"i was doing great"

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Oggi dobbiamo andare in gita, il punto di ritrovo per la partenza è il piazzale della scuola, scendo dalla macchina salutando mia mamma e recuperando lo zaino dal sedile posteriore, sono quasi le 7 e la partenza è prevista per le 7 e 20 ma nel piazzale non c'è ancora nessuno dei partecipanti. Mi sistemo meglio la spallina e mi avvio con lo zaino leggero che mi sbatte sulla schiena, già, le borse non fanno per me, e poi lo zaino è molto più comodo! Mi dirigo verso la fermata dell'autobus sul marciapiede pregustandomi già la panchina tutta per me quando mi accorgo che qualcuno mi ha già preceduto e vedo una figura stesa sulla panchina. Ha copiato pure la mia idea.  Mi avvicino ancora di più e mi accorgo che è Ale. Il mio nemico giurato. Vi spiego, sapete quelle persone che odiate a pelle? Ecco lui è uno di quelli. Siamo stati poco tempo in classe assieme ma abbastanza per menarci durante le ore, perché suppongo sia il karma ma i prof hanno deciso di metterci in banco insieme perché "una ragazza tranquilla come te riuscirà a farlo stare calmo!" Manco a dirlo ma siamo diventati il loro incubo peggiore. La mia gioia più grande è stata quando ha scelto un indirizzo diverso dal mio cambiando di conseguenza classe. Oggi purtroppo dobbiamo andare in gita anche con la loro classe. Lui occupa interamente la lunghezza della panchina con il braccio posto sopra il viso come riparo dalla luce. Butto a terra lo zaino sbuffando  e dó qualche calcetto alla panchina "vorrei dire bell' addormentato ma non vedo niente di bello" lui sposta il braccio dal viso guardandomi con gli occhi socchiusi "felice anche io di rivederti compagna di banco!" Dice con un ghigno. "Hai intenzione di spostare il culo o devo sedermi sopra di te?" Dico incrociando le braccia . "Io non ho intenzione di spostarmi. Vedi tu" io faccio un ampio sorriso e rispondo "ti avevo avvisato" e procedo a sedermi sulle sue gambe avendo cura di appoggiarmi con il gomito sui suoi gioielli di famiglia. Lui si piega in due con un grugnito portando le mani a riparare la zona lesionata. Io mi giro verso di lui con un sorriso angelico sbattendo le ciglia "allora? Hai cambiato idea?" Lui sbuffa e agita le gambe in modo da farmi scendere "ho capito. Ho capito. Ora mi sposto!" , mi rimetto perciò in piedi mentre lui si siede lasciandomi un pó di spazio sulla panchina. Faccio un sorriso a trentadue denti e mi siedo trionfante "bravo!". Inizio a girare per instagram in modo da occupare il mio tempo e sopratutto evitare di parlargli quando lui mi tira una gomitata , mi giro con uno sguardo assassino e vedo lui fare finta di niente , decido perciò di ricambiare il gesto. È l'inizio di una lotta. Lui mi pizzica il braccio, io gli tiro i peli del braccio, lui con indice e pollice preme ai lati del ginocchio, e maledico la mia amica che gli ha insegnato quel trucchetto, io tiro un urletto di dolore e poi miro ad un punto di pressione sulla spalla vicino al collo, questa volta è il suo turno di mugolare di dolore. Lui inizia a pizzicarmi i fianchi e poi non so come riesco a farlo cadere. Io scoppio a ridere mentre lui si rialza infuriato e appoggia le mani sulla spalliera della panchina imprigionandomi tra le sue braccia, ha il fiato corto per la botta e la velocità con cui si è posizionato ormai sopra di me , gli occhi verdi in tempesta. È la prima volta che mi fermo a guardarli. Io faccio un sorriso sbilenco e dico "e ora? Che vorresti fare eh?" Lui boccheggia per un secondo , io ne approfitto per prenderlo per il colletto della maglietta e avvicinarlo ancora di più al mio viso "che c'è? Dov'è finito tutto il tuo coraggio?" Il suo respiro ormai è sulle mie labbra, caffè e tabacco, odio il suo vizio del fumo. Poi fa un sorrisetto sbilenco "lo sai che non ti sopporto vero?" Io rido "il sentimento è reciproco!" Poi tira indietro una mano, richiudendola a pugno , io lo guardo negli occhi sorridendo, non ne ha il coraggio, ha esitato troppo. Aggiusto la mia posizione avendo già programmato come farlo cadere sbilanciandolo quando ad un tratto lui non è più sopra di me, la luce inonda il mio campo visivo, lui è steso a terra e davanti a me c'è una furia bionda, morbidi ricci gli ricadono davanti agli occhi, la mascella serrata, il corpo teso. Io sbuffo "non dovevi preoccuparti. Me la stavo cavando benissimo." Dico al nuovo arrivato, lui alza la testa verso di me e il mio cuore perde un battito quando i suoi occhi incontrano i miei. Due zaffiri blu che bruciano di rabbia e preoccupazione io rimango a bocca aperta per un attimo poi mi mordo il labbro , lui avanza verso di me prendendomi il viso tra le mani e ispezionandomi in cerca di eventuali ferite " ti ha fatto male?". Dio. . Lo dice con un tono così preoccupato  reso roco dalla rabbia che mi fa correre un brivido sulla schiena. Poi prendo le sue mani tra le mie abbassandole "no no. Tranquillo .te lo avevo detto che era tutto sotto controllo " una voce si alza da dietro di lui "Hey? Ma che cazzo di problemi hai? " grida Ale. Lui chiude gli occhi prendendo un respiro profondo e facendo scivolare le sue mani fuori dalle mie, si raddrizza e si gira verso di lui, poi riduce lo spazio che li separa e a denti stretti risponde " "te lo avevo detto di non toccarla. Lei è mia. ". Mia. Il mio cuore perde un battito. Sua. Prima che possa fare qualcosa di stupido mi alzo e mi lancio verso di lui, abbracciandolo da dietro, e appoggiando la fonte sulla sua schiena, lui sussurra il mio nome e poi si gira verso di me, io interrompo l'abbraccio giusto il tempo perché si posizioni davanti a me e poi lo abbraccio di nuovo dicendo " ti ci voleva così tanto idiota??" Lui scoppia a ridere e poi mi prende il viso tra le mani "scusa, forse questa è l'unica cosa buona che abbia mai fatto quell' imbecille!" Io scoppio a ridere e poi faccio scontrare le nostre labbra in un bacio che aspettavo ormai da troppo tempo.
Dalle nostre spalle giunge una voce esasperata  "Hey? Scusate ma io sarei ancora qui!!".

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Hey There 💚 eccomi con un nuovo capitolo, è sempre una oneshot (cioè non ha un capitolo che l'accompagna ma è una storia a sé ) , stavolta ho messo un solo nome (tra l'altro è davvero il nome di quello che odio, colui che ha ispirato questa storia) in modo da evitare la confusione con i vari "lui" anche perché c'è un solo Lui con la L maiuscola 😂
Alla prossima storia ❤

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