Oscar
"Basta parlare, godi e trema" le comandai iniziando a massaggiarle l'intimità e in contemporanea le ficcai un dito nella sua bocca calda e carnosa che prese subito a succhiare emettendo qualche mugolio qua e là quasi come fosse stato un riflesso istintivo soddisfare il suo padrone.
In men che non si dice finimmo come sempre nudi nel divano a darci dentro come due ninfomani che non scopavano da 3 giorni.
Passò una settimana da quella bollente serata e ce ne furono altrettante, sembravamo in calore, dopo il suo esame ha avuto un po' di tregua dalla sua difficile scuole idem io dal lavoro e non riuscivamo proprio a staccarci, eravamo sempre vicini o uno dentro l'altro o a ridere e scherzare.
Nel frattempo lei si affezionava sempre di più ai suoi nuovi amici se si possono chiamare così anche se la cosa non mi andava moltissimo giù diciamo che lo avevo accettato la vedevo più felice, le stavo riuscendo a dare quasi una vita normale e soprattutto avrebbe avuto l'adolescenza che io ho sempre solo sognato.
Quella con cui la vedevo di più era Andrea la furbetta, e devo ammettere che erano tenere, anche se era furba e ne sapeva una più del diavolo mi sembrava sincera con Luna.
Il quadrimestre era quasi finito avevo deciso di andare in vacanza insieme dando a Berta un lungo periodo di pausa e anche un aumento in modo che potesse anche lei fare delle buone vacanze.
Io e Luna saremmo andati in Belgio in quel periodo nevicava ed era inverno, mi mancava la neve e poi il freddo avvicina le persona, così la mia baby girl mi sarebbe stata sempre vicino.
"Mi brontola il pancino" disse spiritosa Luna entrando in casa fortunatamente felice come d'abitudine negli ultimi mesi
"se vuole signorina sono disponibile sul menù" si avvicinò a me e semplicemente mi abbracciò poggiando la sua chioma profumata sulla mia maglietta e accarezzandomi dietro la schiena disse "guardaci, scherziamo e ridiamo come una coppia normale, innamorata e felice" svelto mi irrigidì e mi staccai da quel abbraccio "non siamo una coppia" precisai d'istinto con un po' di freddezza
"lo so... stavo solo... cercavo solo di... niente lascia stare... mi è passata la fame, vado in camera mia". Mi era spiaciuto essere stato così antipatico con lei, ma non ero ancora pronto ad una vera relazione, ad un impegno con un altra persona, volevo avere più tempo.
"Cucinale qualcosa" ordinai a Brenda quando lei ormai stava facendo l'ultimo scalino "certo signore" rispose quest'ultima.
Per calmare le acque di pomeriggio dopo un lungo allenamento ed una doccia e la mente decisamente più libera e sveglia andai a parlarle del viaggio.
Non mi sarei scusato doveva capire che noi non eravamo una coppia,
"bussare?"
"è casa mia non devo bussare" ribadii io dato che ero entrato d'improvviso trovandola che studiava. Con molta calma e leggerezza mi sedetti sul letto e le dissi "faremo un viaggio in Belgio in questo periodo c'è la neve sarà bello"
"contenta?" triste mi guardo negli occhi e chiese
"io sono la tua puttana non è così?"
"no" risposi subito sincero
"io ci tengo a te" continuai sicuro
"solo non come vuoi tu" conclusi un po' mortificato
"ho capito, il viaggio sarà molto bello non vedo l'ora" disse e svogliata si mise sotto le coperte facendo finta di voler prendere sonno, senza dire niente mi misi accanto a lei abbracciandola da dietro e cercando di dormire insieme, lei non ricambiò ma non insistei mi limitai solo a coprirci con le coperte e successivamente a chiudere gli occhi.
Stropicciai le palpebre infastidito e con il braccio ancora addormentato per colpa del peso della mia babygirl, presi in mano il telefono che squillava incessantemente "che volete a quest'ora" dissi incazzato, non importava chi era, non è possibile che non si possa neanche dormire in pace già mi rompono il cazzo di mattina ora vogliono prendersi anche le mie preziose ore di sonno?.
"Scusi capo per averla svegliata nel bel mezzo della nottata, ma è successa una cosa che da quando ci conosciamo non è mai accaduta; è suonato l'allarme di sicurezza; abbiamo controllato immediatamente ma è tutto come lo abbiamo lasciato, nessuno ha preso niente, domani controlleremo l'allarme magari ha avuto un mal funzionamento. Mi scuso ancora signore ma volevo informarla data la gravità comunque. Buonanotte"
"No, aspetta, arrivo non ti muovere da lì, voglio controllare io personalmente, forse qualche bastardo sta cercando di fregarmi"
"certo signore"
"arrivo" finii io attaccando quella telefonata molto strana e sospetta.
"Che succede" chiese Luna con la voce impastata dal sonno "è suonato l'allarme anti furto dell'azienda, ogni mia azienda ha dei dati importati anche perdere una sola informazione mi abbasserebbe di molto i profitti, devo andare a indagare di persona, non so quando tornerò.
"Ah" disse anche lei un poco preoccupata "vuoi che venga con te?" aggiunse sorprendendomi mentre mi vestivo di fretta "no tranquilla torna a dormire" dissi mettendomi la seconda scarpa e proprio quando stavo per chiudere la porta alle mie spalle mi sentii una sua mano accarezzarmi leggermente incuriosito le diedi un ultima occhiata e lei ne approfittò per baciarmi.
Fu un bacio veloce ma abbastanza sincero "ti aspetto"
disse solamente "a dopo" dissi anche io stranito da quello che era appena successo, chiudendo definitivamente la porta.
Mentre guidavo di fretta verso il mio luogo di lavoro non pensavo al potenziale colpevole ma al perché di quel bacio, alla fine mi rassegnai credendo che era solo stordita dal sonno e non si ricordasse di quello che era accaduto la sera prima, era per forza così.
"Inizierò dal mio ufficio, cinque persone rimangano qui con me, il resto potete tornare a casa" comandai autoritario a tutto il personale che si era unito nell'azienda alle 4 di notte.
Cercammo fino alle 6 tutto era esattamente dove doveva stare, forse era stato veramente un errore, dovevo stare tranquillo.
"Vedete di aggiustare quell'allarme non voglio più essere svegliato nel mezzo della nottata per al minimo 6 mesi" comunicai incazzato ai presenti andandomene.Luna
Sono proprio una cogliona, non c'è l'ho fatta a rimanere incazzata, l'ho lasciato comportarsi come gli pareva, per giunta sembrando anche un ipocrita. E ora invece di dormire e fregarmene di lui sto qui ad aspettarlo e pensarlo, nonostante non so neanche quando tornerà.
Devo ammetterlo mi sta facendo rimbambire questo ragazzo, mi piace sempre di più, anche se la cosa non è ricambiata non posso fare a meno di provare qualcosa per il mio daddy.
Siccome c'era tanto silenzio sentii la porta aprirsi e po' chiudersi, era tornato. Che carino non ha avvisato perché non volevo svegliarmi; ma a cosa vai a pensare, dissi a me stessa o meglio al mio subconscio.
Successivamente la porta di camera mia si aprì, "ah sei rimasta sveglia"
"volevo solo controllare che stessi dormendo" cercò di giustificarsi imbarazzato perché era appena stato colto in fragrante che cercava di fissarmi mentre riposavo.
"Vieni a dormire, e poi quando ci svegliamo mi racconti tutto?" lo invitai alzando la coperta fin ora posta sopra il letto "certo piccola" rispose addolcendosi e facendomi diventare un pomodoro.
Ci riprendemmo da quella intensa nottata alle 12 di mezzogiorno, "vai raccontami" chiesi curiosa mentre stavamo facendo colazione-pranzo data l'ora,
"te la faccio breve, alla fine è stato solo un guasto, nessuno ha toccato niente" concluse goffo con la bocca piena di cibo.
Mi misi a ridere "perché ridi" disse tirando su un sopracciglio con espressione curiosa al che io aumentai la risata tenendomi la pancia dal dolore
"stai per caso ridendo di me" chiese di nuovo spiritoso e facendo il finto offeso
"ti faccio ridere eh" finii alzandosi con le mani già pronte per uccidermi di solletico,
"non mi prendi" affermai dispettosa iniziando a correre per tutta l'enorme cucina
"presa" ribadii vittorioso torturandomi con il solletico e facendomi ridere di gusto
"tregue tregua" chiesi tra una risata e l'altra
"dammi un bacio se vuoi la tregua" mi alzai sulle punte baciandolo e tirandogli di poco il labbro "dobbiamo preparare le valigie, dopo domani si parte lo sai?"
"oh così presto, non me lo aspettavo"
"eh si saluterai i tuoi amici in videochiamata dai"
"devi stare a casa con me sti ultimi 2 giorni, così poi quando saremo in vacanza ci mancherà la vita di tutti i giorni diciamo" concluse il suo discorso
"va bene" obbedii sorridente e felice, era tornato tutto come prima aveva dimenticato tutto non dandogli la minima importanza, perfetto direi.
"Mi mancherete tanto anche voi, non vedo l'ora di riabbracciarvi tutti" dissi dando a tutti un abbraccio virtuale e chiudendo la videochiamata con i miei amici
"mi mancherete tutti gne gne" storpiò daddy entrando di colpo in camera mia
"che c'è sei geloso" lo provocai maliziosa
"no, tanto tu sei solo mai, si sa" aggiunse iniziando a sedersi sul letto e avvicinarsi pericolosamente a me azzerando la distanza tra i nostri corpi.
Subito prese a baciarmi il collo e a morderlo
"se non sei geloso allora perché mi stai marchiando"
"perché mi piace" disse facendo pressione sul mio corpo fino a farmi stendere completamente sul letto, istintivamente allargai le gambe
"che cosa fai" mi chiese malizioso, imbarazzata non risposi e cercai di chiuderle
"ora restano così" disse allargandole ancora di più
"volevi sentire questo?" chiese facendo combaciare le nostre intimità, mi lasciai scappare un mugolio e fu la goccia che fece traboccare il vaso della sua eccitazione.
Mi capovolse togliendomi i pantaloncini e iniziò a scoparmi, nonostante non era molto bagnata lo ficco lo stesso con forza facendomi un po' male ma dato che il tutto mi stava piacendo e anche parecchio diventai subito fradicia e con la velocita dei movimenti venimmo all'istante.
STAI LEGGENDO
Fuck Me Daddy
RomanceLei Luna, Lui Oscar, 2 spiriti ribelli che si incontrano cosa accadrà? Questa non è una delle solite storie daddy, con la parte femminile fragile e timida ma bensì il contrario Luna stanca di essere circondata da ragazzi che sa perfettamente come do...