Maiden for the Heart (6 )

982 37 1
                                    

"Tornerò stasera, non aspettatemi a pranzo. Finché sono via fate ciò che più vi aggrada." Mi dice Paolo sorridendo dolcemente e sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio , l'aria frizzante del mattino mi fa rabbrividire e stringere nel mio scialle. Le mie guance sono in fiamme e di sicuro non solo per il freddo , "mi raccomando viaggiate in modo sicuro. A stasera mio signore. " dico facendo un mezzo inchino, lui ride "quante volte ti ho detto di non chiamarmi mio signore?" Io ridacchio "abbastanza da non poterle contare più sulle mani " lui scuote la testa "a proposito di mani...." prende la mia con la sua calda e avvolgente, poi se la porta alle labbra e ci posa un leggero bacio "a stasera Lady Arya . " il mio cuore perde un battito e qualcosa si muove dentro me. Ma è sbagliato. Non posso provare queste emozioni. Non posso innamorarmi di lui. È vietato. Faccio scivolare lentamente la mia mano dalla sua presa e cerco di riprendere un tono formale "a stasera. Principe Paolo." Per un secondo sembra quasi ferito ma poi riprende il suo sorriso gioviale raddrizzandosi e sistemandosi il cappotto. Con un cenno della testa saluta i due uomini che gli hanno caricato la valigia e partono. La gente inizia a disperdersi mentre io mi avvio a passi lenti nel giardino godendomi il profumo autunnale, sono passati un paio di giorni da ciò che è successo quella sera . . . È stata calma piatta. Non l'ho nemmeno mai visto passare per i corridoi. Mi siedo alla fontana guardando le foglie colorate nuotare nell'acqua brillante, si inseguono l'una con l'altra, come i miei pensieri. Magari era troppo ubriaco e non si ricorda, magari pensa di essere caduto da solo e per la vergogna non si farà vedere, no. . . I miei libri sono rimasti lì a terra. . .è ovvio che li collegherà a me. Questa calma mi spaventa, perché temo che stia progettando qualcosa e sta aspettando il momento giusto, sta aspettando qualcosa in particolare. Ma cosa?
Se avessi saputo cosa mi stava aspettando sarei rimasta tutto il giorno in libreria fino all'arrivo di Paolo. Ma si sa, il tempismo non è una delle mie doti.
Dopo aver girovagato per un pó per l'immenso giardino decido di rientrare nella magione e cercare i libri che ho abbandonato nella fuga, non sono miei quei libri perciò è una mia responsabilità assicurarmi che tornino intatti nella biblioteca, sono regali di suo padre perciò valgono molto per lui. Non posso abbandonarli così. Provo a chiedere a qualche cameriera accampando qualche scusa "sono inciampata ma perché era troppo buio non sono riuscita a vederli a terra e quando sono tornata il giorno dopo erano già spariti, li avete trovati voi per caso?" Ricevendo purtroppo però sempre esiti negativi. Decido perciò di andarli a cercare nel punto in cui mi sono caduti, fuori il tempo inizia a mutare, l'autunno ha portato anche la sua compagna pioggia. I corridoi perciò sono più scuri, la pioggia battente si riversa sui grandi vetri creando giochi d'ombra sui muri, un lampo illumina una figura appoggiata al muro , "cercavate questi, princesa?" Il cupo grido del tuono inonda i corridoi vuoti e io non so quale dei due mi spaventi di più. Lui è appoggiato con la schiena al muro, il ginocchio piegato e il piede ben piantato nel muro come a voler essere certo di lasciare la sua impronta, il suo "io sono stato qui ". I capelli scuri gli ricadono davanti al viso , lui li sposta con una mano , gli occhi brillano di una luce maliziosa, quella luce che si trova anche negli occhi di chi sta per uccidere un coniglio per cena. L'occhio sinistro però è contornato da un alone nero, risultato del mio piano di fuga. "Hai visto cosa mi hai fatto? Ti sembra giusto?" La voce è veleno ricoperto di miele, mi sento la gola secca e sussurro cercando di mantenere la calma " le avevo chiesto di mollarmi. . Ma lei era troppo ubriaco per capirmi... non volevo assolutamente ferirla. . " lui lancia i libri a terra e grida "zittaa!" La sua voce viene parzialmente coperta da un altro tuono , stringo i pugni cercando di frenare i tremiti , " il tuo principino non ti ha insegnato Nada? Non devi parlare se non sei interpellata!" Io stringo gli occhi e sussurro "lascialo fuori da questa storia. Lui non c'entra!" Lui si avvicina di scatto a me prendendomi il mento e costringendomi a guardarlo "oh si che c'entra. Il tuo caro principino non è qui a difenderti e sai perché? Perché sei solo il suo giochino. Credi che prima di te non ce ne siano state altre? Tu sei solo il giochino più nuovo. E lui ha sempre condiviso tutti i suoi giochi con me. " dice ridendomi in faccia , io indietreggio liberando il viso dalla sua presa, "non è vero . . Non ti credo. . .lui . . Lui non è così. . " lui fa una risata amara poi mi prende per un braccio , "certo perché lui è il principe vero? Tu sei una serva. Perciò sei anche mia " cerco di fare uscire il braccio dalla sua presa ma le sue dita stringono troppo forte, so già che ci sarà un livido, "io non sono tua! Tu non sei il mio padrone" e per sottolineare il concetto gli sputo in faccia . Vedo la furia nei suoi occhi poi la sua mano collide con la mia guancia , il dolore è pungente e le lacrime minacciano di uscire ma non gliela darò vinta. Non mi sottometteró a lui. "Non sai cos'hai fatto niña, hai firmato la tua condanna a morte." , mi strattona per un braccio e mi guida verso le scale, la pioggia si è fatta più forte come se anche il cielo avesse pena per me. Passiamo per un lungo corridoio, vedo Angie che parla con la governante con un cesto di funghi in mano, quando mi vede spalanca gli occhi e apre la bocca per dire qualcosa ma io le faccio cenno di non dire niente , i suoi occhi si riempiono di lacrime alla vista del livido sul mio viso e allo sguardo furioso dell'uomo che mi trascina . Scendiamo per un'altra rampa di scale poi lui mi spinge dentro una stanza grigia e fredda senza finestre , la porta è di legno e ha un blocco con un lucchetto , non si può vedere né dentro né fuori. Mi sbatte a terra e sibila con disprezzo "aspetta qui. Arriverà qualcuno a prepararti per la tua punizione.". Lui esce sbattendo la porta e il suono della serratura che si chiude mi fa perdere tutte le speranze che questo sia solo un modo per spaventarmi un pó e nulla più.

-------
Ecco qui il nuovo capitolo. ♡♡ spero vi piaccia 😙 non sapevo che nome dare al duca spagnolo senza ricadere nel solito cliché perciò se avete qualche consiglio per il nome non esitate a commentarlo e poi sceglierò quello che mi sembra più adatto e lo userò nei prossimi capitoli 😊😊

"immagina.."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora