31- La caricatura

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Era mattina, mi svegliai sotto le coperte del suo letto e non più nell'esatto punto e posizione in cui mi ero addormentata il giorno prima.
Mi alzai lentamente, vidi la porta della stanza socchiusa.
La aprì e vidi Piton seduto difronte alla sua scrivania e con la testa appoggiata su di essa che ancora russava.
Mi avvicinai cercando di non fare rumore e di non svegliarlo, lo osservai per un istante e rimasi imbambolata, era così bello, così innocente visto in quel modo che quasi non sembrava nemmeno il tanto temuto professor Severus Piton.
Vedevo che tremava, come se avesse freddo, così presi una coperta dal suo letto e gliela posai sopra molto lentamente senza svegliarlo.
Rimasi ad osservarlo ancora per qualche istante e avevo notato che aveva ancora la penna in mano, chissà cosa stava scrivendo la sera prima.
Vidi sulla scrivania un quadernino vuoto, senza alcuna scritta.
Feci per afferrarlo e capirne di più ma proprio in quel momento Piton mi afferrò il polso all'improvviso e mi urlò:
"Cosa stai facendo?!"
-"No nulla, stavo solo..."
-"Curiosavi ancora tra le mie cose?
Non te lo togli questo vizio eh"
-"Mi lasci il polso perfavore..."
Piton mollò la presa, si alzò e trovandosi la coperta sulle spalle disse:
"Mi hai coperto tu?"
-"Si... L'ho vista che tremava, ah e...
Scusi se ieri mi sono addormentata qui"
-"Non importa, anche tu avevi freddo quindi ti ho coperta durante la notte..."
-"Grazie..."
Lui annuì e si diresse verso la sua stanza, io lo seguì ma lui mi bloccò e disse:
"Perché mi segui?"
-"Non so... La mia punizione è terminata?"
-"Non hai mai finito di pulire la mia stanza... È così tanto difficile?!"
Avevo capito, voleva che finissi ciò che avevo iniziato, così in silenzio ripresi a pulire. Lui si stese sul letto e rimase a fissare il soffitto in silenzio, io non riuscivo a non guardarlo, proprio davanti a me doveva sdraiarsi?!
Non potevo concentrarmi su ciò che dovevo fare e molto spesso pulivo punti che magari avevo già fatto in precedenza.
Piton se ne accorse, alzò la testa dal cuscino e disse con un sorrisino:
"Ti sto distraendo così tanto Abatino?"
Io distolsi lo sguardo e con orgoglio risposi: "Nono, assolutamente!"
-"Beh meglio così, quindi non ti spiace se rimango qui steso?"
-"Nono ci mancherebbe, è la sua stanza... Faccia pure"
Piton si rimise come prima e io cercai di finire le pulizie il prima possibile...
Dopo una mezz'oretta terminai e rivolgendomi a lui dissi:
"Ho finito! Posso andare ora?"
Non rispose, si alzò dal letto in silenzio e osservò con attenzione la stanza da cima a fondo, dopodiché disse: "Diciamo che avresti altro lavoro da fare ma...
Ora puoi anche andare"
Mi alzai e mi diressi verso la porta, ma lui poco prima mi bloccò e disse:
"Sai che avrai un'altra punizione vero?"
-"Per cosa?"
-"Ti ricordo che ieri hai frugato nelle mie cose"
Io non risposi ma lui continuò:
"Vieni Abatino, andiamo in classe, i tuoi compagni ci staranno aspettando"
Non dissi nulla, mi limitai a seguirlo con il mio libro in mano. Arrivammo e tutti ci osservarono con stupore, ovviamente Fred e George facevano gli stupidi.
A Ron scappò un "uuh" e Piton si voltò a guardarlo malissimo, è bastato solo uno sguardo per fulminarlo e zittirlo.
Mi sedetti al mio banco in silenzio con tutti che mi fissavano e sorridevano e Piton andò alla cattedra.
Si sedette e rimase in silenzio per qualche istante a fissare il vuoto finchè intervenne Hermione dicendo: "Ha intenzione di fare lezione oppure no?"
-"Silenzio..."
Non sembrava avesse voglia di fare qualcosa, dall'esterno appriva stanco e privo di stimoli. Rimase così per circa 10 minuti ed io non capivo cosa avesse, mi stavo preoccupando, pensavo non stesse bene magari fisicamente, così interruppi il silenzio tombale che si era creato spostando la mia sedia per potermi alzare.
Andai alla cattedra e gli dissi sottovoce:
"Prof, è sicuro di stare bene?"
-"Si, sono solo molto stanco, abbiamo 2 ore giusto?"
-"Si ma-"
-"Bene, allora torna a sederti..."
Sembrava stare bene, quindi lo ascoltai e andai a sedermi. Passorono altri 20 minuti e dalla noia decisi di prendere un foglio dal mio quaderno e di disegnare qualcosa, giusto per passare il tempo.
Iniziai a scarabocchiare una caricatura un pò fatta male di Piton e con alcuni suoi tratti e dettagli un pochino esagerati.
Era buffa a vedersi, se non eri tu il soggetto disegnato...
Piton ogni volta che mi vede fare qualcosa deve sempre interrompermi, non so per quale motivo, ma lo fa di continuo, quindi si alzò dalla cattedra lentamente e mi si avvicinò senza dare troppo nell'occhio.
Non lo notai, ero concentrata nel mio disegno. Lui rimase ad osservarmi per un attimo, all'improvviso prese il mio
disegno e senza dire una parola lo osservò attentamente. Io rimasi in silenzio imbarazzatissima, dopodiché lui si girò verso di me con sguardo freddo e molto serio, mise il disegno appallottolato nella sua tasca, appoggiò con la sua solita grazia da elefante le mani sul mio banco e mi disse con molta calma: "Sai che dopo hai già una punizione da scontare vero?"
-"Sa che se va avanti a sbattere le mani sul mio banco prima o poi lo romperà?"
-"SILENZIO"
Si avvicinò ancora di più alla mia faccia, tutti ci guardavano ed Hermione era terrorizzata per me, in effetti anche io mi stavo spaventando un pochino.
Piton continuò dicendo:
"Abatino, la tua punizione è raddoppiata, oggi non frequenterai le lezioni per scontarla"
Una voce dal fondo della classe urlò:
"Ma non è giusto!"
Era Mia, che cercava di "difendermi" per non farmi passare la giornata interamente con Piton. Lui non cascò nel suo tranello e disse: "Signorina Smith, anche lei in punizione ma... Si recherà nelle stanze della professoressa McGranitt essendo il capo della sua casa"
Il volto di Mia si oscurò, a me scappò una mezza risata ma che si interruppe subito a causa dello sguardo assassino di Piton che continuò dicendo:
"Dii addio al tuo disegno, più tardi lo butterò!"
Non gli risposi e abbassai lo sguardo...
A fine lezione Piton scappò letteralmente dalla classe e si diresse alle sue stanze, io mi fermai a parlare un pochino con Ron e gli chiesi se per caso lui o Ginny avessero preso il mio profumo, era sparito da una settimana ormai... Lui disse di non averlo visto e mi propose di accompagnarmi fino allo studio di Piton, io ovviamente per non andarci sola accettai.
Arrivammo, avevo quasi paura a bussare ma non appena una voce fredda disse: "Avanti" un brivido mi salì lungo la schiena e lentamente entrai...
Piton era seduto come al solito sulla sua poltrona ma alla mia vista si alzò di scatto e mi indicò la sua libreria nella camera da letto, mi sa che avrei dovuto pulire quella... Iniziai ma dopo circa 10 minuti sentii bussare alla porta.
Piton si alzò e andò a vedere chi fosse, rimasi stupita di sentire una voce familiare, quella di Fred!
Mi alzai da terra e lo raggiunsi, lui mi vide e disse al professor Piton che avrebbe dovuto scontare la punizione nel suo studio perché la McGranitt aveva già 3 studenti con sè. Piton non sembrava molto d'accordo ma non poteva fare altrimenti, così lo fece entrare.
Fred si diresse verso di me e mi abbracciò a caso, io ricambiai ma sottovoce gli dissi: "Che stai facendo..."
-"Se Piton vuole fare il duro allora dobbiamo ricorrere alle maniere forti, le gelosia"
-"Sei un grande!"
Sorrisi e, nel vedere Piton tutto rosso dalla rabbia e dalla gelosia, abbracciai Fred ancora più forte.
Piton rimase a osservarci e dopo qualche secondo si avvicinò dicendo a Fred:
"Weasly, cosa credi di fare?!
Stai aposto con le mani"
Io scoppiai a ridere e Piton continuò:
"Abatino, lo trovi esilarante?"
-"Nono mi scusi..."
-"Weasley tu pulirai la mia stanza da cima a fondo, Abatino tu continua con la libreria"
Dopodiché chiuse la porta.
Io e Fred non parlavamo, ci dicevamo solo il minimo indispensabile e anche si sottovoce in modo tale che Piton non sentisse, sapevo che stava dietro la porta ad origliare. Continuai a pulire la libreria finchè Fred alzò il cuscino del letto di Piton e si fermò ad osservare qualcosa: "Emh, G-gio... V-vieni s-subito qui..."
-"Fred... È uno dei tuoi soliti scherzi? Sembra che tu abbia visto un fantasma..."
-"Nono Gio, guarda!"
Andai a vedere cosa c'era di tanto sconvolgente sotto al cuscino del letto e non appena vidi di cosa si trattava un sorrisino si fece spazio sul mio volto cupo, c'era la caricatura che gli avevo fatto la mattina stessa a lezione accanto ad una mia boccetta di profumo, ecco perché era sparita una settimana fa e non la trovavo!
Ma come aveva fatto ad entrare nelle mie stanze e prenderla? Questo è e rimarrà un mistero... Afferrai il mio disegno, profumava, Piton lo aveva cosparso con il mio profumo.
Fred sorrise e mi disse:
"Visto? È innamorato...
È semplicemente molto orgoglioso di se"
-"Fred, ti ricordo che io e Piton ci siamo anche baciati"
-"Lo so... Ma lui rimane comunque una testa di ca- EMH rimane comunque testa dura"
-"FRED POTREBBE SENTIRTI!"
Lui sorrise ed io rimasi per ancora qualche istante con il foglio in mano.
Ad un tratto si spalancò la porta ed entrò Piton sbraitando:
"Cosa state confabulando voi 2?!
Vi ricordo che si tratta pur sempre di una punizione!"
Io rimasi immobile con gli occhi sbarrati ed il disegno in mano, Piton lo vide e sbiancò, Fred invece scoppiò a ridere e per non farsi vedere si portò le mani alla bocca e si voltò dall'altra parte, che pessima situazione!
-Gio-

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