Luna
Come tutte le mattine uscii di casa per andare a scuola, attraversando le fredde vie di Londra, ancora ricoperte di brina dato che era inverno. Mentre camminavo giocando con un ciuffo di capelli per combattere la noia mi sentii subito osservata ma non ci feci caso pensando fosse la mia fantasia a giocarmi brutti scherzi. Ad un certo punto una macchina nero opaco (foto alla fine del capitolo) dall'aspetto molto costoso si fermò davanti a me. Era ancora un po' buio per questo non riuscì a identificare chi c'era dentro ma non feci in tempo a capire che intanto che io ammiravo la macchina qualcuno ne aveva parcheggiata un'altra, e che quello stesso qualcuno mi aveva colpito con qualcosa alla nuca dopo ci fu solo buio.
Oscar
Ero a fare un giro in quel quartiere un'ultima volta prima di andare via chissà dove come sempre a causa del mio lavoro pero non potevo lamentarmi, è stato proprio il mio lavoro a permettermi di essere uno stronzo milionario che poteva fare quel cazzo che voleva senza che nessuno avrebbe mai potuto dire niente. Il vero motivo per cui ero lì infatti in realtà era scegliere la mia prossima schiava per poi farle fare la stessa fine delle altre. Non era la prima, non sarebbe stata l'ultima; possedere le ragazze come fossero oggetti è diventato col tempo l'unico sfogo che possa soddisfare le mie voglie e consumare la mia rabbia. Quando hai i soldi per poterti permettere tutto ciò che si può possedere cominci a desiderare ciò che per natura non dovrebbe essere posseduto, così ho cominciato il mio strano hobby. Non avevo mai avuto nessun problema con i parenti delle mie prede perché è brutto da dire ma alla maggior parte dei genitori bastava mandare una grossa somma di denaro e tacevano, stessa cosa per la polizia ovviamente ero sempre stato attento a scegliere quartieri non tanto popolosi e famosi in modo da corrompere facilmente la gente del posto. Era buio però fortunatamente vedevo molto bene appunto vidi una ragazza molto bella e per di più sembrava così innocente cosa molto intrigante per me, era lì che camminava svogliata giocando con i suoi capelli ignara delle cattiverie di sto mondo infame. Quindi ormai stufo di cercare dessi l'ordine alle mie guardie di caricarla in macchina. Ritornai nell'hotel in cui avrei alloggiato ancora per poche ore, a prendere le mie valigie. Quando fui davanti alle porte dell'edificio comandai ai miei uomini di andare in un vicolo ceco e legarla dato che si sarebbe svegliata di lì a poco, infondo l'avevano semplicemente stordita .Successivamente mi chiamarono per dirmi che la prossima destinazione sarebbe stata Milano, allora indifferente alla cosa chiamai le mie guardie chiedendoli se avevano finito con la mia futura schiava e quando mi dissero di sì gli comunicai di raggiungermi perché alle 3 saremmo dovuti partire. Gli dissi anche di portarla nella mia auto nei sedili posteriori perché volevo parlarci appena si sarebbe svegliata per vedere un po' come era di carattere.
Luna
Mi svegliai in una macchina lussuosa accorgendomi di essere legata, con un gran mal di testa e con la vista offuscata e per di più con un uomo al volante più grande di me che mi metteva timore e paura. Presa dal panico perché non sapevo cosa stesse succedendo inizia a dire con voce tremolante
"chi sei "non gli dessi manco il tempo di rispondere che dissi
"cosa ci faccio qui e perché mi fa così male la testa" seguito da una smorfia di dolore.
"ah ma buongiorno vedo che ti sei svegliata" parlò lui per la prima volta, la sua voce aveva un qualcosa di meschino e contorto con giusto una punta di amarezza si vedeva da quella semplice frase che non voleva trasmettere nulla se non timore odio e paura.
Rimasi imbambolata a guardarlo pensando che questo era solo un brutto sogno anzi un incubo,
"ma mi stai prendendo per il culo, e per caso uno scherzo se è uno scherzo non è affatto divertente" dissi infine sperando veramente che fosse uno scherzo,
"no piccola ah e rispettami da oggi in poi sarò il tuo padrone sai se fossi in te non alzerei così tanto il tono di voce a meno che tu non voglia subito una punizione"
ero sbalordita, con la bocca aperta a fissarlo e lui come se avesse capito il mio stato di confusione disse "ok allora dato che mi sembra che tu sia un po' disorientata ora mi spiego meglio, mi scuso di non essere stato chiaro praticamente io sono un milionario che diciamo ''rapisce'' le ragazzine come te per poterle usare a suo piacimento capito tutto?.....ah scusa dimenticavo come ti chiami piccola?. Con gli occhi spalancati sdrammatizzai
"ma dai queste cose esistono solo nei film è impossibile",
"ok se non ci credi poco importa realizzerai tutto ciò più tardi" concluse facendomi l'occhiolino e permettendosi di giocarci su come se fosse tutto un gioco probabilmente lo era per lui. per la terza volta mi ritrovai letteralmente allibita, dopo le sue parole avevo capito che non era uno scherzo e infatti cercai di intimidirlo
"tu sei solo un brutto maniaco con una vita davvero di merda se vieni a cercare una ragazzina come me per soddisfare i tuoi così come gli chiami tu piaceri ma se pensi che io starò qui come una schiava a subire la tua pazzia ti sbagli di grosso ti scopriranno ho persone che secondo me in questo momento mi stanno già cercando poi hai sbagliato davvero persona io ho un carattere molto ribelle non sarei brava a farti da schiava ah e comunque mi chiamo Luna ma non ti servirà a molto saperlo dato che fra poco sarai dietro le sbarre" dissi con aria sicura e fiera del mio discorso nonostante la situazione in cui mi trovavo;
ma lui con mia sorpresa si fece una risata di buon gusto dicendomi in modo altezzoso e di chi si crede molto furbo "credi di essere stata la prima che ho rapito?, non mi scopriranno mai e sai perché?" non ricevendo alcuna risposta da parte mia continuò
"perché manderò una grossa somma di denaro ai tuoi genitori in modo che tengano la bocca chiusa o meglio non indaghino a fondo ah e se te lo stai chiedendo pure la polizia avrà una grossa somma di denaro ,e sarei disposto a corrompere tutto il tuo fottuto mini quartiere pur di non essere scoperto capito tutto bimba" quando finì mi accorsi di avere ormai le lacrime agli occhi ma mi feci coraggio pensando che questo probabilmente fosse solo un pedofilo alle prima armi dicendoli
"i miei genitori non mi farebbero mai una cosa del genere non so che infanzia tu abbia avuto ma un genitore non si comporterebbe mai cosi se tenesse al proprio figlio. Nonostante i guai che combino sempre, e la mia continua disobbedienza, i miei genitori mi vogliono un bene dell'anima e mi cercheranno fino a trovarmi e tu sarai dentro una fottuta prigione" dissi ormai piangendo e urlando per la frustrazione di non poter fare assolutamente niente, pero notai che quando dissi la frase ''non so che infanzia tu abbia avuto'' strinse forte con le mani il volante e gli si irrigidì la mascella il suo sguardo per quanto mi permettevano di vedere i finestrini devio un pochetto come se volesse nascondersi, forse ha avuto un'infanzia complicata ma questo non giustifica il fatto che sia un maniaco. Mi riportò nella realtà dicendomi
"ok va bene luna ho capito che sei una di quelle complicate a cui piace osare ma tranquilla io ti farò diventare una perfetta e disciplinata schiavetta"
"scordatelo. "
In preda alla rabbia sputai sul vetro della macchina ma mi pentii subito di avere fatto quel gesto vedendo dallo specchietto i suoi occhi diventare quasi tutti neri e colmi di rabbia. Infatti inizia subito a urlare aiutatemi sperando che qualcuno sulla strada mi sentisse
"aiuto aiuto" gridavo;
"adesso basta mi hai stufato stupida ragazzina volevo lasciarti libera di parlare ma mi sa che non sarà più possibile" disse ringhiandomi contro;
e mentre era bloccato nel traffico prese un panno che aveva li sul sedile accanto, ci pulì lo sputo che avevo fatto sul vetro e me lo mise in bocca io continuai a urlare ma invano dato che grazie al panno a ma la pena lui mi sentiva cosi iniziai a muovermi e a fare gesti con la testa alle macchine di lato a noi, ma sembrava come se non mi vedessero
"ah e comunque e inutile che continui a fare gesti alle altre macchine per liberarti, ho i vetri oscurati questo vuol dire che tu vedi loro ma loro non vedono te, e vale lo stesso per il suono ,e insonorizzata infatti il bavaglio te l'ho messo solo per punizione ma tranquilla fra mezz'ora saremo all'aeroporto, prima mi sono dimenticato di dirti che per colpa del lavoro cambio quasi ogni anno e mezzo anno, stato continente o citta e quindi, se fossi in te non proverei manco a scappare perché non penso che tu conosca qualcosa di Milano ".
A queste sue affermazioni mi sentii stupida era ovvio che una macchina cosi costosa e lussuosa avesse tutti questi pregi avrei dovuto capirlo che i vetri erano oscurati ma mi sentii anche in trappola perché porca puttana se aveva ragione, non conoscevo niente di Milano. Anche se da un lato ero sollevata perché solo ora che mi ero per così dire calmata un pochino potevo accorgermi di quanto facevano male le corde sui miei polsi e caviglie infatti potevo già vedere i segni rossastri cha lasciavano sulla mia pelle biancastra e dato che per fortuna non c'era possibilità di portami in aereoporto, sicuramente mi avrebbe slegato e non avrei provato dolore, almeno quello fisico.
vestiti che
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Fuck Me Daddy
RomanceLei Luna, Lui Oscar, 2 spiriti ribelli che si incontrano cosa accadrà? Questa non è una delle solite storie daddy, con la parte femminile fragile e timida ma bensì il contrario Luna stanca di essere circondata da ragazzi che sa perfettamente come do...