Arrivo a scuola di corsa, in ritardo come sempre, appoggio lo zaino a terra e mi accascio sulla sedia, questa scuola mi distrugge. Finisce la prima ora di lezione e mi stiracchio spostando i capelli da un lato cercando un pò di sollievo dal calore, manca poco alla fine della scuola e le giornate sono diventate caldissime, sento la mia amica sospirare, mi giro verso di lei e la guardo con fare interrogativo , " si vede che è arrivato lui . . " sgrano gli occhi e mi tocco il collo, già le avevo detto che doveva scendere quell'amico di famiglia ventenne con suo padre. "Si nota tanto?" Le chiedo mordendomi il labbro, lei mi passa uno specchietto che ha tirato fuori dall'astuccio e io controllo l'entità del danno : quel deficiente mi ha fatto un mega succhiotto nel collo. Emetto un gemito di sconfitta e mi accascio sul banco facendo scivolare lo specchietto sul banco della sua proprietaria, e cerco di coprire il collo con i capelli. Mi rialzo e mi appoggio allo schienale della sedia prendendo il telefono e mandandogli un messaggio "ebete non avevamo detto di farli in posti dove non si vedevano??". Finché aspetto la sua risposta la mia amica mi chiede "dorme con te allora?" Io ridacchio e rispondo "in teoria no... in pratica si. " facendo un sorrisetto eloquente , lei scuote la testa e risponde "e guarda come ti riduci! Sono gli ultimi giorni e siamo in quinta, non puoi permetterti di dormire in classe!". Mi accascio dinuovo sul banco, purtroppo ha ragione. "però. . Come si fa a dirgli di no? Insomma dai . . Con quel faccino. . E poi . . Con quelle mani . .dio cosa sa fare con quelle mani!" Mugolo ripensando alla sera precedente. *le sue mani sfiorano il mio corpo finché le sue labbra si impossessano delle mie ,affamate, segue il percorso dei miei fianchi, accarezza le mie cosce e scende fino alla piega del ginocchio per poi risalire piano tracciando cerchi sulla mia pelle nuda, arrivando piano fino all'entro coscia e poi risalendo ancora, un giochino che mi fa fremere d'impazienza e mi porta a spingere il bacino contro di lui, e poi scende dinuovo piano fino ad accarezzare il bordo dell'unico tessuto che ci divide per poi infilarsi al suo interno, in una danza che conosce già benissimo* "Hey! Hey! Se vai avanti così te lo stacchi quel labbro!" Mi risveglio dal vivido ricordo rilasciando il labbro che avevo iniziato a mordere senza accorgermene e con le guance in fiamme balbetto "ehm già... scusa! Comunque dai, scende una volta all'anno, lasciami divertire finché posso!" Lei scoppia a ridere dicendomi "usate le precauzioni almeno!" Io le grido "sssh! Ti sentono tutti così!" Cercando di farle abbassare la voce per poi rinunciare e ridere con lei, mi riappoggio allo schienale della sedia e sento vibrare il telefono, lo tiro fuori e leggo la sua risposta: "lo so, ma volevo fare capire a tutti che sei mia. Ti aspetto a casa bimba! ". Sorrido e scuoto la testa, mi sa che dormirò poco anche stasera.

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"immagina.."
RandomPiccole storie , "immagina", una piccola raccolta di "film mentali" (chi è che non se n'è fatto almeno uno una volta nella vita?) Su un ragazzo senza nome che ognuno può immaginare a suo piacimento ♡