it's Christmas time

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Soffio sulle mani per riscaldarle, mannaggia a me che non ho pensato di mettere dei guanti, rialzo la mascherina in modo che il mio naso sia coperto (più per freddo che per panico da pandemia) e mi faccio largo tra la folla del centro. il virus ha mollato un pò le redini e hanno dato il permesso ai mercatini di Natale purchè nel rispetto delle norme : mascherina, gel e distanziamento, anche se qui di distanziamento ce n'è ben poco, dopo tanto tempo a casa un evento pieno di gioia e speranza come un mercatino natalizio risolleva sempre gli animi e le persone non vogliono perdersi la possibilità di vivere per un pò nella magia e fare finta che tutto sia normale. Siamo qui anche noi per questo, o forse ora posso dire io, visto che i due piccioncini mi hanno abbandonata, non volevo fare il terzo incomodo ma la mia amica non mi aveva avvisata che ci sarebbe stato pure il fidanzato "scusa ma sapevo che mi avresti detto no se te lo avessi detto! e poi magari poi ti diverti e trovi anche qualcuno che conosci, sono tutti in centro oggi!" mi mordicchio nervosamente l'interno della guancia pensando alla sue banali scuse e mi avvio verso una delle vie secondarie illuminate da mille lucette dorate che adornano i piccoli stand, il profumo della cioccolata calda avvolge le persone che passano, un profumo così intenso che filtra attraverso il tessuto della mascherina, rabbrividisco e allungo il passo, mi ritrovo a rallentare davanti ad una piccola bancarella con cappelli di lana di tutte le forme e dimensioni : piccoli, grandi, che coprono le orecchie, a forma di animali e di mille colori. Sorrido mentre la mia mente viene inondata dai ricordi: tre ragazzi, uno in bici e due a piedi, 4 ragazze che ridono e scherzano , la catena della bici che cade e le risate mentre il ragazzo bestemmia cercando di rimetterla a posto mentre gli altri lo prendono in giro, la musica natalizia che si diffonde nell'aria e la realizzazione del gruppo di amici "i mercatini!!" la bici viene presto incatenata al primo paletto e tutti insieme i giovani si dirigono verso le bancarelle appena allestite. Sono già passati 5 anni. Rivedo una me più piccola e ingenua, con meno preoccupazioni e pensieri e vedo lui. Il ragazzo che mi ha rubato il cuore. Ripenso a quel sabato: eravamo appena usciti da scuola e ci siamo trovati in un gruppetto di 7 persone a girare tra le bancarelle e il profumo di cioccolata calda e caldarroste, faceva freddo, quasi quanto oggi, ricordo le mie mani gelate e lui che le prendeva tra le sue per riscaldarle , mentre camminavamo ci siamo fermati davanti ad una bancarella simile a questa: cappelli caldi e colorati sembravano chiamarci a provarli , ognuno di loro ne prova uno mentre io ridendo li fotografo, tutto ad un tratto il suo profumo mi avvolge e qualcosa di caldo viene messo sulla mia testa , indietreggio di scatto scontrandomi con il suo petto, alzo la testa e mi perdo nei suoi occhi color zaffiro, lui ridendo sfrega il suo naso sul mio facendo avvampare le mie guance, le mie amiche ridono perciò mi allontano da lui ridendo e guardandomi nello specchio della bancarella: è un cappello a forma di panda con delle piccole orecchie nere che fanno capolino dalla cima, il tessuto è morbidissimo come quello di un peluche ed è molto caldo, io rido guardando le mie guance rosse poi mi giro e sorridendo chiedo "come sto?" le ragazze fanno fischi di approvazione e mi bombardano di foto come io ho fatto con loro, poi si voltano per ripartire nel nostro giro, io tolgo il morbido berretto e lo rimetto sulla bancarella e mi avvio con loro, non faccio neanche in tempo a fare pochi passi che lui mi avvolge la vita con il braccio e mi sussurra all'orecchio " per me sei bellissima con tutto ", le mie guance avvampano ancora una volta e borbotto un "scemo..." senza però allontanarmi dal suo calore, poi alzo di nascosto lo sguardo verso di lui e lo vedo sorridere, il mio cuore fa una capriola. Una spallata mi riporta al presente e mi ritrovo imbambolata davanti al piccolo banchetto, scuoto la testa e decido di rimettermi in marcia valutando se cercare i due o se andare a casa mandando un messaggio di scuse con un fantomatico impegno inaspettato a cui non potevo tardare. Si sta facendo anche buio perciò il pensiero della fuga mi risulta sempre più allettante, camminando mi ritrovo nella piazza centrale, alzo lo sguardo, fili di luce come pioggia d'oro scendono dalla punta del campanile in mille fasci, abbracciando l'intera piazza, abbasso la mascherina con il viso rivolto verso l'alto per respirare l'aria frizzante invernale, chissà se nevicherà quest'anno, chiudo gli occhi godendomi il momento, non mi interessa della gente, per una volta possono evitarmi, poi saranno tutti attorno ai piccoli commercianti, un soffio d'aria e poi il suo profumo che si unisce al profumo speziato del vin brulè, il mio cuore perde un battito, abbasso lo sguardo e vedo lui davanti a me: i capelli dorati che risplendono con le mille luci, gli occhi blu un mare che mi avvolge ogni volta, anche lui ha abbassato la mascherina e quel sorriso che amo è aperto in un ghigno furbo, davanti a se tiene un bicchiere fumante , mi ritorna in mente come un flash una me ragazzina con le guance arrossate e lui con i capelli scompigliati davanti al grande albero di natale appena acceso e due  tazze  di cioccolata calda fumanti, di cui una rivolta verso di me con un sorriso uguale a questo. Il mio cuore fa una capriola e lui sorride ancora di più " sei così carina quando arrossisci, comunque ho pensato che ora che siamo più grandi avresti preferito qualcosa di diverso rispetto alla cara e vecchia cioccolata!" io rido portandomi le mani a coprire le guance "va benissimo ,l'importante è la persona, non la bevanda..." sussurro , lui mi porge il bicchiere poi mi dà un bacio delicato sulla guancia "dovremmo essere ancora in tempo!" mi dice prendendomi per mano e trascinandomi dietro di lui, non faccio neanche in tempo a chiedere per cosa nè a risistemare la mascherina che mi ritrovo davanti ad un maestoso pino allestito in fondo alla piazza, lui sorride "siamo ancora in tempo!" , mi fa girare verso l'albero e mi avvolge da dietro "sei il mio regalo di Natale anticipato! è da quel giorno di  anni fa che volevo fare questo.." mi sussurra all'orecchio, il mio cuore ormai batte all'impazzata, mi giro verso di lui e non lo lascio neanche finire, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio , lui ricambia il bacio avvolgendomi tra le sue braccia, un coro di "ooohhh " unito alla musica natalizia mi fa riaprire gli occhi e davanti a me in tutto il suo spettacolo il pino è completamente illuminato dalle lucette che come milioni di piccole gemme rendono tutto magico. Da dietro di me una voce familiare " te lo avevo detto che avrebbe funzionato!!" lui scoppia a ridere e io mi giro ritrovandomi la mia amica che applaude felice "hai organizzato tutto tu??!" lei ride " siii! non ne potevo più di vedervi così ogni anno! siete due tonti! vi serviva una piccola spinta!" io scoppio a ridere abbracciandola. Poi mi giro verso di lui, lui allunga una mano verso di me , io la prendo , la mia piccola e fredda la sua forte e calda, poi con un solo movimento lui mi attira tra le sue braccia "buon Natale piccola". 

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non so quando posterò ancora perciò ho deciso di pubblicare due storie, un piccolo regalo di Natale anticipato di un bel po'  :') e forse come stanno andando questi tempi un po' di magia natalizia può farci solo bene!

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