La scena che si prospetta davanti a me è degna di un film comico: mia mamma e la sua amica devono andare una giornata al mare insieme e sembra stiano partendo per un viaggio di un mese. Ci sono cose sparse ovunque, costumi sulle sedie e teli da spiaggia sparsi per il salotto, non parliamo delle creme solari tra pre sole, sole, dopo sole, latte idratante e aloe facciamo invidia ai negozi più forniti, "avete visto la lista delle cose da portare? Non la trovo più!!' , ecco, già qui siamo messi bene. Mentre mi dirigo verso il divano il mio piede si appoggia su qualcosa che scivola e mi fa perdere il contatto con il terreno, atterro con un tonfo sul divano e massaggiandomi la fronte recupero l'arma di distruzione di massa, sventolo il foglio bianco che mi ha quasi ucciso e sospiro "questa lista?" "BRAVISSIMA!!" la voce di mia madre risuona squillante nel piccolo salotto, sono le 7 di mattina e queste due hanno già tutta questa energia. Mentre sprofondo sui morbidi cuscini nella speranza di riposare un po' finché finiscono di correre in tondo la voce dell' amica di mia mamma mi trapana le orecchie "tesoroooo!!!" Io sospiro passandomi una mano sul viso "dimmi..." "potresti per favore andare a svegliare tu quello scansafatiche che ho al posto di un figlio? Ti preparo il caffè intanto!" Dice con voce melliflua (che significa solo problemi) , le mie orecchie si tendono alla parola "caffè " e cedo a quella dolce tentazione, il mio sistema non funziona senza caffè. Mi alzo sbuffando e mi avvio verso la camera del ragazzo, ormai conosco la casa a memoria e siamo qui ogni altro giorno, il ragazzo ha un paio di anni in più di me e siamo buoni amici, apro la porta della camera e sbircio nella poca luce che filtra dalla finestra, una sola figura nel letto, tiro un sospiro di sollievo, per fortuna la sua ragazza non c'è, altrimenti sarei potuta incappare in situazioni leggermente imbarazzanti come già successo un paio di volte... mi avvicino piano a lui, io odio alzarmi la mattina e per me i risvegli sono sempre traumatici perciò non sopporto la gente che grida o salta nel letto per svegliarti (come i miei fratelli) perciò decido di sedermi sul bordo del letto ed iniziò ad accarezzargli i capelli dicendo con un tono di voce normale (nè troppo alto né troppo basso) "hey... sveglia... è ora di alzarsi " lui mugugna girandosi verso di me e abbracciandomi la vita "dai che le altre pazze sono in partenza, stanno preparando anche la colazione! Non ti va?" Lui scuote la testa premendosi ancora di più sul mio fianco, io ridacchio "lo so che è presto, però almeno ci liberiamo di loro per la giornata " lui ride, lo riconosco come un segnale di "sono sveglio" perciò mi alzo pronta ad accaparrarmi il mio meritato caffè quando qualcosa, o meglio qualcuno mi tira sul letto. Io tiro un urletto di sorpresa e chiudo gli occhi di scatto per l'impatto, quando li riapro mi ritrovo sotto di lui. Ovviamente è a petto nudo perché dorme così, i suoi occhi sono assonnati ma brillano , i suoi capelli arruffati e troppo lunghi glieli coprono quando piega la testa sul mio collo e inizia a passare le sue labbra bollenti sulla mia pelle sensibile, appoggio le mani sulle sue spalle cercando di trattenere i brividi che mi sta procurando il suo contatto, mille immagini mi passano nella mente ma soprattutto il viso sorridente della sua ragazza mi si stampa in fronte, di solito è lei a svegliarlo perciò cercando di riprendere fiato cerco di farlo ragionare, "hey, aspetta, non sono lei ...' dico cercando di staccarmi, lui annuisce pigramente, scuoto la testa probabilmente è ancora mezzo addormentato perciò insisto cercando di spingerlo indietro in modo da guardarlo negli occhi "sono io scemo " dico quasi con una punta di disperazione, non so il perché, forse perché mi dà fastidio che pensi che io sia lei, forse perché mi dà fastidio l'idea di quello che lui di solito fa a lei e le fitte che mi stringono il cuore ogni volta che li vedo insieme, lui si ferma per un momento e mi si stringe il cuore , forse ora ha capito...no? Ma a quanto pare mi sbagliavo perché il suo sorriso diventa minaccioso e con voce ancora roca per il sonno dice sulle mie labbra : "lo so, ancora meglio" . Il mio cuore perde un battito, sto per perdere il controllo mentre le sue mani sfiorano la mia pelle bramose sotto la maglietta leggera, il rigonfiamento nei suoi pantaloni preme sulla mia pancia mentre le sue labbra avide percorrono la mia clavicola lasciando i segni del loro percorso, un attimo di lucidità prende il controllo del mio cervello e una piccola fitta di delusione si fa strada nel mio cuore che come una farfalla intrappolata non cessa di sbattere le sue piccole ali, se mi baciasse capirebbe che non prova le stesse cose che prova per la sua ragazza , per lei prova amore, e te ne renderesti conto no? Affondo le dita sulle sue spalle e racimolando la mia poca forza di volontà lo faccio staccare dal mio collo e faccio in modo che mi guardi in faccia "solo uno ..." lui ancora ansimante si struscia addosso a me mandando mille scosse verso il mio basso ventre "cosa?" Io deglutisco a fatica e sussurro "ti concedo...solo un bacio..." lui mette il broncio e continuando a passare le mani sul mio corpo risponde "perché solo uno? " , io gli scosto il ciuffo che era ricaduto davanti ai suoi occhi e continuo : "perché così... così ti rendi conto di cosa provi sul serio " lui si avvicina pericolosamente alle mie labbra "e cosa provo?"dice con voce allusiva , Io sussurro di rimando "dimmelo tu", poi chiudo gli occhi e le sue labbra si impadroniscono delle mie. È un bacio lungo e bollente, sopratutto bollente, le sue mani vagano per il mio corpo, la sua schiena brucia, le mie mani si stringono sui muscoli delle sue braccia che si flettono mentre stringono i miei seni, interrompiamo il bacio per prendere fiato, lui ridacchia , io alzo un sopracciglio " ora che ti ho assaggiata un bacio non mi basterà mai..." , il mio cuore batte più velocemente, poi l'immagine della sua ragazza mi torna in mente, e decido che io non sono quel tipo di persona. Richiudo il muro che mi sono creata tempo fa, e recupero le mie forze, lo spingo giù dal letto e soprattutto lontano da me, lui si alza di scatto "ma che cavolo??" Io scuoto la testa e mi risistemo i vestiti, "non sono quel tipo di persona lo sai. Non rovino le coppie e non starò di certo in una relazione clandestina. Mettiti le idee in chiaro e poi decidi cosa fare. Non farò la parte della troia che ha rubato il ragazzo ad un'altra. " lui scuote la testa " anche tu hai provato qualcosa non negarlo" io mi volto e mi avvio verso la porta "non nego niente, ma non si tratta di me lo sai."lui si passa una mano tra i capelli furiosamente "e con questo come la mettiamo?" Ringhia indicando il rigonfiamento tra le sue gambe "chiedi a Federica" lui mi guarda sbigottito "a chi? Federica ?" Io ridacchio alzando le spalle "si, Federica la mano amica " , lui grida frustrato e si avvia verso il bagno sbattendo la porta, io rimango un attimo sulla soglia della camera guardando il letto sfatto, le immagini si ripercorrono nella mente , sono stata ferita troppe volte per caderci così in fretta . L'odore di caffè raggiunge la camera, probabilmente bruciato vista la scarsa attenzione di quelle due e del tempo trascorso nel frattempo, sospiro, lo avevo detto che senza caffè il mio cervello non ingrana..
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Eccomi qui con un nuovo capitolo, ritorniamo alle origini con le solite "one -shot" ovvero quelle storie che iniziano e finiscono in un solo capitolo. Sto continuando anche un'altra storia ma questa è nata per caso ed è venuta fuori di getto perciò ho deciso di pubblicarla ;)
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"immagina.."
RandomPiccole storie , "immagina", una piccola raccolta di "film mentali" (chi è che non se n'è fatto almeno uno una volta nella vita?) Su un ragazzo senza nome che ognuno può immaginare a suo piacimento ♡