no place I'd rather be

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La scuola è finita ormai da un anno esatto, devo dire che un pó mi mancano tutti. . E forse anche più di un pó. "Tra trecento metri svoltare a destra" la voce robotica del gps mi risveglia dai miei pensieri , mi giro a guardare la mia amica che picchietta nervosamente le dita sul volante "ce la faremo entro domani?" Dico ridendo per sciogliere la tensione, lei sbuffa e poi rilassa le spalle ridendo "di questo passo la vedo dura!" Dice strizzando gli occhi e sporgendosi in avanti per vedere meglio la strada sconosciuta e poco illuminata . "Ma guarda te se questo doveva abitare in culo ai lupi. Che poi dico io . . GIRA GIRA QUIII ...una pizzeria in centro no?" Le gomme stridono mentre la mia amica imbocca una via nascosta "per un pelo!" Sussurra lei appoggiando la fronte sul volante. Tiriamo un sospiro di sollievo quando riconosciamo le macchine parcheggiate che ci segnalano che siamo nel posto giusto . Dopo aver parcheggiato ci avviamo verso il vialetto della casa unendoci al gruppo che ci aspettava (chiaramente siamo le uniche in ritardo come al solito). Entriamo dentro e ci avviamo verso il grande salotto, tutti sono attorno a Lui. Già, abbiamo deciso di ritrovarci anche per festeggiare il suo ritorno. È stato via per molto tempo ed è tornato ieri. . In questi mesi ho cercato di cancellarlo dai miei pensieri per evitare sofferenze inutili ed ora eccolo lì con un sorriso che illumina la stanza , i ricci morbidi che ballano sotto la luce e la pelle più abbronzata. Dire che sono nervosa è dire poco. . Non ci siamo più sentiti da quando è finita la scuola...probabilmente mi odia. Mentre tutti lo salutano, decido di rimanere in disparte, mi appoggio al muro, mi mordo il labbro e mi concentro sulle punte dei miei piedi. Si spostano uno a uno dopo averlo abbracciato e avergli dato grandi pacche sulle spalle. La folla si divide per farmi spazio, io alzo lo sguardo presa in contropiede. Tocca a me. . . Sospiro e  mi avvicino titubante. . Lui è seduto su una poltrona al centro del salotto e mi fissa intensamente, dio quanto mi mancava la sensazione del suo sguardo su di me è qualcosa di così potente e intimo. Una cosa tra me e lui. Gli sorrido e lo saluto con la mano , incapace di fare uscire un singolo suono dalla mia bocca, lui non risponde, ho capito.  Mi volto per andarmene quando mi sento tirare indietro, lui mi prende per un braccio e mi tira addosso a lui  affondando  il viso sul mio ventre, io rimango paralizzata per un secondo, poi sento le sue braccia avvolgermi i fianchi allora mi lascio andare all' abbraccio , lo stringo tra le braccia accarezzandogli i capelli , lui alza il viso e il mio cuore si ferma per un momento. Ha le guance arrossate e gli occhi azzurri lucidi e un sorriso meraviglioso che gli illumina il viso e non riesco a credere che quel sorriso sia dovuto a me. Gli appoggio le mani sulle guance e appoggio la fronte sulla sua "ciao" dico,  lui ride "così va molto meglio ". Io scoppio a ridere scuotendo la testa , poi appoggio le mani sulle sue spalle mentre lui mi prende per i fianchi e mi sposta esattamente sopra le sue gambe, io tiro un urletto di sorpresa e allargo le mie gambe a circondare i suoi fianchi mentre lui ride stringendo il mio sedere tra le sue mani, io lo guardo con una espressione scandalizzata e gli dó un pugno giocoso sulla spalla "scemo!" Dico mettendo un finto broncio. Lui ride accarezzandomi la schiena e appoggiando le labbra sul mio collo, io rabbrividisco mentre lui inspira sulla mia clavicola "mmh... mi è mancato il tuo profumo. . Sa di . . Casa" , io gli passo le mani tra i capelli e sussurro "mi sei mancato anche tu , vagabondo" lui scoppia a ridere , poi si raddrizza e mi prende il viso tra le mani "non ti lascio più piccola" io appoggio la fronte sulla sua e sussurro "ti conviene". Poi appoggio le mie labbra sulle sue firmando la sua promessa con un bacio. "Che la festa abbia inizio!!" Urla una voce dal centro del salotto mentre la musica inizia a risuonare nella stanza, risate e voci che creano una colonna sonora, mi sistemo meglio tra le sue braccia e appoggio la testa sul suo petto , cullata dal battere del suo cuore, così dolce e così familiare. Guardo il gruppo di gente urlante e mi si scalda il cuore , non c'è nessun'altro posto dove vorrei essere adesso.

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