35- Che ficcanaso!

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Ero consapevole del fatto che fosse mattina, ma la mia voglia di alzarmi era pari a zero. Mi voltai e aprì lentamente gli occhi, la prima cosa che vidi fu Piton seduto alla mia scrivania a leggere il libro di Lupin... Ma guarda un pò!
Mi alzai di scatto e gli urlai: "Ehi! Menomale che ero io la ficcanaso..."
Piton alzò gli occhi al cielo e sospirò continuando a leggere come se io non esistessi... Io continuai:
"Ehiii, mi sente?! Terra chiama Severus..."
Piton si voltò verso di me con uno sguardo sorpreso e disse: "Perché mi hai chiamato Severus?"
-"È il suo nome no? Come dovrei chiamarla se no... Pasqualino?"
Non sembrava molto contento, posò il libro sulla scrivania e continuò:
"Sono comunque un tuo docente, devi chiamarmi professore, prof o signore"
-"Oh... Mi scusi"
Piton abbassò lo sguardo, fece un ghigno e disse: "Non sei speciale Abatino lo sai vero?"
-"In che senso? Cosa intende dire?"
-"Che sei come tutti gli altri alunni"
Avevo notato quel suo sorrisetto malizioso, quindi decisi di non cedere alle sue provocazioni. Non risposi e mi andai a sedere sul letto, dopodiché dissi:
"Perché è ancora qui?
Non deve tornare nelle sue stanze o in classe?"
-"Non osare dirmi ciò che devo fare!"
-"Beh, ha detto lei che sono come tutti gli altri studenti, non mi pare che lei vada a dormire nelle stanze di Mia però"
Piton diventò tutto rosso dalla rabbia e rispose: "Abatino cosa stai insinuando?"
-"Niente niente non si preoccupi"
Stavolta ero io a tenere un sorrisino provocatorio mentre Piton rodeva dalla rabbia, avrei voluto scoppiare a ridere nel vedere la sua faccia ma mi trattenni per orgoglio.
Ad un certo punto mi alzai per prendere i miei calzini ma Piton si alzò in contemporanea a me, si avvicinò sempre di più, estrasse la bacchetta e me la puntò al collo. Mi spaventai tantissimo.
Io indietreggiai finchè non finì con le spalle al muro, lui non sembrava intento a darmi tregua, dopodiché disse:
"È così tanto divertente provocarmi Abatino?"
-"Questo lo dovrei chiedere io a lei eh"
Piton forzò ancora di più la bacchetta sulla mia gola, avevo davvero paura ma poi mi ricordai le sue parole, aveva detto che non mi farebbe mai del male, quindi non c'era nulla da temere...
Presi coraggio, capì che anche quella era solo una provocazione, giusto per infastidirmi, così lo guardai con aria di sfida e dissi: "Cosa vuole fare? Cruciarmi?"
-"Certo che no!"
-"Quindi cosa intende fare adesso?"
Piton ripose la bacchetta nel taschino del suo mantello ma non appena io feci per allontanarmi lui mi afferrò per il colletto riportandomi con le spalle al muro, mi guardava dritta negli occhi avvicinandosi sempre di più. Non appena le nostre labbra si sfiorarono disse:
"Abatino, meriti una bella punizione lo sai? Per il tuo modo di fare, orgoglioso e irriverente"
-"Ho preso da lei..."
Calò il silenzio ed io deglutì, forse non avrei dovuto rispondergli.
Piton mollò la presa ed uscì dalla stanza in silenzio. Io mi sedetti sul letto a cercare di realizzare ciò che era appena successo...
Era un'altra provocazione?
Ormai non ci capisco più nulla, quell'uomo è fin troppo complicato.
Dovevo prepararmi per la lezione di erbologia, erano gli ultimi giorni di scuola, tra non molto ci sarebbe stata l'estate e volevo impegnarmi per non avere debiti.
Successivamente passai tutta la mattina a ripassare con Fred per l'esame di difesa contro le arti oscure e alla fine, grazie al libro che mi aveva dato Lupin, superammo l'esame.
Era arrivata l'ora di pozioni...
Poco prima di recarci in classe riunì Fred, George, Ron, Harry, Hermione e Ginny per raccontare loro ciò che era successo con Piton la mattina stessa.
Rimasero tutti stupiti, i ragazzi e Ginny risero ma Hermione disse in modo serio: "Gio, è una chiara provocazione, non cedere... Devi essergli indifferente e mostrargli che puoi fare a meno di lui, lo fa apposta per cercare attenzioni"
-"Tranquilla Herm, so cosa fare"
Hermione annuì soddisfatta e tutti assieme ci recammo nella classe di pozioni. Piton entrò ed iniziò la lezione.
Disse: "Bene, spero abbiate studiato tutti per oggi..."
Io sussurrai a Ron: "Ma quando ha detto che interrogava?!"
Fortunatamente Piton non mi sentì e continuò: "Avete 10 minuti per ripassare a partire da... Ora!"
Dopodiché andò a sedersi alla cattedra ed iniziò ad annotare con la sua penna d'oca qualcosa su un quadernino.
Mentre ripassavo mi sentivo osservata, così alzai lo sguardo mi guardai un po' in giro tentando di capire se qualcuno mi stesse osservando finchè non incrociai lo sguardo con Piton, mi stava squadrando da testa a piedi.
Dall'imbarazzo mi abbassai immediatamente sul libro facendo finta di nulla... Con la coda dell'occhio vedevo che continuava ad osservarmi, così stufa di essere a disagio presi coraggio e dissi: "Vuole una foto?"
Tutti si voltarono stupiti a guardarmi e Piton rispose: "E tu vuoi l'ennesima punizione Abatino? Ti ricordo che ne hai una in sospeso..."
-"Sa che fissando le persone così le mette a disagio?"
Piton si alzò di scatto, venne al mio banco e disse: "Visto che hai così tanta voglia di parlare interrogo te va bene?"
Io rimasi in silenzio, la classe si ammutolì e lui inziò:
"Cos'è un bezoar?"
-"Una pietra che si trova nella pancia delle capre e che salva da innumerevoli veleni"
Tutti mi guardarono con aria stupita, si, per una volta avevo studiato visto che si trattava di argomenti vecchi.
Piton continuò imperterrito:
"Qual'è la differenza tra Aconito e Luparia?"
-"Sono la stessa pianta chiamata con 2 nomi diversi"
-"Ahh, ora lo sai Abatino?"
-"Si, me lo aveva detto lei e io me ne sono ricordata..."
-"Formidabile" rispose in tono ironico.
Dopodiché si alzò e tornò a sedersi alla cattedra. Mi voltai a lanciare un'occhiata ad Hermione, cavoli! Avevo tenuto testa a Piton in modo fantastico per una volta!
"Vuole continuare con le domande PROFESSORE?"
Piton si voltò nuovamente verso di me, mi osservò per un istante ma la sua attenzione fu subito catturata da Fred all'ultimo banco che se la rideva come se non ci fosse un domani.
"Weasley! Cosa c'è di così tanto buffo da sbellicarsi?"
Il sorriso di Fred si congelò in un'espressione timorosa.
Mia intervenne bruscamente e disse: "Scusi signore ma... Secondo me Abatino meriterebbe ben altro che una punizione per come si sta comportando"
Io alzai gli occhi al cielo e Piton rispose:
"Smith hai un talento innato nel parlare non interpellata o ti fa piacere essere un'insopportabile ficcanaso?"
Io sorrisi maliziosamente e Mia si ammutolì. Piton lanciò una rapida occhiata a tutti e continuò a spiegare l'argomento della lezione precedente non interrogando più...
Alla fine della lezione, mentre raccoglievo le mie cose, Piton mi afferrò per un braccio mentre varcavo la soglia della porta per uscire, io mi voltai verso di lui e dissi con tono calmo: "Può lasciarmi andare per favore?"
Piton non disse una parola, se ne stava lì immobile a fissarmi negli occhi...
Io arrossì dalla timidezza e lui avvicinandosi domandò: "Perché hai le guance tutte rosse?"
Mi fece una carezza sul viso ed io non sapevo cosa rispondere... Dopodiché disse: "Per quanto tu sia carina hai comunque una punizione in sospeso, quella di stamattina..."
Avvicinandosi sempre di più al mio viso continuò: "Vieni in aula di pozioni alle 20 di stasera"
-"È lei che si è addormentato nel mio dormitorio e ha curiosato nelle mie cose"
-"Abatino non rigirare la frittata..."
Mi scansai dalla sua presa e mi voltai per andarmene. Stavo per chiudermi la porta alle spalle quando mi bloccai, tornai indietro e dissi a Piton: "Un momento... Ha detto che sono carina?!"
Lui alzò lo sguardo lentamente verso di me, esitò un attimo ma dopo rispose:
"Abatino esci subito da qui se non vuoi un debito di pozioni per il prossimo anno"
Alzai gli occhi al cielo e me ne andai.
Mentre percorrevo il corridoio sentì dei passi alle mie spalle, come se qualcuno mi stesse correndo dietro, mi voltai e vidi... Piton! Mi fermai ad aspettarlo, lo guardai con aria sorpresa e lui ansimando per la corsa appena fatta mi disse:
"Abatino tu... Sei molto più che carina, sei bellissima..."
Io rimasi a bocca aperta a guardarlo, lui mi prese la mano delicatamente e continuava a guardarmi fissa negli occhi, non mi andava di rovinare quel bel momento con una battutina provocatoria, così rimasi in silenzio a guardarlo a mia volta negli occhi...
Ad un certo punto arrivò Fred dicendo: "Gio! Ti ho cercata dappertutto, dov'eri?"
Io continuando a mantenere il contatto
visivo con Piton risposi: "Ero qui Fred..."
Nemmeno lui sembrava intento a smettere di guardarmi negli occhi ma Fred sembrava avesse fretta di portarmi via, così delicatamente lasciai la mano a Piton, mi voltai e me ne andai via.
Chissà cosa voleva Fred, più tardi ad ogni modo avevo una punizione con Piton quindi lo avrei rivisto...
Da un lato non vedevo l'ora ma dall'altro temevo volesse solo una scusa per provocarmi o infastidirmi...
-Gio-

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