you're under arrest miss (2)

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Mi rigiro tra le coperte in modo frustrato, non riesco a dormire. . Allungo la mano e a tastoni raggiungo l'interruttore della piccola abatjour sul comodino. La luce tenue illumina la stanza buia, mi passo una mano sugli occhi cercando di abituarmi alla luce improvvisa, le immagini del mattino mi scorrono davanti agli occhi , mi guardo i polsi e ripenso al freddo delle manette e al calore del suo corpo , la luce che c'era nei suoi occhi e il sapore delle sue labbra, arrossisco al pensiero delle sue gambe forti che divaricano le mie e alle sue mani che si insinuano sotto alla mia maglietta. . . Quanto avrei voluto che il prof non ci avesse interrotto . . Trattengo un gemito strozzato e mi copro il viso con le coperte : ma cosa vado a pensare?? Avrei davvero avuto il coraggio di farlo lì? Oddio il prof . . . Che vergogna!! Lunedì a scuola non riuscirò più a guardarlo in faccia. . Per fortuna la guardia è stata discreta e mi ha tolto le manette senza che nessuno se ne accorgesse e il prof imbarazzato ha mantenuto la promessa di dimenticare l'accaduto. Mi sfugge una risatina nervosa, poi una fitta di dolore al cuore : lunedì sarà tutto come sempre. Lui farà finta che io non esista come al solito. Non lo so cosa siamo. Non so neanche se siamo qualcosa. Non so neanche sia "siamo" o  se "sono" e basta. La vibrazione del mio telefono mi distoglie da questi pensieri e Allungo una mano per prenderlo, rispondo senza neanche guardare chi sia . "Pronto?" Dico a voce bassa per non svegliare la mia famiglia, butto un'occhio all'orologio sulla mensola : sono le 2 di notte. Chi potrebbe essere? "Hey , pischella . . . " il mio cuore perde un battito , solo lui mi chiama così. Allontano il telefono dell'orecchio per vedere il contatto . . È proprio lui. "Hey. . ." Sussurro  con le guance già arrossate ripensando a stamattina, "stavi dormendo?" Sussurra lui con voce preoccupata , "no no. . ." Mi affretto a rassicurarlo , "tranquillo, non riuscivo a dormire" aggiungo poi, "mmh neanche io. . ." Dice lui , per un secondo nessuno dei due dice niente poi lui riprende e dice esattamente ciò che mi frullava in testa : "stavo pensando a stamattina ". Trattengo per un attimo il respiro, la frase aleggia tra di noi poi chiudo gli occhi e Sussurro "ti sei pentito?" Per un attimo non dice niente poi scoppia a ridere "che dici?? Pentito? Ce l'ho a morte che ci hanno interrotto . . Altro che pentito!" Rimango a bocca aperta , lui prende il mio silenzio come una cosa negativa e timidamente dice ". . Tu?. . .ti. . Ti sei pentita?" . Mi mordo il labbro e arriccio tra le dita una ciocca di capelli "neanche un pó" sussurro poi con le guance in fiamme. Lui tira un sospiro di sollievo poi lo sento ridacchiare , "che ne dici se finiamo quello che abbiamo iniziato?" Il cuore mi perde un battito e uno strano calore si propaga nel mio petto "finire cosa di preciso?" Sussurro con un sorrisetto furbo, so esattamente a cosa si riferisce ma voglio farlo penare un pó , lui riesce a manipolare le mie emozioni quando i suoi occhi riescono a catturare i miei ma tramite telefono i suoi occhi non lo possono aiutare e riesco a fare uscire il mio lato furbo, lo sento deglutire poi con voce roca sussurra "ho voglia di te. . .I tuoi baci sono come una droga .  .ora che li ho assaggiati non posso farne più a meno" , un brivido mi percorre la schiena , la sua voce è come miele che scorre nelle mie vene , "anche io ho bisogno di te . ." Sussurro passandomi una mano tra i capelli "ma come facciamo?" Riprendo in un attimo di lucidità, lui ridacchia poi sussurra "sono già sotto casa tua" io rido "si! Come no?" Il mio telefono vibra sulla mia guancia "guarda la foto che ti ho mandato" dice con tono soddisfatto, io apro il messaggio e guardo la foto : il cancello di casa mia e il campanello con il mio cognome, riporto il telefono all'orecchio ridendo "non ci credo!! Tu sei pazzo!" Lui ride "ti aspetto fuori" dice , poi riattacca. Scalcio le coperte poi mi infilo una maglia oversize che recupero dalla sedia, di solito dormo con un reggiseno sportivo e pantaloncini corti della tuta in primavera però non è decisamente l'abbigliamento adatto per uscire. Apro silenziosamente la porta della mia camera e facendomi luce con la torcia del cellulare per non accendere la luce delle scale e svegliare mia mamma che dorme con la porta aperta, scendo piano i gradini, recupero un paio di scarpe da ginnastica ed esco, attraverso il cortile e lo vedo lì al cancello: è appoggiato alla moto e giocherella con il cellulare con un espressione da bambino felice , i riccioli biondi gli cadono scomposti davanti gli occhi e lui li sposta con uno sbuffo e sussura "dovrei tagliarli .." io ridacchio e rispondo "a me piacciono però!" , lui che non si era accorto della mia presenza sobbalza e sbatte contro la moto, io spalanco il cancelletto e d'istinto mi lancio per aiutarlo a tenere la moto ridendo, lui stabilizza la moto poi scoppia a ridere insieme a me. Io mi passo una mano tra i capelli e mi mordo il labbro "hey" sussuro, lui sorride e sussura di rimando "hey" , rimaniamo lì un po' impacciati, lui si schiarisce la gola, io alzo un sopracciglio, lui spalanca le braccia "è così che si saluta adesso? Pensavo che avessimo fatto dei miglioramenti " sussura con voce roca spostando lo sguardo tra me e le sue braccia aperte, io ridacchio scuotendo la testa, poi mi getto tra le sue braccia. Lui mi stringe al suo petto appoggiando il mento sulla mia testa, "molto meglio" sussura, poi ci allontaniamo giusto lo spazio per vederci in viso, sempre tenendo le braccia avvolte l'uno sul corpo dell'altra , i suoi occhi azzurri sono un mare in tempesta, ma sono anche così familiari e rilassanti che mi fanno sentire nel posto giusto, "dove eravamo rimasti?" Sussurro io, le sue labbra si aprono in un sorriso sghembo e subito dopo collidono con le mie, le sue mani salgono e scendono sulla mia schiena mentre le mie vanno tra quei capelli che tanto amo, "ricordavo bene?" Sussura lui , io sorrido sulle sue labbra "benissimo. ", rimaniamo abbracciati così per qualche minuto, poi sussuro " E se non fossi stata sveglia? Mi avresti aspettato fino a domani mattina?" I suoi occhi brillano nel buio della notte , i grilli intonano la loro melodia attorno a noi, una brezza di vento mi fa rabbrividire,  il suono delle foglie mosse dalla carezza del vento si va ad unire al concerto dei grilli, il suo sorriso si allarga "ti avrei aspettato  per tutta la vita se fosse stato necessario. "

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È molto corto ma è da un pezzettino che dovevo finirlo, è il continuo/finale della storia "you're under arrest, miss" :) spero vi piaccia

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