Rimasi ferma a guardarlo negli occhi, lui sussurrò solo: "Stupida ragazzina.."
Mi lasciò andare e fece apparire la mia uniforme: "Indossa questa e vai via"
-"Ma io-"
-"Comando io qui, fa silenzio ora e indossala, prima che cambi idea sul che cosa farti.."
Fece un ghigno, io la indossai silenziosamente e lui mi osservò per tutto il tempo, dopodiché uscì dalle sue stanze lasciandomi sola ed io poco dopo mi recai a difesa contro le arti oscure.
Pensavo che Allock, dopo ciò che era accaduto con Piton, fosse almeno un pochino terrorizzato all'idea di vedermi o starmi accanto, invece no!
Era tutto l'opposto, si comportava come se nulla fosse successo e ci condusse alla Sala Grande, al fine di farci duellare e farci assistere a un duello.
Inizialmente, per duellare, chiamò qualcuno della casa Tassorosso contro qualcuno della casa Corvonero, ma poi si accanì in particolar modo su noi Serpeverde.. In particolar modo, su di me.
"Abatino.. Visto che si vocifera che tu sia una strabiliante duellante, perché non ti scontri con qualcuno che non sia alla tua pari? Su.. forza"
Lo guardai male: "Non sono così brava professore, preferirei rimanere tra i miei pari, grazie"
-"Giorgia, la mia non era una richiesta, ma un obbligo.. Sali qui immediatamente"
Sbuffai, mi feci spazio tra gli studenti e raggiunsi Allock, lui continuò: "Ottimo! Ora lascia che ti presenti il tuo sfidante, il professor Piton!"
Mi voltai lentamente e vidi Piton avanzare verso di me con aria decisa.
In quel momento un brivido mi attraversò la schiena.
Piton era un abile pozionista, ma anche con gli incantesimi non era affatto male.
"Bacchette in posizione!" Sbraitò Allock..
Piton si posizionò davanti a me, sembrava pronto a farmi fuori.
Io rimasi immobile con la mia bacchetta, avvolta nella paura.
Dopo un inchino eravamo pronti per cominciare. Piton stava per pronunciare un incantesimo, ma decisi di precederlo e urlai: "EXPELLIARMUS"
La bacchetta di Piton volò via e lui, rimanendo comunque serio, alzò le mani per dichiararsi indifeso.
Non smisi nemmeno per un secondo di puntargli la bacchetta addosso e mi avvicinai a lui lentamente lasciandolo senza via di fuga: "Ora chi è che comanda, EH?!"
Lui continuava ad indietreggiare in silenzio, mantenendo il contatto visivo con me ed uno sguardo serio.
Ad un tratto Mia Smith afferrò la gamba di Piton e urlò: "FORZA! NON SI FACCIA METTERE I PIEDI IN TESTA"
Non ci vidi più dalla rabbia, puntai la bacchetta su Mia: "Non... Toccarlo Smith"
-"Se no cosa fai? Mi cruci?"
Stavo per pronunciare l'incantesimo senza perdono, ma Piton, che nel frattempo era riuscito a togliersi dal mio mirino, mi tappò la bocca sollevandomi di peso e portandomi via.
Poco prima di andare lanciò un'occhiataccia ad Allock.
Io continuavo a dimenarmi e cercare di parlare, prima di voltare l'angolo vidi Mia Smith fare un ghigno e lì mi innervosì ancora di più.
Mi portò nel suo uffucio, mi mise seduta su una sedia e chiuse la porta, dopodiché mi sovrastò con la sua grandezza venendomi contro:
"MI SPIEGHI COSA DIAMINE TI È PRESO?!"
-"I-io.. Non lo so.."
-"Si che lo sai, GELOSIA? RABBIA? RANCORE PER QUALCOSA? DIMMELO O LO LEGGERÒ DA SOLO"
-"Non ho nulla da dire"
Impugnò la bacchetta senza dire nulla, pronunciò: "Legilimens" e tutto gli fù più chiaro.. Era semplice gelosia.
Io cercai di spingerlo fuori dalla mia mente, ma mi era impossibile.
Smise tutto ad un tratto: "Gelosia Abatino.. Sei gelosa di me"
-"Non sono gelosa"
-"Stavi per cruciare Smith, datti un controllo.. Ci vediamo a lezione"
Mi prese per un braccio e mi buttò fuori.
Mi sistemai i vestiti, ero furiosa.
Iniziai a passeggiare per i corridoi lentamente e mi imbattei in Fred.
Notò il mio stato d'animo: "Gio che hai? Sai.. Prima ho visto la scena con Mia"
-"Non ho nulla.."
-"Puoi dirmelo, lo sai"
Sospirai e continuai: "Quando ha afferrato la gamba a Piton non ci ho visto più dalla gelosia.."
Fred sospirò: "Piton ti ha fatto una ramanzina per questo?"
-"Oh si! Mi ha anche letto nella mente.. Sai che lui è un genio nell'Occlumanzia"
-"Mh.. Vedo che sei un po' giù.. Ti va se ti sollevo il morale in qualche modo?"
Annuì, lui mi prese per mano e mi portò in un posto un po' nascosto nei giardini del castello.
Dopodiché tirò fuori un pacchettino di caramelle: "Le abbiamo create io e George.. Alcune hanno buoni sapori come di pesca, mela.. Mentre altre sanno per esempio di vomito o di caccole.."
Feci una faccia schifata: "Mh che bello"
-"Vinci se non ne sputi nemmeno una.. Pronta?"
-"Mhmh"
Prendemmo entrambi una caramella e la mettemmo in bocca, la mia sapeva di anguria, quindi mi andò bene.
Quella di Fred non sembrò molto gustosa, ma non disse nulla e la mandò giù in silenzio.
Prendemmo la prossima, poi un'altra ancora, ancora ed ancora finchè non ne trovai uno al gusto di verme e la sputai senza nemmeno pensarci.
Fred sputò la sua subito dopo di me e urlò: "HO VINTOOO"
Iniziai a ridere: "Che schifo! La mia sapeva di verme!"
In quel momento passò Hermione che ci vide: "Ehy ragazzi, cosa ci fate qui?"
-"Giocavamo con queste" presi le caramelle e gliele mostrai, lei schifata disse: "Un gioco più stupido non potevate fare voi 2 eh? Ad ogni modo, tra 10 minuti inizia la lezione di pozioni. Ho visto Piton per i corridoi e mi sembrava parecchio nervoso, vi consiglio di arrivare in orario o addirittura in anticipo.. Soprattutto a te Giorgia"
Se ne andò, io e Fred ci demmo una rapida occhiata ed iniziammo a correre verso l'aula di pozioni.
Entrammo ma non c'erano posti vicini liberi, così mi andai a sedere accanto a Draco.
Prima che arrivasse Piton passai un po' di tempo a chiaccherare con lui di tutto.
Progettammo anche una passeggiata dopo pranzo.
Vidi Fred e George alzarsi e posizionare qualcosa sulla sedia di Piton, delle puntine forse.
Li guardai con aria confusa e loro mi fecero cenno di non dire nulla.
Arrivò Piton silenziosamente e senza salutare nessuno, fece apparire un caffè sulla cattedra e si sedette.
Non appena appoggiò il suo fondoschiena sulla sedia, cacciò un urlo di dolore: "AHHH!"
Si alzò di scatto massaggiandosi il lato B e guardò la sedia.
Fred e George avevano fatto un incantesimo alle puntine probabilmente, in maniera che queste non si potessero vedere. Piton le rese visibili, le prese e le mise sulla cattedra: "ALLORA?! DI CHI È STATA QUEST'IDEA BRILLANTE?!"
Nessuno fiatò: "PACIOCK! SEI STATO TU VERO?! NON HAI GRADITO LA T CHE TI MISI IERI E HAI PENSATO BENE DI FARMI QUESTO SCHERZETTO"
Neville si alzò in piedi: "No signore lo giuro, non sono stato io.."
Fred e George intervenirono e dissero contemporaneamente: "Siamo stati noi professore.."
-"Bene bene bene.. -100 punti a Grifondoro"
Decisi di prendermi io la colpa, a me non avrebbe tolto 100 punti e non mi avrebbe torto un capello: "NO! SONO STATA IO PROFESSORE"
Si voltò di scatto verso di me e si avvicinò lentamente: "Bene bene, Abatino eh? Hai deciso di farti avanti.. Allora non sei poi così codarda"
-"Non lo sono neanche un po'.."
-"Sei in punizione, sappilo"
Si allontanò e iniziò a spiegare..
Fred e George mi lanciarono una rapida occhiata un po' impauriti.
La lezione terminò e dalle labbra di Piton uscì solo una frase: "Tutti fuori tranne Abatino"
Gli alunni in silenzio si alzarono lentamente e sistemarono le loro cose per andarsene. Io rimasi in aula, consapevole di ciò che mi sarebbe successo.
Fred prima di uscire mi si avvicinò e mi sussurrò: "Stai tranquilla.. A te non torcerebbe mai un capello, grazie.."
Uscì anche lui dalla classe e rimanemmo io e Piton.
Lui si alzò, chiuse a chiave la porta e mi si avvicinò: "Bene bene Abatino.. Ti aspetta una punizione coi fiocchi.."
-"Sisi, immaginavo, arrivi al dunque"
-"Non devo ricevere altre classi per il momento, quindi farò con molta calma, che a te piaccia o no"
Sospirai e posai la testa sul banco, lui continuò: "Avrei una bella punizione.. Ma se te la dessi sarebbe di più un premio che una punizione, quindi no"
-"Cioè..?"
-"Volevo proporti di metterti sotto alla cattedra e farmi un bel lavoretto.. Ma sarebbe un premio"
Diventai tutta rossa e lo guardai in silenzio sgranando leggermente gli occhi, un po' scioccata da ciò che aveva appena detto.
Lui fece un ghigno compiaciuto e si sedette a leggere un libro.
Fece apparire sul mio banco carta e penna, dopodiché mi ordinò: "Scrivi per 100 volte: Sono una codarda"
-"Questa è una tortura psicologica! E poi sono tutto fuorchè codarda"
-"Beh.. Allora preferisci pulire le mie stanze e rifarmi il letto?"
-"Si! Decisamente"
Si alzò di scatto e mi prese dal polso.
Feci in tempo a recuperare le mie cose al pelo e mi portò via conducendomi nelle sue stanze.
Arrivammo e chiuse ancora la porta a chiave: "Bene, adesso mettiti all'opera: Bisogna pulire i calderoni, pulire il pavimento, gli scaffali e rifarmi il letto"
Annuì sospirando, mi tolsi il mantello e il cardigan, mi tirai su le maniche della camicia e iniziai a pulire i calderoni.
Piton si sedette su una poltrona e riprese a leggere.
Dopo una mezz'ora circa terminai di pulire tutti i calderoni, andai quindi in camera sua e iniziai a spolverare gli scaffali.
Un libro in particolare attirò la mia attenzione, era di un colore verde smeraldo e, in mezzo a tutti quei vecchi libri neri e marroni pieni di polvere, risaltava.
Lo presi senza farmi vedere, notai che non era presente polvere sopra esso, questo stava a significare che lo prendeva e leggeva spesso.
Aprì la prima pagina ed era totalmente vuota, lo sfogliai e tutte le pagine erano vuote! Non riuscivo a comprendere, quindi decisi di rimetterlo al suo posto ma, proprio mentre lo stavo per fare, mi cadde a terra e ne uscirono fuori delle foto. Piton naturalmente sentì il rumore e domandò dall'altra stanza: "ABATINO TUTTO BENE??"
-"S-Sisi.. NON SI PREOCCUPI"
Presi le foto, le voltai e c'era lui da molto piccolo, con una donna, sembrava essere sua madre..
Accanto a loro c'era un'altra figura con la faccia oscurata, colorata da un pennarello.
Che sia stato suo padre? D'altra parte non sapevo nulla di lui.. Poteva essere chiunque.
Piton si avvicinò di soppiatto alle mie spalle senza che io me ne accorgessi.
Rimase ad osservarmi e notò che avevo le foto in mano: "SAPEVO CHE STAVI FRUGANDO TRA LE MIE COSE!"
-"N-non.. Non è così, è caduto, sono uscite queste e le ho raccolte per rimetterle dov'erano"
Lui non volle ascoltare ragioni, mi sollevò per il colletto e mi mise al muro: "Piccola ficcanaso insolente.. Non posso lasciarti da sola nemmeno per un attimo!"
-"I-io non volevo frugare, mi scusi.."
Mi mise giù, mi strappò le foto dalle mani e le rimise al suo posto senza nemmeno dargli un'occhiata.
Io domandai: "Perché non si confida un po' con me.. Perché non si apre e mi fa conoscere qualcosa di lei?"
-"Perché non mi confido con le alunne"
-"Lo sa bene che non sono un'alunna qualunque.."
Si bloccò un attimo e mi guardò negli occhi, io abbassai lo sguardo, ripresi lo straccio e continuai a pulire.
Lui mi afferrò all'improvviso e mi diede un bacio delicato: "Scusami io.. Io non sono pronto ad aprirmi con qualcuno sul mio passato"
-"Non si preoccupi.. Quando vuole sono qui ok?"
Gli feci una carezza sul viso e gli diedi un bacino sul naso: "Brutto scorbutico" ridacchiai e ripresi a pulire.
Lui fece un sorriso lievissimo, quasi impercettibile, ma lo fece ed io lo notai..
"Basta pulire Abatino, stai.. Stai un po' con me"
-"Oh umh.. Ok"
Feci sparire lo straccio con uno sventolio di bacchetta e lo abbracciai:
"S-si va bene.. Ma ora staccati"
-"Oh.. Mi scusi, ma mi piace molto abbracciarla"
-"Dai, andiamo a pranzo piccola peste"
Sorrisi ed insieme ci dirigemmo in Sala Grande per il pranzo.
Nel pomeriggio avevo la lezione di erbologia e un corso facoltativo di trasfigurazione.
Era solo per provare, se poi mi fosse piaciuto avrei potuto continuare con le lezioni.
Arrivammo in Sala Grande e naturalmente il banchetto era ricco di cibi deliziosi.
Mangiai seduta accanto a Draco, subendo le occhiatacce di un Piton geloso..
-Gio-
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Always late
FanfictionUna storiella un po' surreale su me(Giorgia, piacere), una giovane ragazza un po' timida ed impacciata, e Severus Piton! Un professore di pozioni molto abile, ma un po' scorbutico e freddo. Mi piace chiamarlo "pipistrello" qualche volta ;) Avevo 15...