Epilogo

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Oscar

Eravamo a natale e tutti e sei di nuovo stavamo arredando il gigantesco albero al centro del salone stavolta c'era anche Brenda;
e già con tutte le cose che erano successe ci eravamo un po' persi di vista e il fatto che Luna non volesse più vivere nel lusso ecc mi aveva portato a vendere la casa e tutti gli aiuti al suo interno. Ovviamente mi tenevo in contatto con la mia seconda madre aiutandola anche economicamente, ma ora finalmente poteva tornare perché ci eravamo traferiti a Milano di nuovo, dove tutto era iniziato, avevamo deciso insieme io e il mio amore che stare qui ci avrebbe fatto bene il Giappone ormai era un capitolo chiuso della nostra vita, molto importante si ,ma ormai chiuso.
"Ricordo ancora il primo giorno che ci eravamo entrati chi lo avrebbe mai detto che saremmo finiti cosi"
"cosi come" chiese lei sognante guardando l'enorme pino "una famiglia" sussurrai io pieno di orgoglio, ero orgoglioso di tutti loro.
"Mettila tu la stellina piccola" sussurrai alla mia bambina prendendola in braccio e facendola salire susu, con le sue piccole manine mise la stella anche se era un po' storta, poi cadde e si mise a piangere così la misi io meglio e mi riempì di baci, era proprio la cocca di papà mi divertivo a vedere ogni volta Luna fare il broncio perché amava più me che lei nonostante avesse sofferto come un cane per partorirla e tutto.
Mentre la guardavo servire a tutti la cena di natale pensai che la volevo sposare volevo che avesse quell'anello al dito solo non sapevo ancora come e quando però era certo, avrei portato all'altare la mia babygirl.

Luna

"Che hai amore" gli chiesi mentre gli servivo la cena e con l'altra mano lo accarezzavo
"niente pensavo"
"dopo mi dici a cosa" finii io a bassa voce sedendomi vicino ad Annabel per imboccarla, anche se ora aveva due anni sporcava dappertutto.
"Secondo me ce del tenero fra quei due" pettegolai io verso daddy guardando i nostri genitori seduti sull'altro divano a flertare
"dici"
"si hai visto alla cena come si guardavano?"
"no ero troppo impegnato a guardare la mia bellissima babygirl" aggiunse facendomi diventare un peperone; mi sporsi in avanti e lo baciai per poi dirli un ti amo che ricambio subito baciandomi più intensamente quando mi arrivò una macchinina dritta in testa rovinando il momento mi girai un poco dolorante verso i bambini e mentre mi massaggiavo la testa dissi
"ehi fate piano avete fatto male alla vostra mammina"
"non importa chi sia, se le fate del male vi aspettano le sbarre" aggiunse daddy dietro di me come un buffo giudice in tribunale e fece finta di arrestare i nostri bambini mentre tutti ridevano tranne Annabel come sempre.
Io mi persi a guardargli e fui fiera di quello che avevamo creato e che eravamo diventati e con questa storia o meglio la nostra storia voglio insegnarvi che non importa quanto soffrirete in amore se ne vale la pena finché vedete la luce anche se più debole del fuoco di una candela voi inseguitela.
Ne varrà la pena perché quello che avrete dopo sarà solo una vita piena di amore e felicità.

Fuck Me DaddyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora