Fuck Me Daddy

Cap. 39 Una dolce sopresa

Luna

"Si grazie la porti alla 21esima stanza; grazie ancora" ringraziai a bassa voce per poi attaccare.
Mi ero svegliata prima di daddy per qualche assurdo motivo dato che era lui quello sempre pronto e vigile che si alzava prima persino dei galli; quindi decisi di fargli una sorpresina cioè la colazione a letto.
Chiamai la reception e mi feci portare una tipico vassoio da colazione molto goloso.
Intanto che aspettavo decisi di preparare il look di oggi nel mentre daddy iniziò a cercarmi toccando la parte del letto vuota così smisi e presi la sua mano portandomela alla bocca per baciarla lui furtivo mi prese sotto il suo braccio stringendomi e non lasciandomi più "toc toc"
sentimmo entrambi "devo aprire è per me" gli comunicai sperando allentasse la prese; per mia fortuna lo fece quindi presi il vassoio ringraziando e chiudendo la porta.
Daddy incuriosito aprì gli occhi per qualche secondo poi gli richiuse infastidito dalla luce ma il profumo di brioche lo invoglio a svegliarmi definitivamente
3q "cos'è" farfuglio frastornato "la colazione"
"che romantica"
"massi, tanto sono i tuoi soldi" risposi un po' stronza andando anche in panico
  "vuoi riempire il pancino di daddy eh"
"manca una cosa su questo vassoio"
" ma come ho chiesto un po' di tutto apposta"
"no quella cosa non è presente nel loro menù" chiarii lui e io capendo non diedi una risposta diventando leggermente rossa
"è da un po' che non ti assaggio babygirl" continuò daddy spostando il vassoio dal letto  e fiondandosi sulla sua colazione preferita non che me.
Finimmo per fare l'amore io ricevetti due orgasmi grazie alla sua lingua e un terzo grazie al suo amico. Era ed è un dio del sesso lo devo ammettere; poi mangiammo la colazione che ormai si era freddata ma che era buona lo stesso e poi ne era valsa assolutamente la pena di aver aspettato a mangiare. "Aspetta ti aiuto io"
si offrì daddy vedendomi in difficoltà nell'indossare i pattini "che gentiluomo" lo provocai allungandogli il piede "fatto" concluse soddisfatto ed io d'istinto mi alzai veloce anche lui sempre d'istinto mi diede una pacca sul sedere facendomi perdere l'equilibrio e stavo per cadere ma mi prese subito per i fianchi avvicinando i nostri corpi "stai attenta" mi sussurrò all'orecchio facendomi venire i brividi e la pelle d'oca da sotto i vestiti.
"Dammi la mano"
"so farlo da sola"
"dammela o sarai punita"
"non mi fai paura" risposi piccante iniziando a pattinare veloce per conto mio.
  Mi lasciò andare iniziando secondo me già a pensare a che punizione darmi; quindi feci un giro intero della pista che era anche abbastanza grande e poi arrivata al mio precedente punto di partenza vidi la mano di daddy che mi aspettava.
Questa volta la presi volentieri e come due fidanzatini pattinammo insieme in sincrono mano nella mano per tutta la pista con le neve che cadeva.
Era tutto troppo romantico era più forte di me; mi veniva da baciarlo ma temevo un suo possibile rifiuto ora che mi stavo legando di più a lui ogni sua esitazione mi faceva male non volevo ricevere un altro no.
Mentre pensavo questo fissando la luce in cielo che alle 5 di pomeriggio già se ne stava andando lasciando posto al buio daddy con una manovra veloce mi fece finire contro la ringhiera sorprendendomi con un bacio che si trasformò in un limone che nonostante non eravamo soli era pieno di passione; per l'appunto grazie proprio a questa passione finimmo entrambi col sedere per terra a ridere della nostra impacciataggine nel mantenere l'equilibrio.
"A che punizione hai pensato" chiesi capricciosa
"lo vedrai lo vedrai" rispose.
Per tutto il resto del viaggio verso casa siamo stati in silenzio io ansiosa della punizione lui concentrato sulla strada anche perché qui in Belgio avevano un diverso modo di guidare e daddy prima prese un autista ma poi il suo bisogno di comandare tutto persino le macchine ebbe il sopravvento e prendemmo una range rover nero lucido.
"Sono già le 20 ma perché queste giornate finiscono così velocemente" piagnucolai guardando l'ora "perché ci stiamo divertendo babygirl"
"dai mettiti il costume andiamo alla spa"
"questo hotel ha una spa?" chiesi stranita
"si ricordi è un hotel a cinque stelle piccola"
"mi vesto e arrivo" risposi elettrizzata.