Oscar
Anche oggi solita routine al terzo giorno dal parto.
Ero ancora scosso da quello che mi aveva chiesto Luna ieri, non me lo sarei mai aspettato.
Ma alla fine capii che aveva ragione mi mancava un pezzo del puzzle, volevo sapere se mio padre era ancora vivo e se era vivo come stava e soprattutto perché mi aveva fatto tutto ciò.
Quindi prima di andare da lei comprai due biglietti per un volo fra 4 mesi diretto nell'ultimo posto in cui lo vidi e stampai il tutto mettendogli in tasca per poi farle una sorpresa.
"Amore devo andare a farmi la doccia, intanto tu stai pure sul letto comodo ok?"
"ti aiuto da sola non puoi farla, non in queste condizioni non riesci neanche a stare bene in piedi"
"no mi vergogno non sono proprio bellissima e beh lo sai dopo il parto escono delle cose dai nostri corpi non proprio gradevoli"
"andiamo dentro la doccia" ripetei deciso.
"Grazie" sussurrò guardandomi innamorata mentre mi guidava in bagno.
La spogliai e risi di lei perché aveva il pannolone lei mi spinse un poco imbarazzata ma alla fine la convinsi e farselo togliere.
Perse abbastanza sangue ci volle un bel po' a convincermi che era normale e non stava morendo ma alla fine mi calmai e la insaponai tutta lavandola e profumandola per bene, lei fece poco e niente per fortuna.
Una volta che fu seduta sul letto o meglio sdraiata e rilassata dalla doccia calda che le avevo fatto le diedi il foglio.
"Cos'è" chiese curiosa
"leggi, di nuovo" risposi io facendo una risatina ricordando il giorno prima.
Finii di leggere e quasi commossa pronunciò "hai accettato"
"si" dissi insicuro
"ci sarò io con te, non devi avere paura, vinciamo noi in tutti i casi" mi assicurò mentre ero con la testa appoggiata sopra il suo petto che ormai era morbido e gonfio e mi accarezzava i capelli.Luna
Prima che se ne andasse decisi che era il momento di chiarire tutto quello che successe nel rapimento "daddy"
"mm" chiese lui sopra il mio seno
"dobbiamo parlare di quello che è successo quella notte"
"sei sicura?" chiese lui
"si voglio sapere la verità" dissi decisa io.
"Quello si chiama Liam, la sua ragazza da come avrai capito era Violet; ecco diciamo che io per sbaglio l'ho uccisa" disse fissandomi negli occhi come se sapesse la gravità del tutto ma cercasse di ignorarla, avevo già questa sensazione che lui l'avesse uccisa ma mi rifiutavo di crederci, l'avevo già perdonato comunque, si perché alla fine l'amore ti riduce a questo..., però lo stesso dovevo sapere di più
"in che senso per sbaglio"
"non farmelo dire" pregò lui spostando gli occhi da un altra parte come se fosse dispiaciuto o imbarazzato
"dici" ordinai io decisa
"aveva un problema al cuore, io non lo sapevo, non subito almeno"
"lei me lo aveva detto ma mentre la ecco non l'ho sentita".
Non sapevo che cosa dire, non sapevo se accarezzarlo o cacciarlo via, non capivo se consolarlo o sputargli quanto faceva schifo quello che aveva detto;
l'avevo perdonato si, ma questo era troppo persino per me.
Allora semplicemente stetti zitta.
Stemmo zitti insieme per quel giorno per molto tempo.
A fissare un punto ben preciso della stanza, il mio ancora lo ricordo, era l'arancia che mi avevano portato per pranzo quel giorno.
Poi gli squillò il telefono e se ne andò via, senza darmi un bacio ne niente, solo un semplice ciao.
Quel pomeriggio andò così, doveva andare cosi.
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Fuck Me Daddy
RomanceLei Luna, Lui Oscar, 2 spiriti ribelli che si incontrano cosa accadrà? Questa non è una delle solite storie daddy, con la parte femminile fragile e timida ma bensì il contrario Luna stanca di essere circondata da ragazzi che sa perfettamente come do...