Con il cuore che batte a mille e la raffica di pensieri per trovare una via di uscita mi ritrovo sbattuta in una stanza piena di vapore,vapore che esce da quella che sembra una piscina, non faccio in tempo a fare mezzo passo che sento mani scorrere sul mio corpo "la prego si calmi, dobbiamo spogliarla!" Con un gemito di sdegno mi allontano dalla voce avvolgendomi il torso con le braccia "spogliarmi? E volete che mi calmi? Cosa mi volete fare???" Mentre indietreggio sempre di più nella stanza non mi rendo conto che il pavimento finisce e mi ritrovo a cadere in acqua. Il panico mi serra la gola, apro la bocca per gridare con l'unico risultato di ritrovarmi la bocca piena d'acqua, "non so nuotare, non so nuotare" è tutto ciò che continuo a gridare nella mia testa come se qualcuno potesse sentirmi, davvero sono destinata a morire così? per la mia stupida curiosità? per la mia stupida voglia di andare a correre per dimagrire? meglio con un paio di chili in più che morta! il cuore mi batte all'impazzata, sento qualcosa avvolgermi e ad un tratto è tutto nero.
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c'è movimento oggi al castello, e in una stanza un'ombra scura segue dalla finestra sbarrata la corsa frenetica delle guardie e dei plebei che come piccole formiche si affaccendano ai piedi del castello, stanno portando cesti di fiori e frutti e addobbando il cortile a festa "è di nuovo quel giorno?" sussurra con voce roca la figura avvolta in un mantello scuro mentre facendo tintinnare le catene avvolte ai suoi polsi procede a tirare la pesante tenda davanti alla finestra facendo ripiombare la stanza nell'oscurità. Al buio si sente più a suo agio e riesce a sfruttare tutti gli altri sensi, sente un profumo dolce : vaniglia, è un profumo che gli sembra quasi famigliare, un profumo che lo calma, calma che dura poco però perchè presto questo profumo viene tinto dalla paura, un moto di rabbia lo attraversa, chi gli sta rovinando questo odore meraviglioso? la figura innervosita si alza ma si blocca di scatto, sente un battito cardiaco, forte e chiaro, e una voce che gli penetra nelle ossa, una voce che lo avvolge, una voce tanto dolce quanto disperata "non so nuotare". è come una corda che lo attira, il suo corpo si muove da solo come una scarica di energia, in un secondo spezza le catene che gli avvolgono polsi e caviglie , diventa denso fumo nero che supera le bariere dei muri e si ritrova nella sala da bagno, come una calamita viene attirato dalla figura che sta affondando nell'acqua, oltrepassa le donne che cercano di afferrarla e appena la raggiunge sembra che il tempo si sia fermato, la prende tra le braccia ed è come se avesse trovato una cosa che cercava da tanto tempo, un pezzo mancante. con dolcezza la adagia a terra, il cappuccio del mantello scende a rivelare due lucide corna nere, le donne iniziano a gridare, la ragazza davanti a lui tossendo riapre gli occhi, altre voci si avvicinano stavolta uomini, qualcuno recita una preghiera in latino, lui non fa in tempo a dire nulla, un dolore bruciante gli avvolge il collo, i polsi e le caviglie, i disegni incisi sulla sua pelle bruciano come fuoco, la giovane dice qualcosa ma immerso nel dolore non sente nulla, in uno schiocco di dita si ritrova dinuovo al buio, solo, l'unica prova di ciò che è successo solo i vestiti bagnati e il dolore bruciante sulla sua carne.
il giorno del sacrificio è arrivato, ma questa volta sarà tutto diverso.
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Come se avessero sentito le mie preghiere due braccia possenti mi tirano fuori dall'acqua e mi adagiano sul pavimento freddo, rabbrividisco alla perdita del calore del suo petto, tossendo mi libero dell'acqua che era entrata nei miei polmoni e aprendo gli occhi cerco di mettere a fuoco, sento le urla delle donne di prima, sono morta? metto a fuoco la figura sopra di me e il mio cuore perde un battito: un volto praticamente perfetto salvo per una cicatrice sul labbro, due meravigliosi occhi color cremisi , capelli neri e due corna dello stesso colore fanno capolino facendosi strada attraverso i morbidi ricci, allungo una mano istintivamente per toccarli, e sento una sensazione di familiarità come se lo avessi fatto altre mille volte in una vita passata, ma la mia mano non fa in tempo a raggiungere la sua chioma che altre urla maschili rimbombano nella stanza, qualcuno ripete qualcosa in una lingua che non conosco e il ragazzo davanti a me inizia a gridare e contorcersi dal dolore, quelli che avevo scambiato per tatuaggi sul suo collo e sui suoi polsi ora sono di un colore scarlatto , grido "cosa succede? lasciatelo stare!" ma in un battito di ciglia lui non c'è più. il silenzio cala nella stanza, le donne corrono da me coprendomi con teli di stoffa mentre le guardie escono scuotendo la testa, una delle donne sussurra "quest'anno il giorno del sacrificio sarà memorabile se iniziamo così... speriamo bene...". io strabuzzo gli occhi mentre le loro mani vagano sul mio corpo, ormai sono troppo scossa e sconcertata per non lasciarle fare e grido "giorno del sacrificio???"
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Dopo una penosa assenza sono tornata :')
Abbiate pietà ma pensavo di avere più tempo per scrivere ma a quanto pare no, spero che questo capitolo vi piaccia! E spero di aggiornare prima di un paio di mesi hahaha
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"immagina.."
RandomPiccole storie , "immagina", una piccola raccolta di "film mentali" (chi è che non se n'è fatto almeno uno una volta nella vita?) Su un ragazzo senza nome che ognuno può immaginare a suo piacimento ♡