Cap. 17 Finalmente Risposte

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Oscar

Il mese era finito i miei sentimenti le emozioni che provavo e provo ogni volta che la vedo non erano cambiati per niente, neanche di una virgola ma continuavo a dirmi che il tempo avrebbe risolto tutto, dovevo solo avere pazienza.
Finito di cenare arrivava il momento più bello della giornata quello in cui potevo parlarle anche se sempre in modo freddo, ma comunque parlavamo. Stava per aprire bocca e pensai che mi avrebbe fatto la solita domanda cioè: com'è andata oggi?
Ma invece mi guardò dritto in viso e fui costretto a farlo anche io, e quando rividi i suoi occhi color cioccolato le mie emozioni si confusero ancora di più, e mi chiese "non ti piaccio più daddy?" non sapevo che cosa dire né come reagire volevo solo prenderla e stringerla forte e farle sentire quanto il mio cuore batteva per lei ma fui costretto ad alzarmi e dirle solo un
"no piccola ma certo che mi piaci solo che sono davvero molto impegnato col lavoro e non ho tempo per fare nient'altro tutto qui" anche lei si alzò e venne verso di me e le si fecero gli occhi leggermente lucidi e mi sussurrò un lieve "sicuro?" a quel punto non ce la feci più pensai che alla fine un abbraccio non avrebbe cambiato niente quindi la abbracciai sussurrandole anche io un lieve ma deciso sì e accarezzandole i capelli profumati.
Lei mi strinse forte con le sue tenue braccia dopo alcuni minuti sciolsi l'abbraccio e le dissi di andare a dormire e lei lo fece.
Mentre la vedevo andare via sculettando mi venne una voglia assurda di farla mia per tutta la notte fino a non farla più camminare per una settimana ma come sempre mi dovetti trattenere per colpa dei miei sentimenti. Quella notte non riuscii a dormire era come se il mio cervello fosse diviso in 2 metà una diceva provaci riabbraccia la vita quella vera con tutte le sue belle cose goditela non avere paura non pensare sempre al peggio l'altra invece mi scoraggiava mi ricordava il dolore mi avvertiva che si sarebbe moltiplicato sarebbe stata una doppia batosta da cui sta volta non mi sarei più rialzato riconduceva tutto alla morte la morte dell'amore della mia umanità della mia vita mi diceva che sarei stato più apatico di così un vegetale mi diceva di continuare ad avere almeno quell'unica cosa che mi faceva non stare bene ma almeno consumare la rabbia, in conclusione mi stava scoppiando la testa, quella notte non dormii.

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