48- Sirius Black

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La mattina dopo mi svegliai.
Aprì lentamente gli occhi e mi guardai intorno senza muovermi.
Voltandomi lentamente vidi Piton seduto sul bordo del mio letto che mi dava le spalle e si teneva la testa tra le mani.
Presi più conoscenze e notai che stava singhiozzando.. Non lo avevo mai visto così prima d'ora.
Con le poche forze che avevo mi alzai e mi misi seduta, dopodiché gli posai una mano sulla spalla delicatamente.
Lui alzò lentamente lo sguardo e si voltò verso di me, io gli sorrisi e lui molto velocemente si voltò totalmente e mi strinse in un caldo abbraccio.
Rimasi un po' confusa, ma ovviamente ricambiai. Lui iniziò: "Abatino.. Ho avuto tanta paura di perderti"
-"Eh beh, chi le avrebbe fatto gli scherzi se no?!"
Si staccò e mi guardò un po' male, dopodiché io continuai: "Beh.. È stato un dissennatore vero?"
-"Si.. Il professor Silente è furioso, dice che non dovrebbero attaccare senza una motivazione"
Abbassai lo sguardo e non risposi, Piton continuò: "Sono felice che tu stia bene.. Ora riposa, più tardi verrò ad accertarmi che tu stia meglio"
-"Aspetti!"
Si voltò lentamente: "Si.. Abatino?"
-"Grazie di avermi salvata.."
Fece un cenno con la testa ed uscì velocemente. Dalla fretta e dall'emozione si chiuse accidentalmente il mantello nella porta e, per non riaprirla, se ne andò comunque, strappandone un pezzo.
Io ridacchiai e mi avvicinai alla porta per raccogliere quel pezzetto di mantello.
Mentre stavo accovacciata a raccoglierlo, vicina alla porta, sentì un rumore alle mie spalle. Afferrai frettolosamente la mia bacchetta, temendo che potesse essere un altro dissennatore, puntai la bacchetta e sbraitai: "CHI È LÀ"
D'improvviso un cane tutto nero saltò fuori, stava nascosto sotto al mio letto.
Mi ci avvicinai lentamente..
Cosa ci faceva lì un cane? Ma soprattutto: Come ho fatto a non accorgermi che era proprio sotto al mio letto?!
Il cane emetteva dei versi, come se stesse piagnucolando dal dolore.
Mi avvicinai ancora di più e notai che aveva una ferita proprio vicino alla pancia. Non appena gli feci una carezza, questo si trasformò e prese le sembianze di una persona, un uomo più precisamente ed io, sorpresa e un po' spaventata, sobbalzai. Era un uomo affascinante, con la barba e dei tatuaggi lungo tutto il corpo. Portava dei vestiti strappati, aveva qualche cicatrice qua e là ed i capelli lunghi, arruffati e unticci.
Mi spaventai e indietreggiai, ma lui con molta calma e tenendosi la mano sulla ferita insanguinata disse: "Non temere! Non voglio farti del male"
-"C-chi sei tu? Come sei riuscito a trasformarti?"
Fece un lieve sorriso: "Non avere paura.."
-"COME HAI FATTO AD ENTRARE QUI, PERCHÉ PROPRIO QUI?!"
-"Mi stava inseguendo un dissennatore, insieme a quel Gazza.. Mi ha lanciato un coltellaccio sfiorandomi l'addome"
Abbassai la bacchetta e mi avvicinai:
"Gazza è un maledetto! Mi odia, però è reciproco.. Comunque, come mai ti inseguivano?"
-"Vedi.. Io sono Sirius Black"
Indietreggiai nuovamente: "L'assassino ricercato?!"
Fece un sospiro e abbassò lo sguardo:
"Non sono ciò che gli altri descrivono.."
Si sedette ed iniziò a raccontarmi la sua storia. Era molto convincente, di conseguenza mi fidai di lui.
Iniziai a domandare:
"Conosci quindi Severus Piton?"
-"Eccome! Veniva in questa scuola, eravamo compagni.. Anche se lui era un Serpeverde ed io un Grifondoro".
Sorrisi e domandai a Sirius di raccontarmi qualche vicenda buffa accaduta con Severus, lui ovviamente si sbizzarrì.
Decisi di aiutarlo con la sua ferita, sanguinava abbastanza fluentemente e questa cosa mi spaventava..
Sapevo come medicare una ferita così profonda, ma solo con qualche infuso di Piton e, ovviamente dovevo trovare un modo per recuperarli.
In quel momento Severus era a lezione, quindi sarei potuta intrufolarmi nelle sue stanze indisturbata..
Decisi di andare, dissi a Sirius di non muoversi dalle mie stanze e mi diressi verso lo studio di Piton.
Una volta entrata con facilità, mi diressi verso una parete ornata di boccette con solo erbe curative al loro interno.
Cavolo, non ne conoscevo nemmeno una!
Ad un certo punto, in preda alla disperazione, una pozione violacea che spiccava tra le erbe verdastre, attirò la mia attenzione. Sulla boccetta era presente un'etichetta con scritto: "Pozione Cura Ferite". Sembrava perfetta!
La presi senza esitare, insieme a qualche benda, nascosi il tutto sotto al mantello e mi diressi verso la porta.
Con la mia solita sfortuna, proprio sull'uscio della porta, mi scontrai con Piton: "Abatino.. Cosa diamine ci fai qui senza il mio permesso?"
-"Io emh.. Mi mancava prof"
Alzò il sopracciglio e mi guardò da testa a piedi, dopodiché continuò: "Vieni, fatti abbracciare.."
Indietreggiai, ero consapevole del fatto che, se mi avesse abbracciata, avrebbe sentito al 100% tutto ciò che nascondevo sotto al mantello.
Non ebbi il tempo di allontanarmi più di tanto, poiché lui mi prese di peso e si chiuse la porta alle spalle.
Mi mise al muro ed iniziò a passarmi le mani lungo tutto il corpo.
Ovviamente trovò la pozione e la tirò fuori dal mio mantello: "Sapevo che nascondevi qualcosa"
Lesse l'etichetta e continuò: "Perché hai rubato questa pozione?"
-"Intanto non l'ho rubata, l'ho solo presa in prestito!"
-"Mhmh, continua.."
Non sapevo cosa inventarmi, così dissi la prima cosa che mi venne in mente:
"Mi sono fatta male e.. Mi vergognavo a chiederle di medicarmi"
-"Dove ti sei fatta male?"
-"All'inguine.. Faccio da sola"
Feci per riprendermi la pozione, ma lui la alzò più in alto in modo tale che non ci arrivassi, dopodiché disse:
"Che problema c'è? Abatino, sdraiati e apri le gambe"
-"Assolutamente no!"
Mi sforzai e ripresi la pozione:
"Ho detto che faccio da sola!"
Cercò di bloccarmi ancora di più al muro appoggiando entrambe le mani all'altezza della mia faccia, ma per fortuna sono molto più bassa rispetto a lui e riuscì a scappare passando sotto al suo braccio.
Iniziò ad urlare: "PICCOLA PESTE! TORNA QUI"
-"Mi scusi! Gliela restituirò, lo giuro!" dissi correndo via.
Piton però, non contento, mi seguì..
Arrivai alle mie stanze, entrai, chiusi a chiave la porta e mi ci appoggiai respirando affannosamente dopo la corsa.
Sirius stava seduto sul mio letto, mi guardò confuso e domandò: "Come nai correvi..?"
-"Piton.. Mi ha sgamata nel suo studio"
-"Ah, caspita! È sveglio per essere un pivellus"
-"...Non chiamarlo così però, grazie"
Il mio sguardo si imbruttì e Sirius cercò di recuperare ribattendo: "Eddai.. Scherzavo eh"
Lo feci sdraiare e, stando in silenzio, iniziai a medicargli la ferita.
Continuava a lamentarsi del fatto che bruciava parecchio, ma non potevo farci nulla.. Era normale che facesse quell'effetto.
Nel frattempo, Piton, aveva raggiunto le mie stanze e si era posizionato già da un po' dietro alla porta per poter origliare.
-Gio-

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