roommate for the night

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Siamo finalmente in gitaa! Saltello felice per la stanza poi corro verso la finestra evitando le valigie e le cose sparse aprendo la pesante tenda blu della camera d'albergo. La vista è meravigliosa : Berlino di notte è stupenda. Le luci delle insegne brillano e il via vai di macchine e persone scorre come un fiume pieno di vita. Guardo il mio riflesso sul vetro, ma chi voglio prendere in giro? È la prima serata a Berlino e solo io posso stare male e devo rimanere chiusa in albergo finché gli altri vanno a divertirsi. Appoggio la fronte rassegnata sul vetro freddo mentre guardo il gruppo dei miei compagni attraversare la strada sotto l'hotel in cui alloggiamo, emetto un lamento di frustrazione chiudendo le tende e buttandomi sul letto scalciando con i piedi come una bambina. Decido di farmi una doccia e mi metto il mio pigiama aka : megamaglia e culotte, la notte preferisco avere più libertà. Scavo nella valigia e tiro fuori un pacchetto di patatine e la playstation portatile fregata a mio fratello e mi stendo sul letto matrimoniale occupando tutti e due i posti (la camera è per 3 persone : un matrimoniale e un singolo) , inizio a giocare e dopo pochi minuti sento bussare alla mia porta. Probabilmente sarà il professore (costretto a rimanere per colpa mia) che viene a vedere come sto, vado verso la porta dicendo "arrivo arrivo", la spalanco e mi ritrovo davanti Lui. I boccoli biondi arruffati, le mani nelle tasche dei morbidi pantaloni della tuta, gli occhi zaffiro coperti dai ciuffi ribelli che non vogliono stare al loro posto, il labbro stretto nella morsa dei suoi denti. Lo guardo a bocca aperta , poi il mio cervello si riconnette e dico "Hey", lui alza la testa, mi guarda poi sorride dolcemente e dice "Hey... ", io mi appoggio con il fianco allo stipite della porta e chiedo "che ci fai qui? Non sei fuori a divertiti con gli altri?" Lui scuote la testa poi si gratta il collo con fare imbarazzato "sono venuto a vedere come stavi  . . E poi non ero dell'umore giusto per uscire. . . Non riuscivo ad andare sapendo che tu eri qui da sola. . " il mio cuore perde un battito alle sue parole poi un leggero calore inizia a diffondersi nelle mie guance, gli sorrido e poi mi sposto per farlo entrare "che ne dici di farmi un pó di compagnia?" Gli dico indicando il letto, il suo sorriso si apre ancora di più poi entra nella stanza dicendo "con piacere!". Io rido poi mi giro per chiudere la porta. Quando mi volto verso di lui lo vedo fermo davanti a me con la bocca semi aperta e un leggero rossore sulle guance "che c'è?" Dico guardandomi alla ricerca di una possibile motivazione ad una reazione del genere, capisco solo guardandomi le gambe nude "oh" sussurro, "vuoi che vada a mettermi un paio di pantaloni? " lui boccheggia poi balbettando risponde "no! Cioè si, cioè se vuoi, ma non devi , mi piace, cioè non è un problema, cioè . . ." Io scoppio a ridere e dico "ok ok ! Allora sto così perché sto più comoda! " mi butto sul letto e gli faccio cenno di venire a sedersi, lui si toglie le scarpe e si lancia sul letto vicino a me , poi si passa una mano tra i capelli, io tiro un pó più giù la maglietta e quasi a giustificarmi dico "tra ragazze non mi faccio problemi , ormai siamo abituate a vederci seminude , negli spogliatoi per le lezioni di cucina eravamo in più di 30 ragazze a cambiarci e nessuna si faceva problemi perciò ci siamo abituate, qui in camera è uguale ci facciamo la doccia, usciamo in intimo e poi ci vestiamo in camera così facciamo più in fretta " lui annuisce , poi fa uno dei suoi soliti sorrisetti furbi e dice "beh allora dovrei passare più spesso" io gli dó una leggera pacca sulla spalla offesa "che scemoo!" Lui scoppia a ridere , poi prende la mano con cui lo avevo colpito, ancora appoggiata alla sua spalla, e la porta alla bocca lasciando un leggero bacio sul dorso. Sento ancora il familiare calore sulle guance e volto la testa dall'altra parte . Poi mi allungo a recuperare la psp finendo il discorso con "comunque se ti dovesse dare fastidio dimmelo, sai se ti dovessero fare schifo le mie cosce obese "  lui si mette dritto facendomi voltare verso di lui, ha un'espressione seria in volto e mi dice "quante volte te lo devo dire? Obese dove? Sei bellissima. Devi imparare ad apprezzarti!" Poi il suo sguardo si addolcisce, abbassa lo sguardo verso le mie gambe e le accarezza con una mano spostando leggermente il tessuto della maglietta , "e poi . . .non dico mai di no ad un paio di belle gambe" sussurra stringendo la pelle tra le sue mani , io mi mordo il labbro e poi visto che adoro sfidarlo sussurro "ovvio. . .perché tu sei un esperto di ragazze vero? " , lui alza gli occhi al cielo e si allontana da me rimettendosi  serio ". . Lo sai che non sono quel tipo di ragazzo... " . È la prima volta che lo vedo così,  fa uscire questo suo lato solo quando il gruppo non c'è , solo quando siamo io e lui, sospiro poi allungo una mano e gli accarezzo dolcemente i capelli "lo so . . . Lo so. . ". Rimaniamo in silenzio per qualche minuto, tempo in cui parliamo solo con i nostri occhi, poi recupero la psp sventolandola davanti a lui, i suoi occhi si illuminano e il suo sorriso cresce a dismisura " dio, sei unica!" , giochiamo per un pó tra gomitate, spintoni e risate poi decidiamo di guardare un film. Lui torna in camera sua e recupera il computer del suo amico "un suo gentile prestito" parole sue, lo colleghiamo al wifi dell'hotel ed iniziamo a cercare il film da guardare. Ci penso per un momento finché gioco con le sue mani poi mi viene in mente il discorso sui grandi classici giapponesi che avevamo fatto qualche settimana fa "che ne dici se guardiamo 'porco rosso'? Io non l'ho mai visto . . Tu?" , i suoi occhi si illuminano "è bellissimo! Devi vederlo per forza! " , lui lo cerca e dopo qualche minuto lo trova, spegniamo le luci e fa partire il film. Lo schermo non è molto grande perciò per vedere meglio mi accocolo sul suo petto, il suo respiro lento e il battere del suo cuore mi fa rilassare sempre di più, mi sento a casa, i miei occhi si fanno sempre più pesanti e il sonno prende il sopravvento.

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2.00
I ragazzi ritornano all'hotel, chi sulle sue gambe e chi con qualche aiuto. Due ragazze guardano l'ora sul telefono "sarà ancora sveglia?" Dice la più alta  "Non saprei, non credo. Un pó mi dispiace averla lasciata da sola. . " risponde la bionda  " anche a me . . Ma lei ha detto che potevamo andare" la ragazza alta ribatte  "già . . " conclude la seconda. Entrano nell'ascensore affollato , premono il pulsante del loro piano e si dirigono verso la loro camera, mettono la chiave e aprono la porta cercando di non fare troppo rumore, nel corridoio il vociare si allontana accompagnato da "sssh " strascicati. Le due ragazze entrano nella camera e decidono di accendere la luce del bagno in modo da vedere in camera senza accecare nessuno, ma quello che vedono le lascia a bocca aperta "ecco perché voleva stare in albergo!" "Beh dai ora non mi sento più in colpa" sussurrano con fare concitato le due , "almeno è in buona compagnia" sussurra la bionda ridacchiando, "secondo te ci sto o mi tocca andare a bussare alla nostra amica in fondo al corridoio? So che lei è da sola perché l'altra è con il fidanzato di sopra", la bionda si avvia verso il letto studiando la situazione, i due sono avvinghiati sul letto, lei con il viso sul suo petto, il braccio sulla sua vita, lui con la mano appoggiata sulla base della schiena di lei dove la pelle è stata scoperta dalla maglietta alzata, le gambe intrecciate tra loro, il computer in bilico sul letto. La mora scuote la testa a recupera il computer appoggiandolo in un posto sicuro, " mi sa che mi conviene andare da quella" sussurra recuperando il suo pigiama , l'altra annuisce , "ma prima. . " sussurra armeggiando con il cellulare : un flash illumina la stanza, spingendo la ragazza ad avvicinarsi ancora di più al ragazzo. "Ecco fatto. Questa foto sarà da stampare" sussurra fiera della sua opera.

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Ore 7.00
Il suono fastidioso della mia sveglia mi strappa dal mondo dei sogni, emetto un mugolio di frustrazione poi allungo il braccio e a tentoni riesco a spegnere la fastidiosa sveglia, mi rigiro verso di lui Affondo il viso sul suo petto e inspiro il suo profumo dolce, aspetta... Lui? Apro gli occhi di scatto alzandomi , lo vedo lì , con le braccia ancora attorno alla mia vita, i capelli arruffati e gli occhi ancora chiusi, la luce del sole che lo illumina lo fa sembrare un angelo. Lui mi tira giù verso di lui poi appoggia la testa sul mio petto biascicando "ancora un pó . . Solo 5 minuti" la voce roca che mi fa attraversare il corpo da un brivido, non riesco a resistere alla tentazione perciò lo avvolgo tra le mie braccia accarezzandogli i capelli, "fai così anche a casa tua? " lui ridacchia e poi dice "non voglio svegliarmi se questo è un sogno" il mio cuore perde un battito "e se ti dicessi che non lo è?" Lui si stringe ancora più verso di me "e se mi svegliassi e mi trovo abbracciato a Max?" Io scoppio a ridere , poi gli lascio un bacio sulla fronte solleticandogli il viso con i miei capelli "perché Max ha dei capelli così lunghi?" Sussurro, lui ride "di sicuro no! E poi lui non ha così tante tette " ride affondando la testa sul mio petto ancora una volta, io rido scuotendo la testa, poi sposta una mano e stringe il mio sedere "e poi di sicuro non ha un culo così!" Afferma in tono sicuro, io rido e lo colpisco sulla spalla "idiota!" . Qualcuno dietro di noi si schiarisce la gola "scusate, non vorrei interrompere niente ma ci sarei anche io! E quando vi decidete a mettervi insieme? E tu signorino? Quand'é che torni in camera tua? "  Dallo spavento lui si alza di scatto scivolando e cadendo dal letto, io mi copro la bocca con le mani per trattenere la risata che minaccia di uscire, lui si rialza in fretta e come se niente fosse dice alla mia amica " perché non te ne vai tu?" Con tono serio, lei alza un sopracciglio e risponde "perché è camera mia forse?" Lui boccheggia a corto di risposte e io non riesco più a trattenere le risate. Alla fine stiamo ridendo tutti e 3. La mia amica si alza e si avvia verso il bagno mentre lui recupera le sue cose e il computer, lo accompagno verso la porta ma mi fermo un attimo prima di aprire, mi giro verso di lui ma tengo lo sguardo fisso a terra "quando uscirai di qui tornerai a fare finta che non sia successo nulla ? " lui non risponde per un momento, ho un tuffo al cuore, ok ho capito. Non dico niente e apro la porta spostandomi di lato per farlo passare, non ho il coraggio di guardarlo in faccia . Lui appoggia una mano sulla mia guancia costringendomi a guardarlo, i suoi occhi blu sono mari in tempesta, un mare in cui sto affogando , succede tutto così in fretta: le sue labbra si scontrano con le mie, le mie mani tra i suoi capelli, i nostri cuori che battono insieme. "Ho già rischiato di perderti una volta, non succederà di nuovo" sussurra con la fronte appoggiata sulla mia, dei passi si avvicinano in corridoio "eccolo romeo che se ne va dalla sua Giulietta! Era ora ragazzi!" . Entrambi scoppiamo a ridere , poi lui si stacca da me e si avvia verso la sua camera "aspetta. . . È il mio computer quello???" Lui guarda il computer tra le sue mani "forse?" Poi inizia a correre verso la camera mentre l'altro lo rincorre intimandogli di fermarsi . Io scoppio a ridere scuotendo la testa , mi sono innamorata di un imbecille!

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Spero vi piaccia ❤ alla prossima 😙

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