Luna
Ormai ero al sesto mese e avevo una bella panciona rotonda, finalmente scoprivamo il sesso, l'indomani avremmo avuto appunto l'ecografia, ma avevamo deciso di non saperlo subito e di fare il classico baby shower invitando gli amici di daddy e bhe l'unica amica che avevo Andrea;
che organizzerà il tutto, ricordo ancora quando gliel'ho detto si è subito offerta rassicurandomi di prendere il primo volo per il Giappone; ancora non ci credevo che avevo trovato un amica disposta a fare così tanto per me.
Mentre daddy da solito romanticone che era diventato mi stava baciando il palmo della mano per svegliarmi arrivò nostro figlio e impacciato scostò la lunga tenda che c'era in camera, saltellando poi nel letto e quando mi svegliai mi guardò ricordandosi subito della pancia e dicendo
"devo salutare bambino" e si mise a darli tanti baci,
"dai piccolo ometto aiuta la mamma ad alzarsi" chiesi serena
"si mamma" disse mio figlio tirandomi forte per le braccia ma invano, ormai ero diventata troppo pesante
"guarda e impara" lo sfidò suo padre scherzosamente prendendomi direttamente a mo' di sposa per portarmi in bagno, feci un urletto mentre i miei piedi nudi penzolavano in aria e mio figlio che ci seguiva facendo la linguaccia a entrambi.
Vestimmo il piccolo insieme e mentre faceva colazione noi due come due ladri di nascosto ci abbracciammo e baciammo, anche se ora eravamo genitori non ci volevamo lo stesso privare di quel momento la mattina dedicato alle coccole.
"Oggi non ha smesso di muoversi" mi lamentai ancora assonnata nascosta nel collo di oscar che sapeva di doccia
"perché vuole uscire" rispose lui innamorato più del bambino che di me
"speriamo che all'ecografia si muova tanto così riusciamo a vederlo tutto" finii io con occhi sognanti, vidi daddy aprire la bocca per dire qualcosa ma fummo interrotti da jhonny che urlando ci comunicava che aveva finito di mangiare.
Ci prendemmo tutti e tre per mano e andammo in macchina, durante il viaggio cercai di spiegare a nostro figlio cosa era un'ecografia ma invano, era ancora troppo complicato come concetto per lui. Una volta che fu all'asilo daddy sfrecciò verso l'ospedale con me che lo rimproveravo di fare piano, smise solo quando gli dissi che stava agitando il bambino, si fermò mortificato,
"scusa piccola creaturina non ti arrabbiare con papino è solo che ho tanta voglia di vederti" si scusò facendo la vocina
"smettila" risposi imbarazzata colpendolo delicatamente.
Una volta arrivati corse ad aprirmi la portiera, ormai non mi faceva più neanche sollevare una penna tutto era diventato pericoloso e pesante per lui;
lo ringraziai con un bacio e andammo dentro seguendo tutte le solite procedure, a sto punto era diventato più bravo di me, d'altronde imparava tutto e in fretta.
"Non vogliamo sapere il sesso, ce lo scriva solo sui fogli, va bene?" chiesi gentile al dottore
"certo" rispose con un sorriso
"oh una manina" continuò guardando lo specchio,
"che piccola" commentai mentre daddy per l'emozione stava stritolando la mia di mano
"hai visto?" gli chiesi cercando di essere il più delicata possibile e di divincolarmi dalla sua presa per accarezzargli la mano e quantomeno calmarlo, ricordo che anche io alla mia prima ecografia ero nel suo stesso stato
"l'abbiamo fatto noi" sussurrò solo
"sii" sussurrai anche io a mia volta.
"Questo è il visino" continuò il dottore
"assomiglia al papà" esordì io fiera e felice
"a me ricorda te" disse daddy a 32 denti, finimmo l'ecografia e uscimmo da quell'ospedale come rinati.
Dopo il nostro momento di euforia iniziammo ad andare per negozi e comprare i preparativi per la festa che si sarebbe tenuta l'indomani.Arrivati a casa ero esausta e mi si erano gonfiati i piedi, sembravo una vecchiettina;
"sei bellissima" mi ripeté daddy per la 43esima volta in quella giornata ripeteva in continuazione che il pancione mi donava e mi rendeva ancora più bella, arrossi come sempre e per distrarmi presi il telefono vedendo a che punto era Andrea
"oi, già scesa"
"si sono fuori dall'aeroporto, non capisco niente vieni a prendermi e salvami" disse con la sua solita voce scherzosa
"abbiamo appena fatto l'ecografia" non riuscì a trattenermi e gli diedi la notizia emozionata
"sono felice di essere la prima a sapere il tutto"
"ti abbiamo comprato tutto dovrai solo scegliere il colore, vabbè poi ti racconterò tutto e non ti lascerò più andare, ora però vengo a prenderti"
"cosa ti fa credere che ti farò fare tutta quella strada, guarda chiamami un taxi al massimo, e solo perché non so parlare il giapponese se no lo avrei fatto io"
"dai no ce la faccio sono solo inci "
"chiama subito un taxi Luna, mi arrabbiò se vieni te eh"
"va bene" accettai arrendendomi.
Mi feci dire come era vestita e dove era e poi chiamai il taxi dandogli tutte le indicazioni.
Daddy da prima era andato a lavoro per un controllo di routine fra i tanti che faceva quindi ero sola in casa, mi misi a riordinare aspettando la mia amica, ogni tanto mi accarezzavo la pancia cercando di svegliare il bambino ma niente lui dormiva di giorno e si svegliava la notte dandomi mille calci e non lasciandomi dormire.
Proprio quando finii di sistemare sentii il rumore di una valigia e successivamente qualcuno suonò, elettrizzata al massimo sapendo chi era mi sfregai le mani sudate sui jeans e andai ad aprire, una volta fatto mi trovai davanti Andrea più bella che mai, non mi diede neanche il tempo di realizzare e assimilare tutta la mia felicità in quel momento che mi abbraccio per bene stringendomi tanto sulle braccia io ricambiai attaccandomi anche sotto rassicurandola che non mi faceva male, eravamo così felici e concentrate in quel rincontro dopo tanto tempo che la sua valigia cadde per gli scalini davanti alla porta ma solo quando ci staccammo lo vedemmo, prima non avevamo neanche sentito il rumore troppo concentrate a cercare di riviverci per tutto il tempo che eravamo state lontane.
"Sei bellissima"
dicemmo in contemporanea mettendoci subito a ridere, immediatamente le servii la torta che avevo fatto con tanta cura solo per noi due e ci mettemmo a parlare velocissimo a macchinetta di tutte le novità che avevamo, per telefono non ci bastava e poi dal vivo era tutta un altra cosa.
Mi disse che ora era fidanzata e ogni tanto sentiva anche gli altri, come sempre mi richiamò perché mi sentivo in colpa di non averli richiamati mai più da quando sono scappata, mi chiese mille domande sul bambino e si mise a giocarci, lui magicamente si sveglio, si vedeva che Andrea con la sua energia e vitalità lo aveva attirato mi toccava la pancia e lui faceva le capriole.
Daddy entrò d'improvviso trovandoci distese sul divano per quanto ci era possibile mentre mi faceva vedere uno dei suoi recenti libri pubblicati, lei a differenza mia spirito libero e con voglia di fare era proprio diventata una scrittrice.
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Fuck Me Daddy
RomanceLei Luna, Lui Oscar, 2 spiriti ribelli che si incontrano cosa accadrà? Questa non è una delle solite storie daddy, con la parte femminile fragile e timida ma bensì il contrario Luna stanca di essere circondata da ragazzi che sa perfettamente come do...