60- Sogni premonitori

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La mattina seguente mi alzai e mi recai da Silente, raccontai tutto ciò che era successo: Del sogno fatto e di ciò che si è realizzato il giorno dopo, che corrispondeva esattamente al mio sogno.
Ad ogni modo, Silente mi tranquillizzò dicendomi: "Cara Giorgia, era solo un sogno premonitore, a molti maghi e streghe succede, nulla di grave non temere"
Ero sollevata dopo aver sentito il parere di Silente al riguardo.
Egli stesso, però, mi disse di riferirmi alla professoressa Cooman che sicuramente ne sapeva più di entrambi.
Decisi di ascoltare il consiglio di Silente e andare alla lezione di Divinazione.. Non mi stupì più di tanto, mi sembrava di essere in un centro di recupero per tossicodipendenti, erano tutti così strani lì, specialmente la docente.
Nemmeno Hermione sembrava molto soddisfatta del corso.
La Cooman passava tra i banchi tremolando e cercando di incutere curiosità e timore a noi alunni utilizzando una voce bassa e ululante.
Non appena terminò la lezione mi avvicinai a lei: "Professoressa scusi se la disturb-"
-"OH CARA... Sapevo che saresti venuta da me, sei qui per un sogno premonitore non è così?"
Indietreggiai lentamente, mi terrorizzava l'idea che sapesse TUTTO.
"Oh beh emh, si.. Silente mi ha suggerito di riferirmi a lei per quanto riguarda questo genere di cose"
-"Ma certo cara, sono qui apposta per inculcare nei vostri cervellini l'arte della Divinazione, ma anche per soddisfare curiosità"
Iniziai a raccontarle tutto, ma lei mi disse quasi le stesse cose di Silente aggiungendo un "Stai attenta però.."
Non so bene a cosa si riferisse, ma comunque lo presi in considerazione.
Andai via ringraziandola e mi diressi verso l'aula di pozioni.
Entrai e mi sedetti, ero in anticipo, nessuno era ancora presente, nemmeno Piton.
Tirai fuori un libro a iniziai a sfogliarlo e leggere qualcosina sull'Amortentia attendendo che tutti arrivassero.
Come al solito, mi addormentai sul libro..
Feci un altro sogno, cioè che tutti entravano in classe e Piton fissava il recupero per la mia verifica. Sarebbe stata... Domani!
Mi svegliai a causa dei rumori provocati dai miei compagni, che aprirono la porta dell'aula e spostarono le panche per sedersi. Entrò anche Piton, il quale chiuse tutte le tapparelle e, con tono serio, ci indicò la pagina del libro da prendere.
Ero molto assente, si notava dal mio sguardo perso nel nulla mentre fingevo di ascoltare con interesse ciò che veniva spiegato.
Piton si avvicinò silenziosamente a me e, guardandomi dritta negli occhi, mi disse: "Il recupero è domani, buona fortuna Abatino, ti servirà"
Detto questo si allontanò e continuò a spiegare. Questa sua frase mi servì per prestare molta più attenzione durante la lezione..
Iniziai a pensare allo strano sogno fatto, in cui avevo già immaginato che mi avrebbe fatto fare la verifica l'indomani.
Questa cosa iniziò a spaventarmi, soprattutto per ciò che aveva detto la Cooman, quel "stai attenta" mi ha veramente messo ansia.
La lezione terminò ed io mangiai qualcosa nei corridoi, insieme a Fred e George.
Poco dopo ci raggiunsero tutti gli altri, Hermione, Harry, Ron e anche Neville.
Iniziai a raccontare di questi avvenimenti, Hermione non si allarmò più di tanto, stranamente.
Non raccontai di ciò che mi disse la Cooman, ma comunque anche loro mi confermarono che non era nulla di strano o grave, semplicemente avevo poteri di chiaroveggenza.. Che strana parola, mi era nuova, non l'avevo mai sentita, penso sia perché non ho mai frequentato il corso di Divinazione se non oggi.
Terminata la pausa mi diressi nell'aula di Erbologia; mi sedetti accanto a Neville, molto abile nella materia e la professoressa Sprout ci illustrò la Luparia, detta anche Aconito o Napello, una pianta altamente velenosa.
Presi appunti e mi feci aiutare da Neville nel momento in cui qualcosa mi sfuggiva.
Terminata la lezione la professoressa ci comunicò che avremmo svolto una verifica la settimana dopo su questo argomento e di prestare particolare attenzione, poiché non è facile.
Mi recai nelle mie stanze e presi in mano i miei appunti sull'amortentia.
I miei amici mi domandarono di fare un giretto per i giardini o di andare a trovare Hagrid, però non potevo davvero permettermi di prendere un'altra T, quindi a malincuore rifiutai ogni invito.
Rimasi a studiare fino a tarda sera, non mi recai nemmeno a cena, proprio per questo Piton si preoccupò e si recò nel mio dormitorio.
Bussò alla porta, ma io ero totalmente assorta nello studio, infatti, pensando che si trattasse dei miei amici, lasciai perdere e non risposi nemmeno.
Ad un tratto sentì: "Abatino.. Apri, sono io".
Il mio cuore si fermò per un secondo.
Mi alzai di scatto e andai ad aprire, le mie condizioni erano davvero pessime: Avevo tutti i capelli scompigliati, il trucco chiedeva pietà ed ero per metà in pigiama e per metà con la camicia e la cravatta.
Piton mi diede una rapida occhiata e fece un lieve sorriso: "Mi fa piacere sapere che curi il tuo aspetto solo quando rischi di incontrare me"
-"Umh.. In realtà lo curo quando devo uscire e tutti devono vedermi"
-"Sisi come no... Ad ogni modo, come mai non eri a cena?"
-"Beh.. Mi stavo preparando per il test di domani, ci tengo"
Annuì e subito dopo ribattè: "Se prendi un'altra T, non so cosa potrebbe accaderti, stai attenta"
Deglutì: "U-umh, d'accordo.
Farò molta attenzione, anzi.. Sono già pronta, sto solo ripassando"
-"Buon per te, posso entrare un attimo?"
Mi guardai intorno e notai che nessuno era presente, così lo feci entrare.
"Sai.." iniziò "Tempo fa, non avrei mai immaginato che un giorno mi sarei innamorato di un'alunna.. Soprattutto di una peste come te"
-"Ha visto? La vita è imprevedibile professore.."
Sorrisi e lui si sedette alla mia scrivania, iniziò ad osservare i miei appunti e correggere qualcosa.
Alla fine della pagina disegnò anche un piccolo cuoricino.
Lo osservavo con occhi innamorati persi, il mio cuore batteva a mille, avevo le farfalle nello stomaco.
Dio solo sa quanto amo quell'uomo..
Posò la penna d'oca sulla scrivania e si voltò verso di me: "Ma.. Le tue compagne di stanza? I loro letti sono spariti."
-"Hanno vinto entrambe una borsa di studio quest'estate e si sono trasferite, ecco perché ora vivo qui da sola"
-"E ti piace?"
-"Si, loro non avevano molta considerazione di me, di conseguenza meglio soli che male accompagnati.. Poi amo la solitudine, mi sento me stessa"
Sospirò: "Si, la solitudine è bella.. Ma per stare con te vale la pena interromperla."
Non riuscì a trattenere il sorriso, mi avvicinai a lui e lo baciai delicatamente.
Lui sorrise e mi guardò intensamente negli occhi, accarezzandomi il viso.
La sua mano era molto più grande della mia faccia!
"Ora vado, a domani allora"
-"Si, buonanotte professore"
-"Buonanotte Abatino.."
Si alzò e uscì dalla stanza, io chiusi la porta e tornai sui libri per dare un'ulteriore conferma delle conoscenze che avevo acquisito.
Mi addormentai sui libri e sognai di passare il test sull'amortentia, beh una buona notizia, ma sognai anche Piton che si prendeva gioco di me, nel senso che mi usava e parlava di questa cosa a Mia Smith, ridendo di me.
Mi svegliai l'indomani con la tachicardia, pensai per tutto il tempo a quel dettaglio del sogno che riguardava Piton..
Mi diressi nell'aula di pozioni pronta per rifare il test insieme ad altri compagni che non lo avevano passato.
Il tempo terminò e Piton passò tra i banchi a ritirare i nostri fogli. Non facevo altro che guardarlo male, non riuscivo a smettere di pensare a quel sogno.
Si accorse del mio strano modo di fare: "Abatino tutto bene? Mi stai analizzando da 1 ora circa"
Non risposi e abbassai lo sguardo.
L'ora con lui terminò e, mentre stavo raccattando tutte le mie cose, lo vidi avvicinarsi a Mia e sussurrargli qualcosa.
Il cuore smise di battermi nel petto per un secondo, cosa stava succedendo?! Il mio sogno si stava avverando?
Mi avvicinai a loro di scatto: "Di cosa diamine parlate"
Piton si voltò verso di me, alzò un sopracciglio e ribattè: "Questo non è affar tuo.. Vero Abatino?"
Mia fece un piccolo ghigno, non potevo sopportarlo: "So di cosa parlate, io mi fidavo di lei.. E lei mi fa questo!"
Piton sembrava confuso, Mia mi si avvicinò lentamente: "Ehy! Non è che ogni volta che parla con me devi fare scenate Giorgia.. Mica è di tua proprietà"
Sfilai la bacchetta dal taschino, presi Mia per il colletto e la appiccicai al muro, puntandole la bacchetta al collo: "Ti sconsiglio di aprire quella tua boccaccia, con tutta la rabbia repressa che ho dentro, non so cosa potrei farti Smith"
Mia estrasse a sua volta la bacchetta e si liberò dalla mia presa, provò a colpirmi con vari incantesimi, ma io li parai tutti e un Expelliarmus finì per colpire Piton, il quale, colto impreparato, fece un volo e atterrò sulla cattedra.
Mia, mortificata, corse verso di lui.
Non avevo mai visto Piton così arrabbiato in vita mia: "SMITH, SPARISCI, ORA!"
Mia scappò via piangendo, consapevole del danno che aveva provocato.
Io riposi la bacchetta, ma subito dopo Piton se la prese con me: "TU..... ABATINO"
Si alzò e mi sollevò dal colletto: "NON VOGLIO NEMMENO SAPERE COSA DIAMINE TI È PRESO, SEI IN PUNIZIONE PER UNA SETTIMANA!"
Cercai di liberarmi ma lui continuò: "Adesso ti consiglio seriamente di correre.. Perché davvero non so cosa potrei farti"
Mi lasciò violentemente e caddi a terra.
Andai via dalla stanza e lui si sedette alla cattedra portandosi le mani sulla fronte.
Che disastro... Ma dopo quel sogno non so davvero cosa pensare e se fidarmi di lui.
-Gio-

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