Black lace

5.3K 116 10
                                    

Sbuffo passando tra le corsie sfiorando con la punta delle dita le scatole di scarpe impilate. Il mio fratellino ha bisogno di un nuovo paio di scarpe e mia mamma ha pensato bene di portarsi dietro il facchino personale. Io, ovviamente. Sbuffo ancora una volta, ma come ho fatto a farmi convincere? Mentre sto decidendo se provare o no quel paio di tacchi rossi qualcuno mi afferra per i fianchi, lancio un gridolino di sorpresa e mi preparo a mettere in pratica le tattiche di autodifesa imparate durante il corso a scuola ( tattica molto efficace direi visto che provandola ho quasi ammazzato la mia amica). Allargo leggermente le gambe e preparo il gomito quando sento la risata familiare e una voce dire "sono io! Sono io!" . Rilascio il fiato che mi ero accorta di trattenere inconsciamente e inalo il suo profumo. È lui. Lo riconoscerei ovunque. Perdo un battito. Mi giro lentamente verso di lui (mentre lui non accenna a togliere le mani dai miei fianchi) , gli tiro un pugno giocoso sulla spalla e poi appoggio le braccia sulle sue spalle "cretino! Mi hai fatto perdere 10 anni di vita!" Lui mi spinge ancora di più verso il suo petto e ride, la sua risata mi scalda il cuore e il mio broncio torna un sorriso. " lo so che vedermi ti fa un certo effetto piccola!" Gli tiro un'altro pugno sulla spalla e dico ridendo "tiratela meno!". Lui si unisce alla mia risata e poi decide di sciogliere il nostro "abbraccio" dandomi un bacio sulla fronte. "Provale!" dice lui, lo guardo alzando un sopracciglio "prova cosa??" Lui indica le scarpe rosse davanti alle quali ero ferma poco prima "queste. Dai. . Ho visto come le guardavi! Fammi vedere!" Mi mordo il labbro indecisa e poi le prendo, appena sfilo la mia scarpa mi maledisco mentalmente per la mia pigrizia, pur di non fare le scale mi sono accontentata di mettere degli inguardabili calzini rossi che avevo trovato tra la roba asciutta perché "tanto non li deve mica guardare nessuno!". E invece. Eccomi qui con una paio di tacchi rossi e i calzettini in pandant. "Beh dai almeno sono in tinta" dico io mentre mi guardo allo specchio , "hai visto? Cosa vuoi di più dalla vita?" Risponde ridendo lui. Io improvviso una sfilata esagerando i movimenti dei miei fianchi mentre lui applaude fischiando. Neanche a dirlo dopo 5 minuti c'era una pila di scatole e ci stavamo sfidando a chi cammina meglio con i tacchi . Le commesse non ne erano molto felici. Dopo molte risate e altrettante sgridate ci rimettiamo le nostre scarpe e iniziamo a rimettere al loro posto le scatole prese. Mi blocco di scatto davanti ad un paio di décolleté nero con un motivo in pizzo, lui mi abbraccia da dietro appoggiando la testa sulla mia spalla "provale" , mi mordo il labbro e dico "non lo so. . Non le vedo bene con come sono vestita.." lui alza la testa di scatto "ho io la soluzione! Prendi il tuo numero!",lo guardo alzando un sopracciglio ma faccio come mi dice, "e ora?" Chiedo. Lui mi prende per mano e mi dice "seguimi!" Io scuoto la testa e mi incammino dietro di lui, mi guardo attorno : questo posto è immenso! Il negozio è diviso in 2 parti, in un'ala del negozio tutte le scarpe da uomo e bambino mentre nell'altra tutte le scarpe da donna. Lui si  ferma di scatto "eccoci qui!" Dice soddisfatto, rimango a bocca aperta , c'è una terza parte del negozio con solo abbigliamento da donna! "E ora cerchiamo!" Iniziamo a girare per le corsie quando lui si ferma di scatto "ho trovato quello perfetto!" E me lo indica. Un tubino nero con scollo a cuore completamente rivestito di pizzo, con le maniche lunghe di pizzo, il vestito arriverà circa a metà coscia con un bordino di pizzo. Rimango a bocca aperta, accidenti, il ragazzo ha gusto! Me lo mette in mano e mi spinge verso il camerino. Indosso il vestito e i tacchi  e per la prima volta mi sento bella. Il modo in cui il vestito nero abbraccia le mie curve mettendole in risalto, il pizzo sexy ed elegante allo stesso tempo e i tacchi uguali sono mozzafiato. (Si i calzini rossi erano già spariti ovviamente, non potevano certo rovinare questo momento!) Apro la tendina del camerino e alzo lo sguardo verso di lui, lui spalanca occhi e bocca e lascia cadere il telefono con cui stava giocando nell'attesa. "Che c'è?. .sto così male?" Sussurro insicura visto il suo silenzio. lui deglutisce e con voce strozzata dice "m. . Male??" Mi spinge dentro il camerino chiudendo la tendina dietro di sé sbattendomi contro la parete e facendo tremare gli attaccapanni appesi. "Dio..ero sicuro che saresti stata bene ma così . . Cavolo . . È difficile trattenersi" dentro di me qualcosa si smuove, il suo respiro sul mio collo e il modo in cui trema mi fa sentire potente, desiderata. Sorrido e incastro le mani tra i suoi capelli " e chi ti ha chiesto di trattenerti ?" Dico con un ghigno. Lui ringhia "mia. . " sul mio collo e poi rapisce le mie labbra in un bacio sensuale , io passo le mani tra i suoi capelli e poi sulle sue spalle forti mentre lui passa dai miei fianchi e poi scende fino al mio sedere stringendolo tra le mani in modo possessivo, cosa che mi fa gemere piano sulle sue labbra, decide poi di tirarmi su facendomi circondare i suoi fianchi con le mie gambe, mi spinge ancora di più contro il muro in modo da stabilizzare sia me che lui, cosa che visto il poco spazio non è molto difficile. Mentre mi bacia il collo inizia a tracciare cerchi lungo la mia coscia sempre più scoperta vista la risalita del vestito . Il mio telefono inizia a vibrare dalla tasca dei pantaloni a terra ma lo ignoriamo entrambi, troppo concentrati sulle nostre labbra e sulla pelle bollente. Decido poi di prendere il comando io e gli tiro leggermente i capelli in modo da fargli alzare la testa e poi inizio a baciare il suo collo lasciando una scia di succhiotti, gemelli di quelli sul mio fatti da lui. Ad un tratto  la luce del camerino cambia, da rossa e soffusa per via delle tende ora è bianca e luminosa, lui ha ancora gli occhi chiusi che si gode il momento stringendo le mie cosce tra le mani. Io mi giro lentamente verso la fonte di luce e vedo mia mamma con il telefono in mano . Merda. Ora ho capito perché vibrava. Mi schiarisco la gola per attirare l'attenzione di lui che aveva ripreso ad occuparsi del mio collo. Mia mamma ci guarda dall'alto verso il basso, io non oso parlare e cerco di pensare ad una scusa plausibile, lei si risveglia dal suo silenzio e dice "OMMIODIO!!" Ecco. È finita. Cavolo. "Ehm mamma. . Non è come sembra. . Noi. . Io . .. lui. . " "dove le hai trovate quelle meraviglia di scarpe???" Eh? Rimango a bocca aperta. "Le. . Le scarpe?" Lei annuisce con forza "si! Dove le hai trovate? C'è il 41?" Lui si stacca dal mio collo, si gira verso di lei e dice tranquillamente "a sinistra, vicino ai nuovi arrivi, sempre dritta e le trovi lì". Rimango a bocca aperta, guardo lui e poi mia mamma. Scuoto la testa ed alzo le spalle, ok,tutto normale. "Grazie caro!" Risponde lei e richiude la tenda. Tiro un sospiro di sollievo e scoppio a ridere, lui mi segue a ruota appoggiando la fronte sulla mia, dopo esserci calmati ci perdiamo l'uno dentro gli occhi dell'altra, "ti amo" sussurra lui , io sorrido "ti amo" rispondo baciandolo poi dolcemente. Alla fine forse non è stata una cattiva idea venire qui: ci ho rimediato un vestito in pizzo nero, scarpe in tinta e pure un fidanzato!

~~~~~~
Eccomi qui con una nuova storia 🙈 ricomincio con gli "immagina" singoli e ho già in mente il prossimo immagina anche se non so ancora quando lo pubblicherò ❤ grazie a tutti per i commenti e per aver letto le mie storie 💕

"immagina.."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora