Cap. 34 esami

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Luna

La sveglia suonò puntuale alle 5 riempendo velocemente con quel rumore assordante tutta la camera da letto, la spensi in fretta alzandomi e cercando di non svegliare daddy nonostante mi aveva fatto giurare che l'avrei alzato con me
"avevi promesso"
mi disse corrugando la fronte, proprio quando camminando in punta di piedi stavo per uscire dalla stanza "dai torna a dormire io mi sono svegliata solo per studiare stai tranquillo"
"no voglio stare con te" disse ancora assonato alzandosi e venendomi a dare un bacio che ricambiai subito "so di morto?"
"un pochino" risposi divertita "devi passarlo col massimo dei punteggi hai capito?" mi spiegò serio guardandomi negli occhi
"si daddy mi impegnerò te lo prometto"
"brava ora dammi un ultimo bacio e ci vediamo sta sera"
"mi mancherai per tutto questo tempo lo sai" gli dissi piano dopo il nostro bacio che anche se era durato poco per me era sembrata un eternità "anche tu piccola" disse dandomi un ultimo bacio sulla guancia e uscendo dalla porta prima di me.
Ripetei "la struttura di un libro" fino alle 6 cioè per un ora dopo andai a farmi la doccia e vestirmi infine con Ed il nostro autista, quello vero stavolta, che ormai era diventato un amichetto per me andai a scuola.
"Pronta?"
"insomma" risposi guardando Andrea molto ansiosa
"funziona così ora bussano e ti vengono a prendere e fai il test con tutti quelli nuovi"
non ebbi il tempo di rispondere che bussarono, allora portai il mio sguardo all'ingresso dell'aula vedendo un prof sulla quarantina con in mano un foglio che pronuncio il mio nome ordinandomi di seguirlo per svolgere la prova.
Mi guardai un po' intorno nel mentre ci facevano le solite raccomandazioni non barare ecc, per una volta mi sentivo in un gruppo di miei simili, tutti nuovi, tutti agitati e ansiosi, tutti che se la stanno giocando, la cosa non mi dispiaceva affatto anzi mi dava quasi sicurezza.
"Finito" dissi fiera consegnando il foglio al professore, tutte quelle notti insonnie erano valse il loro sforzo.
Ero molto felice, la sensazione che mi dava l'aver finito un test e essere sicura di averlo fatto bene era qualcosa di inspiegabile, da sempre anche a Londra adoravo essere una tra i più bravi della classe mi dava un senso di orgoglio unico.

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