Siamo alla cena di classe, più che cena di classe la definirei serata alcolica di classe. Ah, le cose belle della vita!
Non sono tipa da festa, né da serate fuori, diciamo che non sono esattamente la persona con cui avresti una conversazione. Mi imbarazzo subito, dico una cavolata e faccio una stupidaggine, la prima impressione è d'obbligo. Infatti rimane sempre la prima, chissà perché! Beh, se devo essere sincera con me stessa devo dire che alcune cose che ho fatto erano davvero imbarazzanti. . Come stringere la mano ad un tizio invece di battergli il cinque oppure correre all'indietro in un corridoio vuoto per evitare di parlare con una persona perché mi ha preso il panico, mentre suddetta persona ti fissa precisiamo. O quando mentre parlavo con una tizia non mi sono spostata in tempo dalla fermata e le porte del tram hanno risucchiato l'ombrello che tenevo aperto perché pioveva. Eh già. Potrei scrivere un libro solo con queste. Per fortuna i miei compagni di classe non sono messi meglio di me e riesco ad integrarmi e , nel caso , a condividere la mia figuraccia , due meglio di uno no? Rifletto sulle mie sventure guardando il contenuto del mio bicchiere (rigorosamente alcolico), lo rigiro un pó facendo danzare il contenuto ambrato. La mia amica mi scuote dal mio momento di riflessione e tirandomi per un braccio mi fa cenno di allontanarci dal tavolo e andare verso il gruppetto delle nostre amiche dall'altro lato del patio. Dopo un attimo di silenzio la musica si diffonde nella notte, i miei compagni sono finalmente riusciti a collegare le casse con il telefono di uno di loro e ora stanno litigando su chi abbia il dovere (o meglio "legittimo diritto", parole loro) di scegliere la musica. Canzoni spagnole . Alla fine ha vinto il possessore del telefono. Ci avviamo verso le nostre amiche, mentre cammino vedo la mia immagine riflessa nella vetrata, e mi chiedo come mi sia lasciata convincere a vestirmi così . .non è da me. Ho un vestito con spalline fini e scollatura a cuore, blu scuro con piccoli fiori bianchi, la gonna è a ruota e corta. Molto corta. Troppo corta. Arriva circa a metà coscia, grazie al cielo ho messo le calze! E poi stivaletti neri con un pó di tacco, perché a volte mi piace sentirmi un pó più alta (evviva i Puffi). Scrollo le spalle, ormai sono qui e non posso cambiarmi, tanto vale adeguarsi. Ora si è formato un gruppetto attorno alle casse e mentre ci passiamo in mezzo per raggiungere l'altro lato qualcuno mi prende per il polso e mi tira indietro. Faccio un piccolo gemito di sorpresa e mi ritrovo schiacciata contro il petto di qualcuno. Dico "Hey. . Che... che fai??" E alzo lo sguardo su quegli occhi azzurri che mi fanno sciogliere ogni volta. Lui mi molla il polso e mi prende per i fianchi "balla con me!" Mi risponde gridando per sovrastare la musica, io cerco di balbettare una frase coerente mentre appoggio le mani sulle sue spalle per mantenere l'equilibrio ( e cercare di non sciogliermi ai suoi piedi) ma quasi mi strozzo con la mia saliva quando lui inizia a strusciarsi su di me in modo sensuale a ritmo della musica lenta. Merda. Pulsante di emergenza. Black Out cerebrale. "No. No. Ballare. Io non so . Non so ballare!" Ottimo. Brava. Australopiteco mode: on. Lui ride e dice "ma dai!" Io lo fermo e recuperando un pó di compostezza dico "davvero! Non so ballare!" Lui si ferma e lascia cadere le mani dai miei fianchi "davvero? Ma come?" "Cosa vuol dire ma come? Non lo so e basta scusa. " lui scoppia a ridere scuotendo la testa. Però non voglio perdere questa occasione e ora che il mio orgoglio è ferito non ho intenzione di lasciare perdere così facilmente. "Beh visto che tu sei così bravo Insegnami. " lui fa un passo verso di me "insegnarti eh ?" Io annuisco con forza, vedo una scintilla nei suoi occhi, so che sta prendendo in considerazione l'idea, basta solo una piccola spinta. . . "Tranquillo, se non sei all'altezza chiedo a qualcun'altro " boom. Fatta. Lui mi prende per i fianchi "vedrai da te se sono all'altezza" dice con un ghigno. Dio, Lo adoro! Si gira verso il ragazzo che mette la musica e gli fa un cenno, dopo un minuto di silenzio la musica parte. È più sensuale di quella di prima, vuoi giocare eh? Ok. Prendo dalle mani di un nostro amico di fianco il bicchiere e ne butto giù il contenuto, sento il familiare bruciore lungo la gola, la dolcezza del liquore che riempe la mia bocca. Passo di nuovo il bicchiere al ragazzo che scuote la testa con un'espressione di disappunto e mi giro verso di lui replicando il suo ghigno "pronta. Insegnami maestro!". Lui sorride e mi fa appoggiare le braccia sulle sue spalle poi posiziona le mani sui miei fianchi guidando i miei movimenti. Ormai il mio corpo inizia a muoversi da solo, la musica entra nella mia pelle, non c'è più spazio tra i nostri corpi, ci muoviamo con una tale sintonia da sembrare fusi insieme. La sua gamba tra le mie, io muovo il bacino avanti e indietro, quasi maledico la decisione di avere indossato le calze, la nostra pelle brucia, vuoi per l'alcool vuoi per la passione. Passo le mani tra i suoi capelli sudati e poi scendo accarezzando la mascella definita e sfiorando con i pollici le sue labbra meravigliose, scendo poi verso il collo e accarezzo le spalle forti, lui fa scendere le mani dai miei fianchi accarezzando la mia schiena scoperta dalla scollatura del vestito facendomi venire i brividi (quel piccolo furbo si ricorda ancora i miei punti deboli) scendendo poi verso il fondoschiena, che procede poi a stringere spingendomi ancora più vicino a lui, facendo un sorrisetto malizioso quando mi lascio sfuggire un gemito di sorpresa. Io mi mordo il labbro e decido di vendicarmi spingendo con i fianchi contro di lui in modo secco e inaspettato, gesto gradito da lui e dal suo amico (e no non mi riferisco a quello che mette la musica. Avete capito benissimo) . Vedo un lampo attraversare i suoi occhi e so già che i miei sono un riflesso dei suoi, scuri di passione. Passo le mani sul suo petto coperto dalla leggera camicia bianca , mi fermo sul colletto facendo scorrere le dita sul bordo del tessuto per poi tirare con un pó più forza ai lembi in modo da aprire i primi bottoni mettendo in mostra il petto, la pelle lucida e madida , i nostri fianchi continuano a scontrarsi e muoversi in circolo , lui alza la testa verso il cielo e io inizio a baciargli il collo scendendo poi per passare le labbra sulla clavicola in risalto, perdo un battito quando lo sento tremare tra le mie braccia. Sorrido soddisfatta alla consapevolezza di potergli fare questo effetto. Lui riabbassa la testa e mi sussurra all'orecchio "ora tocca a me", mi prende per i fianchi e con un movimento repentino mi fa girare di spalle. Ora sento il suo petto forte appoggiato sulla mia schiena, il suo respiro sul mio collo e mr junior ancora presente. Io sposto i capelli su un fianco e gli circondo il collo con le braccia, lui inizia a baciarmi il collo, io con gli occhi chiusi alzo la testa in modo che abbia più spazio e continuo a muovere i fianchi a ritmo della musica. Già, la musica. Aspetta. La musica? Non c'è musica. Riapro gli occhi di colpo e abbasso la testa guardando di fronte a me mentre lui continua a depositare baci lungo il mio collo. Un flash mi illumina. Merda. "Hey potresti chiudere gli occhi e guardare su? La prima è venuta mossa!" Dice uno di loro con il cellulare in mano. Di fronte a me nel patio prima vuoto si è formato un cerchio di sedie, tutti gli occhi sono su di noi. Abbasso velocemente le braccia e con il gomito gli dó qualche colpetto sul petto "ehm, forse è meglio che guardi un secondo. . " lui alza lo sguardo, sbuffa e dice "almeno taggami dopo!" . Io alzo gli occhi al cielo "idiota!". Lui scoppia a ridere poi mi prende per mano e inizia a correre verso la vetrata, apre la porta, ci troviamo in un salone con un tavolo e un calcetto balilla, tre nostri compagni che stanno giocando. Ci guardiamo, abbiamo ancora il respiro corto, le guance arrossate, gli occhi oscurati dalla passione e le mani saldamente intrecciate. Uno di loro alza lo sguardo "sali le scale, la prima porta a destra. " , ci guardiamo, lui fa un sorriso malizioso. Io annuisco con il fiato corto e corriamo su per le scale entriamo nella camera chiudendo la porta con un calcio, lui mi prende in braccio e inizia a baciarmi, mi appoggia con la schiena sulla porta, le mie mani che scorrono sul suo petto aprendo del tutto la camicia, lui allunga una mano verso il mio fianco - click. Schiocca la chiave della porta. Il mio sorriso si allarga, mi stringo meglio con le gambe sui suoi fianchi mentre lui indietreggia per poi farmi stendere sul letto matrimoniale...
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Oggi mi sentivo ispirata da un ricordo di qualche tempo, peccato che non sia andata esattamente così e che il mio lato sbadato abbia avuto la meglio su di me! Questa è la prima parte, più "soft" . Penso che ne farò una seconda, anche se sono meno brava con quelle più "hot" 😂
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"immagina.."
RandomPiccole storie , "immagina", una piccola raccolta di "film mentali" (chi è che non se n'è fatto almeno uno una volta nella vita?) Su un ragazzo senza nome che ognuno può immaginare a suo piacimento ♡