aveva versato e mentre varcammo l'entrata dell'aero porto gli dissi che naturalmente non avevamo bisogno di fare né check-in né controlli perché saremmo saliti direttamente sul mio jet privato.

luna

Ormai vicini al jet gli chiesi "posso almeno sapere dove siamo diretti?" "sì andiamo in centromilano la capitale della moda felice piccola ah e d'ora in poi quando mi parli chiamami padrone o daddy".  Centromilano? a quella parola pensai che i miei genitori ci avrebbero messo un bel po' a trovarmi quindi nel frattempo facevo meglio a starmene buona e ad accontentarlo e magari anche a conoscerlo giusto un pochino in fondo sembrava quasi simpatico prima. Saliti sul jet eravamo seduti uno accanto all'altro, quando sentii la sua mano posarsi sulla mia coscia d'istinto mi allontanai ma lui mi guardò severo e infastidito assottigliando gli occhi come a rimproverarmi così decisi di stare ferma sperando con tutta me stessa che non andasse oltre.

oscar

Le misi la mano sopra la coscia che presto però sarebbe stata sotto la gonna che lo volesse o no, infatti cercò di allontanarsi ma la fulminai subito con gli occhi e capii che forse era meglio stare ferma. Aveva la pelle così morbida non avevo neanche bisogno di sposare la mano le mie dita scivolano sulla sua gamba da sole spinte dalla sofficità di quel corpo. Continuai incapace di fermarmi fino ad arrivare sotto la gonna a quel punto lei mi fermo stringendo la sua mano sopra la mia e serrando le gambe intono alla mia mano
" ti prego fermati, non farmi questo ti scongiuro" io ignorai le sue suppliche liberandomi della sua mano e riaprendole le cosce, anche perché si era dimenticata di chiamarmi padrone e la cosa mi dava a dir poco fastidio doveva imparare le regole e anche subito
"ti sei dimenticata di chiamarmi padrone" le ricordai e intanto con uno scatto della mano salii fino alle mutandine "
e poi tranquilla proverai delle sensazioni che ti piaceranno" finii con voce maliziosa.

luna

comincia ad agitarmi, ero in un limbo da una parte non volevo essere toccata ma dall'altra lui e i suoi modi da maniaco non so perché ma mi stavano eccitando. Infatti quando tocco il pizzo delle mie mutandine da sotto vide che ero leggermente bagnata così disse" vedo che ci siamo emozionate" e fece un ghigno di soddisfazione, io mi sentii sprofondare dalla vergogna e credo che fossi anche diventata rossissima dato che le guance mi andavano a fuoco, e per peggiorare la situazione iniziò a massaggiarmi il clitoride da sopra i vestiti e mi lasciai sfuggire un gemito così gli confessai
" ti prego basta non so se riesco a trattenermi" e lui sempre più divertito aggiunse
"oh ma non devi trattenerti anzi urla più che puoi voglio che tutti dentro questo jet sappiano che sei mia."
A quel punto pensai che fosse un po' stupida la motivazione anche perché in quel jet ceravamo solo noi il pilota e alcuni dei suoi presumo uomini dato che erano vestiti eleganti e avevano ciascuno una mini valigetta , però in effetti era un tipo credo abbastanza possessivo quindi tutto tornava . Intanto mi spostò le mutandine e infilò nella mia intimità un dito così, all'improvviso, iniziò a pompare prima lento poi veloce, con le mani stringevo i lembi della mia gonna e cercavo di non pensare a quello che stava succedendo sotto i miei vestiti ma inutilmente perché dopo poco stavo per venire lui se ne accorse da come alzavo il petto e lo abbassavo velocemente infatti mi disse "se non vuoi urlare e venire davanti ai miei uomini potrei sempre baciarti". "Grazie ma no " dissi in preda agli spasmi e intanto in un millesimo di secondo mi tolsi la cintura di sicurezza e mi misi a cavalcioni su di lui, stringendo tra i miei denti il colletto della sua camicia per sfogare il piacere, venni ansimando piano nel suo orecchio per tutti i gemiti trattenuti. A lui non piacque molto questo gesto infatti disse" brava piccola sei venuta, ma riceverai una punizione per avermi rovinato il colletto della camicia e per non essere venuta davanti a tutti come dicevo io". A me non interessava più di tanto in quel momento perché ero stanca morta anche se non avevo fatto niente quell'orgasmo più tutto quello che era successo da quella mattina mi aveva distrutta , cosi provai ad alzarmi dalle sue gambe ma mi fermò mettendo le sue enormi mani attorno ai miei fianchi
" ho deciso che starai sopra di me fino all'atterraggio"
"ma voglio dormire ti prego ho molto sonno" mi giustificai io
"ah ti ho stancato " rispose con il ghigno che aveva fatto anche prima
"no è solo che ieri non ho dormito bene" balbettai io colorandomi di rosso
"va bene ho capito ma starai sopra di me, se vuoi ti puoi abbracciare a me e dormire quanto vuoi" disse, allora io avendo davvero tanto sonno mi aggrappai alle sue spalle possenti e chiusi gli occhi e lui con un gesto deciso mi prese dai fianchi avvicinandomi al suo inguine in modo che le nostre intimità si scontrassero, e data la sorpresa di quel contatto sussultai
"se non la smetti di fare questi ansimi e gemiti cosi provocanti potrei scoparti qua davanti a tutti quindi ti conviene piantarla" disse lui subito dopo il mio sussulto.

oscar

"okay" mi disse dopo che l'avevo minacciata di prenderla li, e poi mi abbracciò addormentandosi quasi subito si vedeva che era davvero stanca, mentre la osservavo dormire era così dolce, piccola e carina ma soprattutto sexy con quel culo da favola in bella vista, ed era appunto per questo che il mio amico laggiù aveva deciso di svegliarsi, pero era troppo bello vederla dormire così tenera e senza quella voce arrogante che secondo me ha dovuto usare tante, troppe volte per farsi rispettare perché vedendola così ti sembra una ragazzina fragile , era proprio per questo che avevo deciso che sarebbe stata lei la mia prossima "preda" ma a quanto pare mi sbagliavo, a volte l'abito non fa il monaco. A me piacciono fragili e timide, perché di solito sono facili da addestrare e rispettano le regole ma devo dire che anche una con un carattere deciso e sicuro mi sta incuriosendo infatti la considererò come una sfida personale e alla fine riuscirò ad addestrarla e renderla perfetta a soddisfare tutte le mie strane esigenze. Intanto stavamo quasi per atterrare aveva dormito quasi 10 ore era davvero davvero stanca, decisi di svegliarla ma era cosi bella e graziosa che l'avrei svegliata in un modo speciale dandoli tanti baci sulla spalla biancastra e candida.

Luna

Stavo dormendo quando mi sono sentita qualcuno che mi baciava la spalla e infatti appena apri gli occhi anche se ero molto assonata quindi non vedevo bene misi a fuoco e riuscì a constatare che era lui. "Ah allora non era solo un brutto incubo tutto questo" dissi acida, anche se in realtà trovai molto dolce il fatto che lui mi abbia svegliato così nessuno l'aveva mai fatto. "Ah ma buongiorno "disse lui e subito dopo mi informò
"guarda che sei ancora sopra di me"
"ah scusa non me ne ero accorta" mi scusai scendendo da lui e mettendomi nel mio sedile composta. "Se vuoi a casa puoi stare sopra di me quanto vuoi ma a patto che tu stia sopra qualcos'altro"
"grazie ma no" risposi infastidita dai suoi modi così arroganti e volgari.
Intanto eravamo atterrati e a rivedere la terra le altre persone le valigie i ristoranti ebbi un forte bisogno di libertà quindi dimenticai quello che avevamo fatto prima e  pronunciai "siamo arrivati" in modo antipatico slacciandomi la cintura e avanzando verso l'uscita quando lo sentii urlare "dove cazzo vai " così mi feci coraggio e gli dissi che non avevo intenzione di stare con lui meglio in mezzo alla strada piuttosto.
"Forse tu non hai capito bene qui chi comanda, se tu non fai ciò che dico io ti posso promettere che tutti quelli a qui tieni ne pagheranno le conseguenze e inclusi i tuoi genitori , quelli che sei convinta che ti salveranno ah e fra qualche giorno ti farò avere il video in qui dicono che posso tenerti" affermò  mentre avanzava verso di me sicuro e soddisfatto, ormai non ce la facevo più non stetti neanche ad ascoltare le sue cazzate, quelle di qui era tanto convinto, volevo solo poter andare nella sua presunta casa o albergo per potermi chiudere in una camera o il bagno e sfogarmi e scrollarmi di dosso tutta questa frustrazione e rabbia facendomi un pianto liberatorio, perché dicerto non sarei crollata davanti a lui facendogli vedere come abbattermi così facilmente. Così dissi solo
"ok possiamo scendere per favore"
"si" mi consentì solamente e mi strattono il braccio trascinandomi dietro di lui come se fosse incazzato e sinceramente me ne sbattevo altamente. Quando arrivammo dentro l'aeroporto mi lasciò il braccio e mi prese la mano in modo da non far sospettare niente a nessuno. Finimmo tutti i controlli e andammo verso la villa che si era affittato temporaneamente.

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