Non riuscivo a crederci...
L'imbarazzo saliva sempre di più, così decisi di andare via.
Piton mi afferrò il braccio e mi tirò a se dicendomi: "Dove vai?"
-"Io dovrei emh..."
-"Vuoi già andartene?"
Dopo avermi detto ciò mi spostò i capelli dal viso ed iniziò ad accarezzarli, nel mentre io mi perdevo sempre di più nei suoi occhi...
Proprio in quel momento entrò Fred nell'aula con una lettera in mano, diceva che era da parte di mia madre e che mi aveva cercata per tutto il castello.
Io non esitai a precipitarmi verso di lui, prendere la lettera ed iniziare a leggere:
"Cara Giorgia, sono io, la mamma... Mi dispiace doverti dare questa brutta notizia con papà proprio nel bel mezzo del tuo anno scolastico ma è nostro dovere farlo. Nonna Gilda ci ha lasciati stamattina a causa della vecchiaia. Ho inviato un gufo da te il prima possibile, ti vogliamo bene, nonna ci guarda da lassù.
Con affetto...
Mamma & Papà"
Ero pietrificata con la lettera in mano e Fred e Piton accanto a me che cercavano di capire cosa stesse succedendo...
Non dissi nulla, mi alzai e iniziai a piangere come una fontana proprio davanti a loro. Mi guardavano e non capivano, io non spiegai la situazione a nessuno dei 2, lanciai la lettera in aria e scappai via piangendo.
Piton la raccolse e domandò a Fred:
"Chi era Nonna Gilda?"
-"L'unica nonna con cui aveva un buon rapporto Gio, era la mamma di sua madre nonchè una delle persone a cui era più affezionata..."
-"Non me ne aveva mai parlato, quanti anni aveva?"
-"Credo 95, era abbastanza anziana..."
Piton non rispose e con la lettera in mano mi raggiunse. Io mi ero rifugiata alla torre di astronomia, stavo talmente male che tremavo come una foglia...
Mi si avvicinò lentamente e mi appoggiò il suo mantello sulle spalle dicendomi:
"Non mi avevi mai parlato di tua nonna..."
Io mi asciugai una lacrima e dissi:
"Ho passato metà della mia vita con lei, la chiamavo Roccia Secolare perché era fortissima e anche molto anziana..."
Piton accennò un sorriso e si sedette accanto a me.
Io continuai: "A lei dava fastidio che la chiamassi così, perché diceva di essere ancora molto giovane!
Mia nonna è sempre stata un pezzo importante della mia vita, si mi rimangono i miei nonni paterni ma... Nonna Gilda era speciale"
Abbassai lo sguardo, ma a Piton bastò osservarmi anche solo un secondo per capire che avevo bisogno di affetto, così mi tolse il suo mantello dalle spalle e lo avvolse intorno ad entrambi e mi abbracciò forte permettendomi di appoggiare la testa sul suo petto.
Io piangevo come non mai e lui cercava di tranquillizzarmi come poteva...
Guardavo il panorama davanti a me e pensavo a mia nonna, a quando voleva vedere com'era fatta Hogwarts.
Non le avevo mai mandato nessuna foto e a questo pensiero iniziai a piangere ancora di più e Piton mi strinse ancora più forte...
Passata una mezz'oretta era arrivata l'ora di tornare nel mio dormitorio.
"Abatino emh... Sono preoccupato per te"
-"Perché?"
-"Temo che tu possa fare un incubo o qualcosa di simile"
-"Starò bene, davvero...
Buonanotte"
Piton non era molto convinto a lasciarmi andare, ma io avevo bisogno di tempo per riprendermi e stare da sola...
Arrivai al mio dormitorio e mi stesi sul letto a riflettere e a pensare a mia nonna.
Avevo la testa colma di pensieri, tra il bacio con Piton che mi rendeva felice e la morte di mia nonna che mi rendeva triste non capivo quale fosse il mio stato d'animo. Nonostante tutto decisi di girarmi su un lato e provare a dormire...
Feci un sogno, ma non era un incubo, era solo un sogno normalissimo:
Vedevo mia nonna in un campo di lavanda con un vassoio di biscotti in mano.
Mi avvicinai molto lentamente e lei iniziò ad offrirmi i biscotti fatti in casa.
Ci sedemmo in mezzo al campo ed iniziammo a parlare finchè lei disse:
"Non fidarti troppo di Severus..."
-"In che senso nonna?"
-"Soffrirai, allontanati da lui"
Si alzò e se ne andò, io volevo delle risposte, così iniziai a rincorrerla ma in un secondo lei sparì e io mi svegliai.
Vidi Mia seduta su una panchetta davanti al mio letto con la sua bacchetta in mano.
Mi alzai di scatto e le urlai contro:
"E tu che diamine ci fai qui?!"
-"Oh io emh, ti avevo sentita borbottare nel sonno e temevo stessi facendo un incubo, va tutto
bene?"
-"E da quando ti preoccupi per me?"
-"Oh beh da sempre, notte notte..."
Si alzò e se ne andò via con un sorrisino malizioso, non ci feci molto caso però.
Mi rimisi nel mio letto e guardai l'orologio, erano le 4:30 del mattino e non riuscivo più a prendere sonno.
Passata una mezz'ora decisi di alzarmi e andare da Piton ma poi mi riaffiorò alla mente il mio sogno e ciò che aveva detto mia nonna, decisi di non andare da lui e di parlare di questa cosa prima con Fred il mattino dopo e farmi dare un consiglio da lui e sapere cosa ne pensi...
-Gio-
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Always late
FantasyUna storiella un po' surreale su me(Giorgia, piacere), una giovane ragazza un po' timida ed impacciata, e Severus Piton! Un professore di pozioni molto abile, ma un po' scorbutico e freddo. Mi piace chiamarlo "pipistrello" qualche volta ;) Avevo 15...