Maiden for the heart (9)

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~Her ~
Il dolore delle ferite si propaga nella mia schiena la sua risata risuona nella stanza "adesso ci divertiamo princesa . . Vediamo se così mi farai sentire la tua voce" dice mentre inizia a slacciarsi i pantaloni, il mio corpo inizia a tremare , non riesco più a trattenere le urla adesso "nooo , non mi toccare ti pregoo " grido con gli occhi chiusi. Li riapro solo quando sento delle mani calde sulle mie braccia e la voce di Paolo che mi sussurra parole di conforto "è tutto finito . . È tutto finito . .sei al sicuro . ." , cerco di calmare il battito del mio cuore e i miei occhi si abituano alla luce e cerco di focalizzare l'ambiente dove mi trovo. Sono in una camera, non è la mia , è molto sontuosa. . Almeno non sono più nella cella , "sei in camera mia" dice lui avendo visto il mio smarrimento, io mi giro di scatto e cerco di alzarmi ma una fitta di dolore mi impedisce di muovermi, lui mi prende la mano e dice con tono leggermente preoccupato "piano. . Piano non fare movimenti bruschi . . " io mi metto seduta a fatica poi faccio scivolare la mia mano fuori dalla sua e le porto al mio grembo guardando i segni scuri sui polsi causati dalle polsiere delle catene , poi sussurro "come mi avete trovata?". Lui sospira poi inizia a percorrere la stanza a passi lenti fino ad arrivare alla finestra "ti stavo cercando perché non ti ho trovato ad attendermi quando sono arrivato e mi sono imbattuto su Angie che piangeva. . .mi ha detto tutto lei. E quando l'ho saputo non ci ho più visto. " alzo lo sguardo e lo vedo stringere i pugni con la mandibola serrata. "E come sono arrivata qui . . ? L'ultima cosa che ricordo è lui che si slacciava i pantaloni, poi un gran frastuono e poi ho il buio totale. . " sussurro , lui viene verso di me, si inginocchia di fianco al letto e mi prende le mani nelle sue accarezzando i lividi, "ho buttato giù la porta e poi la rabbia mi ha accecato. . Ho iniziato a picchiarlo e ora è rinchiuso da qualche parte . . Deciderai anche tu cosa fargli. " questa volta non tolgo le mani dalle sue, il suo tocco mi dà conforto , poi mi ricordo di un particolare "e chi . . Chi mi ha cambiato?" Sussurro con le guance in fiamme volgendo lo sguardo alle mie mani strette tra le sue , lui sorride dolcemente e dice "è stata Angie , ti ha lavata, medicato le tue ferite e cambiata. Non mi approfitterei mai di una persona indifesa. Non sono quel tipo di persona. Non sono come lui. Lo sai vero?" Io scuoto la testa e le parole del mio torturatore ritornano nella mia mente "pensi che lui sia diverso? Sei solo un gioco. Lo fa sempre" , tolgo le mani dalle sue e mi volto "non lo so. Non sono più sicura. Non capisco perché vi siate preoccupato tanto per me. Per un'altra qualunque. Un'altro gioco da condividere. " lui mi guarda con gli occhi sgranati, "gioco? Scommetto che sono cose che ti ha detto quel bastardo vero? Sono tutte bugie" io mi prendo la testa tra le mani "e come faccio a sapere che le tue sono verità? Che tu non mi stia usando ? Che in realtà tu mi consideri meno di niente, una puttana come tutte le altre persone in questa maledetta casa? " Grido. Per quello che sembra un minuto regna il silenzio poi lui sussurra "basta che mi guardi per capire qual'è la verità. " mi giro verso di lui : ha gli occhi stanchi e gonfi di lacrime, grandi occhiaie per la notte passata in bianco, le nocche ferite e spruzzate di sangue, il labbro crepato e la spalla fasciata. "Pensi che avrei fatto tutto questo per una persona a cui non tengo? Ho sempre richiesto servitù maschile per me e non sono mai stati servi ma sempre amici, mio padre ti ha scelta e sei stata la mia prima dama di compagnia. Non me ne frega niente di cosa dica la gente, tu hai reso le mie giornate migliori, la mia vita migliore, mi ha fatto capire molte cose e mi hai fatto crescere, con te ho imparato a vivere. E quel idiota è sempre stato geloso di me, ha sempre voluto tutto ciò che era mio dai giochi ai libri al potere e tu sei la prima cosa che ho voluto tenere per me, la prima cosa che mi sono rifiutato di condividere. Perché non sei un oggetto Arya. Sei una persona!" La sua voce è salda e ricca di emozione , il mio cuore batte all'impazzata e le lacrime mi rigano le guance, lui prende il mio viso tra le mani e con tenerezza le asciuga "pensi che non mi senta in colpa per aver lasciato da sola la donna che amo? " i miei occhi si spalancano a quelle parole "si. Che amo. Perché ho capito che è questo quello che provo per te. E so che anche tu provi qualcosa per me . . E non sai quanto mi ferisce quando ti tiri indietro e mi chiami "mio signore" o mi dai del "lei". Io voglio essere Paolo per te. Voglio che tu mi dia del tu. Voglio che tu capisca che per me siamo alla pari. E non mi interessa né la linea di sangue né il parere delle altre persone perché finché siamo io e te il mondo non esiste più", ormai le mie lacrime scorrono sempre più forte , non più per il dolore ma per la gioia. E poi il mio corpo si muove da solo, le mie labbra si poggiano sulle sue e dicono tutto quello che non riesco ad esprimere a parole. Lui ricambia il bacio facendo scorrere le mani tra i miei capelli , dentro di me il calore si impossessa del mio corpo e fuochi d'artificio sembrano esplodere in me, è questo allora l'amore. È così che deve farti sentire il tocco di un uomo. Di un Uomo con la u maiuscola.

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