teach me how to dance (part 3-last)

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   ⚠attenzione scene più spinte ⚠          

              ~ taste You better ~

Mi ripiego in modo da fare impattare le nostre labbra, i baci sono diventati avidi e la pelle bollente e ruvida dalla pelle d'oca. Le sue mani percorrono la mia schiena su e giù fermandosi poi sul mio sedere stringendolo tra le mani facendomi fare un mugolio di approvazione e spingendomi a  strusciarmi su di lui alla ricerca disperata di più contatto. "Mmh senti come fa le fusa la mia gattina" mi sussurra lui sul collo. Io mi mordo il labbro inarcando la schiena  cercando di trattenere un'altra ondata di piacere quando lui percorre con due dita la linea della mia colonna vertebrale, un trucchetto che ha imparato in classe mentre aspettavamo le verifiche alla cattedra, piccolo bastardo. * picchietto con le dita sulla cattedra mentre aspetto che la prof finisca di firmare le verifiche e inizi a consegnarle alle persone prima di me. Sento un respiro caldo sul collo "non è che se ti incolli a me la fila scorre più in fretta. " dico ironica alla persona dietro di me. So che è lui per l'effetto che mi fa. È l'unico in grado di farmi sentire così. Ogni volta che mi si avvicina sento piccole scosse nella pelle e poi il suo profumo lo riconoscerei  tra mille. Lui ridacchia "e chi ha detto che voglio che la fila vada più in fretta? Sto benissimo così" mi risponde appoggiandosi con il mento sulla mia spalla. Sbuffo ma dentro di me mi godo il calore del suo petto sulla mia schiena. Calore che dura poco perché decide di rimettersi dritto mentre inizia a giocare con i miei capelli, si diverte a tirare piano le punte arricciate e vederle allungarsi per poi ritornare ricce appena vengono rilasciate. Mentre continua il suo gioco mi sfiora per sbaglio con le nocche la schiena, cosa che mi fa sobbalzare e trattenere il fiato per un secondo. Lui si accorge subito della mia reazione e decide di sperimentare. Ovviamente. Aspetta che io mi fermi di nuovo (la fila aveva iniziato a scorrere) e mentre la prof mi allunga la verifica lui pensa bene di appoggiare due dita sul retro del mio collo e farle scorrere per tutta la spina dorsale. La schiena è il mio punto più sensibile, perciò il mio corpo ha reagito in maniera automatica inarcando la schiena, rabbrividendo, e dicendo addio a tutte le mie funzioni motorie e cerebrali. Tradotto? La verifica è volata a terra mentre dalla mie labbra sfuggiva un gemito abbastanza forte da essere sentito da tutte le persone alle cattedra. Poche persone. Giusto una ventina. Compresa la prof. Già. Non l'ho ancora perdonato per questo. * riprendo fiato e mi ripiego sul suo petto "ora sentirai anche come morde questa gattina" sussurro passando la lingua sulla sua clavicola per poi stringere tra i denti quel lembo di pelle, non abbastanza forte da fare male ma abbastanza per marchiarlo come mio. Mio. Dio non mi sembra vero dirlo. Punto i miei occhi sui suoi e dico con voce roca "MIO." lui emette un ringhio di piacere "MIA.". Decide poi di invertire le posizioni bloccandomi le mani sopra la testa e posizionandosi sopra di me.   Inizia a baciarmi il collo lasciando piccoli morsi e succhiotti per poi raggiungere il bordo di pizzo del reggiseno e proseguire sulla mia pancia fino a raggiungere il basso ventre lasciando baci sul tessuto ormai bagnato dell'intimo che indosso, ormai i miei gemiti sono incontrollati e io voglio di più. Ne ho un disperato bisogno.  apro gli occhi che avevo chiuso senza accorgermene e mi perdo nei pozzi scuri che sono diventati i suoi, lui mi molla i polsi e io incastro subito le mani tra i suoi capelli tirandoli leggermente, lui fa un sorriso sghembo e sussurra "che c'è? Che cosa vuole la mia piccola? " io spingo i fianchi verso di lui in un gesto eloquente leccandomi le labbra. Lui appoggia le mani sui miei fianchi tenendomi ferma "dillo. Voglio sentirtelo dire" io cerco di riprendere fiato e ansimo "di più. . . Di più. . Voglio ... sentirti . . Di più" lui prende i bordi del tessuto e inizia a sfilarle piano "brava bambina..." ansima con voce roca. Una volta sfilate del tutto inizia ad indietreggiare fino a scendere dal letto ed inginocchiarsi a terra per poi prendermi per i fianchi e tirarmi verso di lui. Io faccio un gridolino di sorpresa mentre lui ridacchia "da qui ho una vista migliore. . . e posso assaggiarti meglio. . " bastano queste parole a fare partire un'ondata di calore nel mio bassoventre. Mi fa circondare il suo collo con le mie gambe mentre con le braccia sostiene le mie cosce, io metto una mano tra i suoi capelli tirando i suoi ricci a ritmo con i movimenti esperti della sua lingua mentre con l'altra mi copro la bocca per trattenere i gemiti, lui rilascia una mano dalla mia coscia e inizia a penetrarmi piano con le dita "dio sei così bagnata per me. . Faremo le cose per bene . . . Tranquilla piccola" appena il mio corpo si abitua all'intrusione io inizio a volere di più e lui aumenta il ritmo, io ormai mi mordo la mano, lui se ne accorge e dice "non farlo, fammi sentire la tua voce, voglio sentire il tuo piacere". Il tono disperato e allo stesso tempo autoritario rendono la cosa ancora più eccitante, i miei gemiti (ormai liberi ) risuonano nella stanza "adesso. . . Non ce la faccio più. .ti prego" dico io tra un gemito e l'altro, lui estrae le dita e la sensazione di vuoto mi lascia senza fiato, si riposiziona sopra di me baciandomi con passione "ti prego cosa? Dillo. Voglio sentirtelo dire piccola." Il piacere e l'alcol scorrono  ancora nel mio corpo, ormai nessuno di noi ha più freni , "voglio . . Sentirti. . .dentro di me. .  Voglio . . Di più.... mettilo dentro.. adesso. " gemo spingendomi contro il rigonfiamento nei suoi boxer lui ringhia di piacere "questo e altro. . .per la mia ..piccola" sussurra. Si sfila rapidamente i boxer e si posiziona tra le mie gambe, un attimo di realizzazione mi  colpisce, appoggio le mani sulle sue spalle e dico ansimante "ce l'hai? Il preservativo?" Lui spalanca gli occhi e dice "merda!" Sì guarda intorno, si alza e apre il cassetto del comodino di fianco al letto e si gira reggendo trionfante una scatola di preservativi "trovata!" Ne prende uno e getta la scatola sul comodino, lo mette e si riposiziona tra le mie gambe, cattura le mie labbra in un bacio focoso in modo da distrarmi dal dolore e inizia a penetrarmi piano, io mi aggrappo alla sue spalle cercando di concentrarmi sul piacere che le sue mani stanno dando al mio seno e alle sue labbra sul mio collo, una volta dentro si ferma e aspetta un mio segnale "dio. . Sei così stretta. . " geme sulla mia pelle con la fronte imperlata di sudore. Io inizio a muovere i fianchi e sussurro "meno parole. . Più azione" lui ridacchia e sussurra "pronta a danzare piccola? Senti il ritmo. . Il nostro ritmo" .  Aveva ragione. Dopo quelle parole diventò una vera e propria  danza ad un ritmo tutto nostro, il ritmo dei nostri cuori che battono sincronizzati. Il ritmo delle labbra che si scontrano, dei fianchi che cozzano tra loro ad ogni spinta, sospiri e gemiti.
Alla fine a quanto pare è riuscito ad insegnarmi a ballare.

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I'm back!!! Grazie a tutti per i commenti e per aver letto le mie storie ❤ purtroppo non sono riuscita ad aggiornare prima, non sono molto brava con le scene più spinte ma spero che vi piaccia almeno un pó 😊 scusate ancora per l'attesa 💕

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