I passi si erano interrotti e non mi sfiorò minimamente l'idea di essere io a non sentirli avendo l'acqua e il sapone nelle orecchie, così continuai a sciacquarmi i capelli come se nulla fosse...
Davo le spalle al bagno, il mio sguardo era rivolto verso la parete interna della doccia. Tutto d'un tratto mi sentii osservata, così mi voltai lentamente ma non vidi nessuno...
Mi sentivo in soggezione ma ad ogni modo cercavo di stare calma.
Continuai a sentire rumori alle mie spalle, sicuramente era Piton a giocarmi qualche brutto scherzo!
Afferrai l'asciugamano e non curante del mio aspetto mi diressi da lui:
"Professore la smetta!"
-"Di fare cosa Abatino?" rispose in modo sarcastico.
"So che mi sta giocando qualche brutto tiro e mi sono stancata!"
Piton mi si avvicinò con fare minaccioso e disse: "Non rivolgerti mai più cosí a me, capito?!"
Io mi allontanavo ma lui continuava ugualmente ad avvicinarsi sempre di più finchè non arrivai con le spalle al muro:
"Abatino forse non hai capito con chi hai a che fare... Ti ricordo che in passato sono stato un mangiamorte, non hai la minima idea di che cosa potrei farti..."
In quel momento un brivido mi salì lungo la schiena e l'unica cosa a cui pensavo era a tirare sempre più su l'asciugamano per coprirmi il più possibile...
Piton si allontanò e tornò a sedersi con il suo amato libro e il suo bicchierino di whisky. Io mi limitai a tornare in bagno per poter terminare la mia doccia...
Continuavo a sentire rumori ma facevo finta di nulla.
Questi aumentavano e stavolta sembrava quasi ci fosse qualcuno alle mie spalle, mi sentivo osservata, non riuscivo più a sopportare quella pressione così decisi di voltarmi a controllare ed era meglio se non lo avessi fatto...
Vidi Piton che lentamente si stava togliendo i vestiti, mi coprì e urlai:
"PROFESSORE COSA DIAMINE STA FACENDO?! ESCA SUBITO"
-"Abatino calmati, non sono qui per vederti nuda..."
-"Beh lo sta facendo!"
-"Sono qui solo per cambiarmi e mettere nella cesta dei panni sporchi i miei vestiti"
-"E non poteva farlo dopo mi scusi?!"
Piton alzò lo sguardo verso di me, aprì le ante della doccia, entrò e disse:
"QUESTO È IL MIO BAGNO E SONO LIBERO DI FARE CIÒ CHE VOGLIO!"
-"Okok faccia ciò che vuole ma esca dalla doccia..."
Piton fece un ghigno e rispose:
"E se non volessi? Sai... Credo di aver bisogno di una doccia anche io, fatti più in là!"
Mi schiacciai contro il muro pur di non stargli vicina, lui si sfilò via anche i boxer ed iniziò ad insaponarsi i capelli come se nulla fosse, come se io non fossi lì.
Nel frattempo non riuscivo proprio a distogliere lo sguardo e lui se ne accorse, così avvicinandosi disse: "Abatino, cosa credi di fare? Perché mi osservi?"
Arrossì e distolsi lo sguardo, rapidamente uscì dalla doccia e mi diressi in camera sua con l'accappatoio addosso a recuperare i miei vestiti, non volevo indossare i suoi.
Una volta arrivata li trovai per terra immersi in una pozza di whisky...
Piton mi raggiunse tutto bagnato e con solo i boxer addosso, disse: "Ops, prima per sbaglio ho versato del whisky sui tuoi indumenti..."
-"Mhmh per sbaglio dice lei..." risposi cercando di coprirmi sempre di più con l'accappatoio.
Piton mi guardò male e mi passò dei suoi indumenti:
"Dovrei indossare questi? Non se ne parla, voglio la mia divisa, sono troppo larghi!"
-"O questi o dormi nuda..."
-"Pff cosa dice?! Io non dormirò qui"
-"Si invece, il coprifuoco è passato da un bel pezzo Abatino, quindi ZITTA E INDOSSA QUESTI"
Presi i suoi vestiti, andai dietro ad un paravento e li indossai senza dire nulla, una maglia bianca e dei suoi vecchi pantaloni di tuta grigi...
Tornai da lui, il quale fece un sorrisino malizioso e disse: "Un pochino larghi eh? Sei piccolissima di statura in confronto a me"
-"Me lo aveva già detto che sono larghi, e con questo?" risposi scocciata.
Mi si avvicinò e continuò:
"Sei talmente piccolina e indifesa che sarebbe semplicissimo per me torturarti a modo mio"
Io deglutì senza rispondere e lui continuò:
"Hai un corpicino, guarda..." mi girò, mi alzò la maglietta e mi passò una mano sulla schiena molto lentamente, a me venne la pelle d'oca e lui sorridendo sempre in modo ambiguo disse:
"Vedi? Basta che ti sfioro e ti spaventi"
-"NON È VERO"
-"Ah no?"
Mi fece sedere sul letto e mi sussurrò: "Ora ti dimostro quanto sei debole Abatino..."
Iniziò a passarmi una mano sul ventre e scese delicatamente e molto lentamente fino alla gamba, io arrossì ed iniziai a respirare più affannosamente.
Lui fece un ghigno e continuò ad accarezzarmi la gamba, dopodiché passò la mano sulla schiena ed iniziò ad accarezzarmi fino ad arrivare al fondoschiena. Io rimasi immobile ed impassibile, così Piton disse: "Non dici nulla eh?"
-"No, perchè non mi fa nessun effetto..."
-"E chi ha detto che avrei dovuto farti un certo effetto?"
Mi scansai e mi stesi sul letto, lui alzò gli occhi al cielo e si stese accanto a me, spense le luci e si voltò dall'altra parte per cercare di prendere sonno, io feci lo stesso.
Dopo qualche minuto iniziò a russare rumorosamente, non mi dava fastidio, ma volevo voltarmi e osservarlo.
Notai che si era girato verso di me una volta addormentato, così mi avvicinai a lui lentamente e senza svegliarlo finchè fummo faccia a faccia.
Lo osservavo in continuazione, non riuscivo a smettere, era troppo bello mentre dormiva, così innocente, così indifeso... Stavo per spostargli una ciocca di capelli che gli copriva l'occhio sinistro quando all'improvviso mi si avvicinò e mi abbracciò. Rimasi immobile per cercare di non svegliarlo, non capivo cosa stesse facendo, probabilmente stava sognando ma ad ogni modo ricambiai l'abbraccio...
La mattina seguente mi svegliai prima di lui, mi scansai delicatamente dalla sua presa senza svegliarlo e con uno sventolio di bacchetta feci tornare la mia divisa pulita. Vidi un pennarello indelebile sulla sua scrivania, la mia mente iniziò a vagare e a pensare come avrei potuto fare uno scherzetto innocente a Piton...
Presi il pennarello e gli disegnai una faccina sorridente sulla fronte e dei baffi a manubrio. Fui talmente delicata che non se ne accorse nemmeno!
Mi cambiai i vestiti e mi diressi a lezione di erbologia...
Mentre la professoressa Sprout spiegava io iniziai a raccontare a Fred con orgoglio lo scherzo che avevo fatto a Piton.
Lui scoppiò a ridere e la Sprout lo sgridò malamente:
"Signor Weasley bene bene, la fanno così ridere le radici di mandragola? E tu Abatino! Ti ricordo che sei interrogata oggi, sei pronta?"
-"Si! Sono pronta"
La professoressa iniziò a farmi delle domande alle quali risposi in maniera eccellente... Poco dopo la fine della mia interrogazione, mentre la professoressa stava interrogando Draco, Piton arrivò spalancando la porta dell'aula e sbraitando: "CERCO LA SIGNORINA ABATINO"
Io e Fred lo guardanmo e scoppiammo a ridere, sulla fronte aveva una faccina sorridente tutta sbavata, si vede che aveva provato a toglierla, e poco sopra le labbra una macchia di inchiostro nera, il residuo dei baffetti a manubrio che avevo disegnato.
"ABATINO, NEL MIO UFFICIO"
-"Professore ma io..."
-"ORA"
Mi afferrò per un braccio e mi portò via, la professoressa Sprout non disse nulla e Piton si sbattè alle spalle la porta della classe. Arrivammo al suo studio, mi afferrò per il colletto e mi sbattè al muro: "BEH?! COSA SIGNIFICA QUESTO?" disse indicandosi con una mano la fronte e le labbra.
Io gli scoppiai a ridere in faccia: "È così buffo sa? Sono anche stata buona, volevo scriverle: "snaddy" sulla fronte"
Piton digrignò i denti, strinse ancora più forte il mio colletto e continuò:
"Abatino toglimi immediatamente questa porcheria di dosso, hai fatto un incantesimo vero?"
-"Mh... Si potrei averlo fatto"
-"TOGLIMI QUESTA PORCHERIA DI DOSSO"
-"OKOK si calmi..."
Con uno sventolio della mia bacchetta rimossi l'incantesimo.
Piton mi lasciò il colletto, si avvicinò con la sua faccia alla mia e disse:
"Ti consiglio caldamente di avere paura adesso Abatino, ti avevo avvertita..."
-"I-in che senso?"
Piton fece un sorriso malizioso e disse: "Non hai la minima idea di ciò che sto per farti..."
Lo guardai spaventata...
Piton mi si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio: "Meriti una bella punizione..."
Dopo aver detto ciò mi passò la mano lungo tutto il braccio, io deglutì e non gli dissi nulla. Si avvicinò alle mie labbra e non appena le sfiorò con le sue disse: "Abatino, ho insonorizzato la stanza, nessuno ti sentirà urlare..."
-"C-cosa...?"
Non mi rispose, fece un ghigno e si avvicinò ancora di più facendo aderire i nostri corpi...
Iniziai a sentirmi un po' a disagio ma allo stesso tempo eccitata...
Piton iniziò lentamente a sbottonarmi la camicia ed io lo lasciai fare, subito dopo si tolse il frock coat rimanendo in camicia bianca e pantaloni di seta neri.
Rimasi ad osservarlo per un istante e lui con una rapida mossa si sfilò via la cintura dai pantaloni lanciandola sul letto.
Avvicinò le sue labbra al mio collo ma proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta, Piton alzò gli occhi al cielo, si scansò da me, recuperò la cintura e andò ad aprire. Io, mentre mi riabbottonavo la camicia, vidi Mia che gli saltò in braccio abbracciandolo: "PROFESSOREEE"
-"Smith scollati..."
Mia si staccò e contunuò:
"Ho scritto questa lettera per lei, posso entrare?"
-"No veramente ero indaffarato..."
Non ascoltò nemmeno le parole di Piton quella psicopatica ed entrò nel suo studio, mi vide e disse con tono schifato:
"Oh, era indaffarato con Abatino..."
-"Si Smith, sono il suo tutore"
Mia alzò gli occhi al cielo e si sedette sulla poltrona, continuò dicendo:
"Professore, può aiutarmi? Non mi so fare il nodo alla cravatta..."
Era un'evidente scusa per avvicinarsi a Piton il più possibile. Lui ovviamente cascò nel tranello e la aiutò, erano vicinissimi e questa cosa mi fece ingelosire talmente tanto che con tono nervoso dissi:
"Bene, io tolgo il disturbo... Arrivederci"
-"Abatino aspetta dove vai..."
Non lo ascoltai e mi diressi verso la porta, Piton mi afferrò per un braccio e mi sussurrò: "Dove vai? Prima stavamo per..."
-"Lo so, e ringrazio che Mia sia arrivata in tempo, avrei commesso un errore enorme...
Perché non si avvicina ancora un pochino a lei e non la bacia?"
Mi scansai dalla sua presa e tornai al mio dormitorio, lasciai Piton con un espressione perplessa sul volto...
Forse ero stata un po' troppo dura, ma ce l'avevo con lui e non potevo farci nulla, domani sarebbe stato l'ultimo giorno di scuola, poi per 3 mesi non l'avrei rivisto, mi viene da piangere. Dopo circa un'oretta che ero stesa sul letto a riflettere un gufo si presentò alla mia finestra, era un biglietto da parte di Piton: "Domani dopo le lezioni nel mio studio.
Severus Piton"
Chissà cosa voleva...
-Gio-

STAI LEGGENDO
Always late
FanficUna storiella un po' surreale su me(Giorgia, piacere), una giovane ragazza un po' timida ed impacciata, e Severus Piton! Un professore di pozioni molto abile, ma un po' scorbutico e freddo. Mi piace chiamarlo "pipistrello" qualche volta ;) Avevo 15...