Cap. 62 Black friday

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Luna

"Ecco fatto" esultai fiera verso la mia bimba dopo averle chiuso il marsupio intorno al petto del papà. Adorava l'altezza quando la portavo io in quel modo piangeva tutto il tempo ora invece stava talmente comoda  che a poco si sarebbe addormentata lì.
"Vieni qui" mi disse daddy volendomi dare un bacio quando eravamo così vicini non resisteva anche se c'era di mezzo la bambina; glielo concedei mentre Annabel voleva separarci a tutti i costi era molto gelosa del suo papino niente da fare.
"Nonna leggila di nuovo" " lo abbiamo fatto già quattro volte jhonny"
"smettila di importunare la nonna piuttosto vieni con me a cercare i quadrifogli in giardino" gli suggerì il nonno con una voce calorosa che solo lui sapeva fare.
I bambini erano molto felici di vedere per le prime volte i loro nonni, eh già eravamo tutti e 6 riuniti sotto lo stesso tetto finalmente.
Quel giorno c'erano gli sconti e sarebbe stato anche il nostro ultimo  giorno assieme purtroppo poi la mia mamma se ne sarebbe tornata a Londra mentre il papà di Oscar si sarebbe preso una casa qui vicino con i soldi che gli avevamo dato; volevo vivere una vita normale senza ricchezze ogni volta quindi saremmo andati a svaligiare i negozi in vista degli sconti.
"Mamma preso il biberon" chiese il mio principino che intanto aveva fatto ben sei anni;
si preoccupava tanto per la sua sorellina come se fosse stata sua figlia,
"si certo dopo le diamo insieme il latte?" suggerì gentile
"siiii" esclamò contento e poi andammo tutti insieme in macchina io guidavo mentre daddy dietro con la bambina e mia mamma con me davanti.
"Allora la missione è questa, ci dividiamo e prendiamo tutto quello che ci piace"
"tu vieni con me" ordinai scaltra prendendo la mano a mio figlio che già voleva correre lontano e libero fra le varie corsie di quel gigante negozio.
"Ora io vado, ma a casa mettiamo i bambini a letto e ti voglio solo per me" fece una pausa e poi aggiunse bisbigliando
"tutta la notte"
"va bene" dissi solo arrossendo.
Ci ritrovammo tutti insieme alla cassa con una montagna di roba ciascuno e i carrelli pieni alla fine la spesa ammontava a circa 3000 dollari se li trasformavi in yen.
Mi imbambolai a fissare con gli occhi a cuoricino la mia cucciola che dormivo sul petto del papà erano così teneri anche lui non le staccava gli occhi di dosso
"signorina è tutto?" domandò la cassiera facendomi rinvenire dal mio stato di trans causato dalla troppa dolcezza
"si grazie" dissi trascinando i carrelli e mio figlio che aveva comprato tutto il reparto giocattoli; non sapevo dirgli di no.
"Mi mancherete" dissi un po' triste alla porta aiutando i nostri genitori con le loro valigia;
io e daddy insieme ai bambini alzammo la mano in un gesto di saluto verso il taxi che si allontanava sempre di più.
Appena girò l'angolo daddy mi catturò a sé baciandomi con la lingua e non badando ai bambini, Annabel ce l'avevo al petto bella comoda invece Jhonatan girava in tondo intorno noi pensando fosse tutto un gioco e cantando girotondo.
Gli portammo dentro casa e io allattai la piccola con i suoi incollati addosso
"non puoi farlo più in fretta" chiese supplicante e voglioso
"ha fame" risposi divertita
"anche io" ribadii sofferente.
Mi sporsi in avanti per baciarle i morbidi capelli biondi e infine uscii dalla stanza chiudendo piano la porta; in conclusione riuscimmo a stare da soli.
"Finalmente la mia piccola tutta per me" mugolò daddy con la testa in mezzo al mio seno mentre mi abbracciava chinato, io gli presi il viso baciandoglielo e attaccandomi al suo corpo, con un piccolo calcio chiuse la porta di camera nostra alle sue spalle e mi butto nel letto venendomi sopra.
Finimmo per fare l'amore tutta la notte e infine non dormimmo anzi avevamo deciso di parlare fino all'alba;
bhe ad essere sincera più che una conversazione sembrava l'inizio di un film romantico, non facevamo altro che fissarci intensamente e baciarci di continuo.
Non eravamo mai sazi.

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