Cap. 15 Uscita

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Luna

Mi aveva chiesto di uscire? sbattei le palpebre un paio di volte per accertarmi che non stessi sognando ma a quanto pareva era tutto vero. Allora a quel punto non sapevo dove andare mi aveva presa alla sprovvista ma la prima volta che venni in questa casa avevo visto un cartello pubblicitario con sopra un acquario a dir poco stupendo così gli chiesi di andare lì.
Lui annui solo dicendomi di essere pronta entro le 16 in punto. Quando mi stavo vestendo notai che il rossore sul mio culo per la punizione di prima non si era ancora tolto del tutto anche se il dolore per fortuna stava sparendo. Optai per un look comodo ma allo stesso tempo da uscita cioè un semplice vestito corto, azzurro che faceva intravedere le mie curve. Quando qualcuno aprì la porta di scatto e sentì un
"sembri un angelo"
sussurrato feci finta di niente girandomi e chiedendo "cosa hai detto" allora daddy si schiarì la voce dicendomi "sei bellissima" sorrisi imbarazzata ringraziandolo e chiedendoli un poco balbettante se poteva aiutarmi ad allacciare il cinturino del vestito.
Lui si avvicinò e lo fece dopodiché, sempre da dietro mi cinse piano piano i fianchi e io alzai leggermente il collo permettendoli di baciarlo ma si bloccò subito dicendomi solo "dobbiamo andare". Arrivati all'acquario eravamo abbastanza felici e contenti, come si suole dire ai nostri tempi eravamo nel mood o almeno dalla conversazione che avevamo avuto in macchina sul perché avevo scelto proprio un acquario mi era parso che stavamo abbastanza bene.
"Voglio andare subito dagli squali" disse immediatamente lui poi aggiunse con aria fiera
"penso che mi rappresentino"
"molto modesto comunque" dissi io, poi aggiunsi
"e quale pesciolino sarei io"
"optavo per un pesce rosso con la memoria a breve termine" disse in modo scherzoso lui al che io li diedi dei colpetti indispettita sul suo possente braccio.
Mi cinse i fianchi tornando serio e sussurrandomi "forse sarai la mia leonessa, non lo so ancora" io diventai rossa e replicai "ma quello non è un pesce" entrambi scoppiamo a ridere come due bambini, e devo ammettere che tralasciando la situazione in cui mi trovavo e quello che stavo passando era da tanto che non ridevo così.
Infine rimanemmo ad ammirare i vari pesciolini nell'acquario gigante che si trovava davanti a noi, si muovevano spensieratamente giocando tra di loro e per la seconda volta con le braccia di daddy che mi abbracciavano da dietro pensai che in quel momento mi sentivo un po' come loro spensierata, felice e rilassata.
Stavamo tornando a casa quando daddy fece una curva e cambiò direzione allora incuriosita gli chiesi dove stavamo andando lui mi comunicò che semplicemente aveva fame e stavamo facendo un salto al mercato, giocosamente dissi
"pensavo che gli uomini raffinati come te ordinassero tutto online o che andassero solo in ristoranti quando avevano fame non di certo in un comune mercato per comuni mortali come me" al che lui mi rispose
"ahh piccola babygirl non conosci ancora niente di me" a quella risposta rimasi un po' spiazzata ma chiusi il discorso con un semplice "sei pieno di soprese" .
Arrivati prendemmo patatine, cioccolato, varie coche, caramelle, biscotti e altre schifezze infine tra i vari reparti gli chiesi se voleva qualcos'altro e lui mi disse sì prima che io potessi chiederli cosa mi prese e mi baciò quando finì disse "questo". Nel momento del nostro bacio nascosti in quel reparto del supermercato era come se attorno a noi si fosse creata una bolla e di conseguenza esistessimo solo noi, non che mi importasse degli altri che ci stavano guardando anche con i miei ragazzi precedenti non mi importava se c'era pubblico ma con lui era diverso perché mi sentivo proprio ad un metro da terra con il formicolio ai piedi e il cuore sospeso in aria ogni volta che mi baciava.

Oscar

Tornati a casa ero davvero contento. Era una bella sensazione quella che stavo provando ma allo stesso tempo mi creava un senso di angoscia e di paura per il futuro.
Sentivo come se tutta quella felicità si sarebbe trasformata in un dolore lancinante e avrei risofferto a causa dell'essermi affezionato ad una persona. Perché l'ultima volta che ero così felice quello che era successo dopo mi aveva a dir poco distrutto.
Quindi a malincuore decisi che mi sarei allontanato un po' da questa ragazza che in così poco mi stava facendo provare così tanto, mi aveva fatto riscoprire emozioni che erano a me ormai sconosciute.
Stabilii che sarei diventato freddo e insensibile fino al momento in cui sarei stato sicuro di non provare niente per questa ragazza e che si trattasse semplicemente di attrazione fisica perché alla fine era così, dovevo solo capirlo.
Ma prima volevo un'ultima notte con lei, non di sesso o altre cose sempre a sfondo sessuale, ma di semplici coccole un film e i popcorn, con questo gesto che volevo fare non dicevo che eravamo una coppia ma per quel piccolo lasso di tempo mi piaceva pensarlo.
Quindi accomodati dentro casa le dissi "vuoi vedere un film", sperando in un sì come risposta, vidi che anche se sembrava avere abbastanza sonno annui e questo non fece altro che rallegrarmi. Quindi dopo una lunga discussione su che film guardare decidemmo di vedere un classico: Titanic.
La lasciai sul divano e andai a prendere il cibo spazzatura che avevamo comprato prima. Arrivati a meta film, accoccolati sul divano come due sardine, sentivo come se fosse assente, perché non commentava più le scene ogni due per tre esprimendo cosa secondo lei avrebbero dovuto fare i protagonisti in quel caso. Allora tolsi lo sguardo dalla tv e la trovai che dormiva con un'espressione di serenità in viso.

Luna

Acconsentii a guardare un film anche se ero davvero stanca, ma pensai che a quel punto ne valeva la pena sforzarmi di tenere gli occhi aperti. Arrivati a metà film continuava a farmi i grattini sulla schiena e a darmi vari bacini nelle spalle e nel collo mentre io commentavo tutte le scene come se fossi io la regista del film. Dopo un po' che continuava a coccolarmi mi rilassai completamente e caddi in un sonno profondo. Le ultime cose che sentì furono daddy che spegneva la tv e mi stringeva forte avvolgendoci con il piumone.

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