Cap. 5 Vecchi ricordi riaffiorano

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Oscar
Il giorno dopo alzandomi me la ritrovai vicino, stesa su un fianco che mi dava le spalle. Quella posizione mi permetteva di vedere bene il suo culo in tutta la sua bellezza e rotondità, le sfiorai la vita delicatamente da sopra la vestaglia e gliela spostai un po' scoprendo la sua pelle nuda per poi accarezzarla era così morbida sembrava la pelle di un neonato mi chiesi come sarebbe stato poterla baciare quella pelle le mie labbra sarebbero rinate dal semplice contatto scommetto, alzando un po' lo sguardo rividi i segni che le avevo fatto la notte scorsa, non so perché ma distolsi subito lo sguardo e presi a vestirmi per andare a lavoro. Finito di lavorare mentre guidavo verso casa mi ripiombarono in mente vecchi ricordi facendomi quasi vedere doppio, cercavo di non farci caso, concentrarmi sulla strada, di provare a dimenticare temporaneamente, ma l'unico modo per dimenticare che giorno era ed è stato per me era dirigermi in un bar di pessima qualità e bere della birra ancora peggio.

Luna
Erano le 1 di notte e di daddy ancora non si sapeva niente quindi decisi di chiedere alle sue guardie dove era perché a dirla tutta un po' mi stavo preoccupando. Appena prima che mi rispondessero vedemmo insieme un taxi parcheggiare e lui che usciva dalla macchina camminando tutto barcollante e con la forte pioggia che c'era non riuscivo bene a distinguere il suo stato se fosse ferito o solo ubriaco le guardie lì vennero in contro dato che camminava tutto storto e gli chiesero se voleva essere accompagnato dentro casa ma lui acido gli rispose
"il vostro compito e badare a lei non a me io so cavarmela da solo" "come vuole signore" finirono loro tornando alle loro posizioni intanto lui sempre barcollante entro dentro casa lasciando la porta aperta io mi affrettai a seguirlo e a chiudere dato che la pioggia stava entrando dentro. Una volta entrambi a casa lo vidi steso sul divano che stava per addormentarsi e anche se non avevo la minima intenzione di aiutarlo perché era un mostro mi ritrovai ad alzarlo e accompagnarlo in camera sua. Una volta nella stanza con un po' di fatica lo misi sul letto e lui subito si sdraiò quasi a peso morto, cercai di alzarlo ma per me era davvero pesante quindi presi una maglietta pulita e asciutta mettendomi a cavalcioni sopra di lui bagnandomi un po' il pigiama e mentre cercavo di alzargli l'indumento bagnato prese a sbottonarmi la camicetta da notte dicendomi "lasciami sbirciare" con una voce un po' assonnata e maliziosa " ora devi solo dormire" dissi con tenerezza; perché alla fine così fragile e senza coscienza di sé in questo momento mi inteneriva mi chiedevo solo cosa lo avesse fatto sconvolgere così tanto da ridursi in quello stato, dato che comunque non penso fosse una sua abitudine una persona che si crede così perfetta di certo non si mette a bere fino a conciarsi così, con questi pensieri riuscii a toglierli la maglietta bagnata che puzzava terribilmente di alcool e gli misi quella pulita. Quando finii di cambiarlo e tutto mi portò a sé stringendomi forte, anche se era ubriaco la sua forza rimaneva, e mi disse all'orecchio solleticandomi un po' con i capelli bagnati "grazie babygirl" rimasi un po' basita perché era la prima volta che lo sentivo ringraziare perciò mi limitai a dire solo "ora dormiamo"

Oscar
Appena sveglio mi ritrovai con la testa che stava scoppiando e abbracciato a Luna, stranamente non ricordavo niente di quello che era successo il giorno prima, diedi un'occhiata alla sveglia e quando sotto lessi la data del giorno in cui eravamo capii tutto. Mi imbarazzai un po' all'idea che la mia babygirl aveva dovuto farmi da babysitter ma almeno non mi ricordavo niente.

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