62- Perdita di memoria

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Non appena terminammo di farlo mi stesi sul letto a pancia in su e mi coprì con il lenzuolo. Lui si alzò e si stiracchiò, dopodiché indossò le mutande: "Professore.. Però emh.."
-"Si?"
-"Prima dice che non siamo nulla e poi mi scopa.. Io non capisco"
Si irrigidì: "Giorgia, davanti ad un'alunna che ti odia, cos'avrei dovuto dire?"
Il suo ragionamento non faceva una piega, Mia avrebbe potuto spifferarlo a tutta Hogwarts e mettere Piton nei guai, come se già non si fosse capito che c'era qualcosa tra noi 2.
Ad ogni modo, non risposi all'affermazione di Piton.
Gli feci un'altra domanda: "Ma.. Posso darle del 'tu'?"
-"Assolutamente no.. Mi eccita sentirmi chiamare 'professore' o sentirmi dare del 'lei'.."
Fece un ghigno e mi mise una mano sul seno: "So di essere il tuo professore preferito.. Ebbene, tu sei la mia alunna preferita"
Diventai rossa: "Abatino.. Non dirmi che ti stai eccitando di nuovo.."
-"N-nono.. Non si preoccupi"
Si spostò e si stese sul mio letto, proprio accanto a me, dopodiché disse: "Dormi ora, domani mattina hai me alla 1º ora e, se farai tardi, non sarò clemente con te"
Gli diedi un bacio sul naso e gli diedi le spalle.
Non riuscì a trattenere un'altra domanda: "Ma quindi cosa siamo..?"
Dal suo lato si sentì solo l'assordante rumore del silenzio.
Dopo un po' rispose: "Non è solo farlo Abatino.. Penso che io e te.. Siamo una coppia"
Non risposi e mi addormentai con questa sua frase che mi rimbombava nella testa.
Ero davvero felice.

La mattina dopo mi svegliai e non lo trovai accanto a me, trovai un bigliettino con scritto: "Ho già fatto colazione, tu sicuramente ti sarai svegliata tardi.. Cerca di arrivare puntuale a lezione.
Tuo Severus"
Sorrisi a quel bigliettino, dopodiché guardai l'orologio ED ERA TARDISSIMO!
Mi alzai di scatto e mi preparai velocemente.

Corsi giù per le scale e raggiunsi l'aula di pozioni prima che potesse arrivare Piton.
Presi immediatamente posto accanto a Draco. Era un po' freddo con me, ogni settimana quel ragazzo cambiava umore nei miei confronti. Ogni volta che tentavo di parlargli mi rispondeva con tono acido.
Dopo qualche minuto entrò anche Piton ignorando bellamente tutti quanti.
Mi presi qualche istante per ammirarlo, come faccio di solito.
Lui mi ignorò.
Vabbè.. Non c'era da aspettarsi altro in quel momento.
Iniziò a spiegare qualche pagina del libro.
Ero totalmente assorta nei miei pensieri, così tanto che ogni rumore intorno a me era come un ronzio, non sentivo più nulla, solo il rumore dei miei pensieri.
"Abatino"
Ero imbambolata su un dettaglio del pavimento in marmo, che pareva avesse la forma di un drago.
Iniziai a fantasticare.
"ABATINO!"
Tutto d'un tratto il mio cervello tornò sulla terra, nell'attualità: "EH COSA"
-"Visto che sei così attenta, sai dirmi che cos'è un'amnesia?"
-"Perdita totale o parziale della memoria"
Wow, le lezioni di psicologia nel mondo babbano erano state molto utili!
Piton rimase in silenzio per un istante, dopodiché si voltò verso la lavagna per appuntare ciò che era appena stato detto.
Io cercai di concentrarmi sulla lezione.
Una volta terminata stavo per andare verso la porta, ma Piton mi fermò: "Abatino.. Ricordi che hai un mese di punizione da scontare con me, vero?"
Sbuffai a quella stupida domanda retorica: "Si.. Ricordo"
Sforzai un sorriso e mi avvicinai a lui.
Mi scrutò da testa a piedi, non lo faceva da un bel po'.. Dopodiché si alzò: "Bene, seguimi"

Mi afferrò il polso e mi portò con sè nelle sue stanze, chiuse la porta e mi ordinò di sistemare la sua libreria e di rifargli il letto. Io annuì e mi misi subito all'opera.
Lui si sedette comodamente sulla sua poltrona a leggere un libro, sembrava un romanzo.
Era strano.. Solitamente mi chiedeva di fare altri tipi di lavori o stava lì ad osservarmi lavorare.
Non mi feci troppe domande e continuai a fare ciò che stavo facendo.
Una volta terminato mi sistemai i vestiti e andai da lui: "Ho terminato scorbuticone"
Alzò lo sguardo rapidamente: "Com'è che mi hai chiamato?"
Alzai un sopracciglio: "Scorbuticone.. Perché? Era solo un nomignolo scherzoso"
Si alzò rapidamente dalla poltrona, posò il libro sul tavolino e mi si avvicinò minacciosamente: "Non ti basta un mese di punizione con me? Ne vuoi ancora?"
-"I-io non capisco.."
Mi sollevò per il colletto: "Chiamami ancora una volta con nomignoli simili e ti pentirai di essere nata Abatino"
Mi mise giù e mi diede altri ordini: "Ora pulisci a terra e fammi un tè"
-"S-si.."
Era strano.. Molto strano.
Forse era in una giornata no? Pensavo che in privato potessi dirgli qualsiasi cosa.
Ad ogni modo mi sistemai la cravatta e misi a bollire dell'acqua, subito dopo iniziai a pulire per terra. Una volta terminato, mentre l'acqua bolliva ancora, osservavo le bollicine e riflettevo su quello strano comportamento di Piton. Forse non gli piacevo più, forse aveva cambiato idea su di me e su ciò che disse la mattina stessa..
Decisi di fare un tentativo.
Versai l'acqua bollente in una tazza e preparai un infuso ai frutti di bosco.
Andai da lui e gli porsi la tazza.
Lui la prese e con tono sprezzante disse: "Grazie"
Iniziò a soffiare sulla tazza e fece un primo sorso.
Gli sorrisi e lui alzò un sopracciglio, dopodiché dissi: "Posso assaggiare?"
-"Va bene"
Mi passò la tazza, ma io mi avvicinai a lui per baciarlo.
Lui arrossì e indietreggiò.
Io mi ritirai subito e rimasi sorpresa.
"C-cosa fai Abatino?"
-"Io emh.. Insomma.. Io e lei stiamo insieme, stamattina mi ha ufficializzato che siamo una coppia"
-"MA QUANDO MAI? TU SEI UN'ALUNNA ED IO UN DOCENTE, È INAMMISSIBILE E TU NON DOVRESTI PROVARE A CONVINCERMI!"
Indietreggiai e feci cadere a terra lo strofinaccio che tenevo in mano: "L-lei... Lei si è dimenticato tutto"
-"Io non ho dimenticato proprio un bel niente, la mia mente è perfettamente funzionante"
Ero scioccata. Feci di no con la testa e, in preda al panico e alla confusione, uscì dalla stanza.
Piton abbassò lo sguardo e rimase a fissare la tazza che aveva in mano.
Era confuso, davvero non capiva a che cosa mi stessi riferendo poco prima.
Non capiva il perché io volessi baciarlo, non capiva soprattutto come mai ero così sicura di me stessa mentre provavo a baciarlo.

Corsi nelle mie stanze piangendo.
Passai davanti a Mia Smith e, non appena mi vide piangere, le apparse un sorriso sul volto.

Arrivai nelle mie stanze e mi ci chiusi dentro anche se ero consapevole del fatto che tra 40 minuti avrei avuto un'altra lezione.
Mi sciacquai il viso e cercai di calmarmi..
Mi cambiai immediatamente i vestiti e anche le lenzuola del letto in cui ero stata fino a poco fa con lui.
Iniziai a riflettere, e se tutto ciò che c'era stato con lui era solo un sogno? No! È impossibile, è davvero impossibile!
Decisi di averne la conferma chiedendo a qualcuno.

Scesi per recarmi all'aula di difesa contro le arti oscure e incontrai Fred. Lo tirai per un braccio e lo portai con me nell'aula con largo anticipo.
La stanza era vuota: "GIO! Mi spieghi che diamine ti è preso?!"
-"Freeeeed, davvero io non capisco.."
Iniziai a raccontargli l'accaduto e lui sorrise: "Allora.. Ti avviso che non era tutto un sogno ciò che è successo tra te e Piton, anche perché una sera Draco vi ha sentiti e si è lamentato per giorni di questo fatto"
-"COSA?! CI HA SENTITI? O MIO DIO!"
-"AD OGNI MODO.... Secondo me Piton o ha battuto la testa, o sta cercando un pretesto per.. Lasciarti"
Sembrava quasi pentito di avermi detto l'ultima frase. Abbassai lo sguardo.
Non può essere vero, proprio quella mattina mi disse quella frase e proprio la sera precedente beh.. Ecco..

Dopo qualche minuto tutti entrarono in aula. Draco vide me e Fred vicini, da soli a parlare.
Si irrigidì, ma io mi avvicinai a lui: "Hey Draco.."
-"Ciao."
Deglutì e mi sedetti accanto a lui: "Alloooora, come va?"
-"Potrebbe andare meglio"
Smisi di fargli domande, era evidente che non volesse parlarmi..

Poco dopo mi si avvicinò Hermione, sembrava quasi agitata: "GIO! Oh.. Eccoti finalmente!"
-"Hermione! Non ti ho vista tutta la mattina"
-"Si.. Non sono stata bene, ad ogni modo, devo parlarti."
-"Oh emh.. Ma certo"
Mi fece sedere accanto a lei e poco dopo entrò Lupin.
Iniziò a parlarmi durante la lezione: "Gio stamattina ho visto Mia preparare qualcosa di strano.. Un intruglio ecco.
Aveva qualcosa di strano, mai vista una cosa simile in vita mia"
La guardai perplessa: "Ok.. E? Cosa c'entra con me"
-"Beh ecco, poco dopo l'ho vista in Sala Grande inserire qualcosa con un contagocce nel bicchiere di Piton, pronunciando qualche strana formula.
Mai vista roba simile!"
La guardai per un istante a bocca aperta.. E se lo strano comportamento di Piton derivasse da questo intruglio di Mia?
Terminata la lezione chiesi ad Hermione di tenere impegnata Mia, cosicché io potessi frugare nelle sue stanze.
Lupin ci osservava in modo strano, sapeva che stavamo tramando qualcosa.
Hermione iniziò ad intrattenere Mia come meglio poteva, io cercai di entrare nel dormitorio dei grifondoro.

Ogni parola d'ordine che provavo era sbagliata! Non sapevo come fare.
Ad un tratto sbucò Lupin: "Giorgia, come va?"
-"Professore.. Stavo solo.."
-"Oh, tranquilla, so cosa stai facendo"
Pronunciò la parola d'ordine e mi fece entrare nella Sala Comune dei grifondoro.
Naturalmente lui mi seguì.

Arrivammo nella stanza di Mia, cercando di non dare troppo nell'occhio.
Pronunciai un 'Alohmora' e la porta si aprì. Fortunatamente le sue compagne di stanza non c'erano.
Iniziai a frugare tra le sue cose, quando una boccetta sulla scrivania attirò la mia curiosità. Lupin la notò e mi allontanò: "Attenta! Non toccare"
Si avvicinò lentamente e la osservò da vicino: "Non so dirti cosa sia, ma nulla di pericoloso, portala a Piton, lui saprà dirti"
-"Mh, d'accordo allora"
Tirai fuori una piccola provetta e ne prelevai qualche goccia.
Conservai la provetta in tasca e mi diressi verso l'uscita. Mentre scendavamo le scale Lupin era davvero incuriosito: "Come mai eri nelle stanze di Smith? Come mai ti interessava tanto quella pozione? E cosa c'entra Piton?"
-"Come sa di Piton?!"
-"Mh, potrei aver origliato conversazioni"
Alzai gli occhi al cielo: "Appena avrò la certezza di ciò che sta succedendo la aggiornerò.. Per il momento grazie"
Gli feci un sorriso, lui mi fece una carezza sulla testa abbastanza prepotente da scompigliarmi i capelli e andò via.
Estrassi la boccetta dalla tasca e la osservai meglio. Che strana pozione.. Mai vista. Mi diressi nella Sala Grande per la cena e cercai di non pensarci più..
-Gio-

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