𝟷 - 𝙲𝚊𝚙𝚝𝚊𝚒𝚗 𝙰𝚖𝚎𝚛𝚒𝚌𝚊

906 43 101
                                    

«Vaffanculo, brutta stronza!» Lara si rivolse alla sua avversaria sul ring, che le aveva appena sferrato un calcio dritto alla protesi della gamba destra, facendola vacillare; era un colpo basso e scorretto, e lei non aveva intenzione di fargliela...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Vaffanculo, brutta stronza!» Lara si rivolse alla sua avversaria sul ring, che le aveva appena sferrato un calcio dritto alla protesi della gamba destra, facendola vacillare; era un colpo basso e scorretto, e lei non aveva intenzione di fargliela passare liscia. Si scagliò contro la ragazza di fronte a lei, con l'intento di ripagarla con la stessa moneta, e ci sarebbe anche riuscita se non fosse stato per l'arrivo del suo amico all'interno della palestra.

«Lara, fermati!» la bloccò interponendo un braccio tra le corde del ring, interrompendo la sua corsa e beccandosi un'occhiataccia. «Sei uscita di testa? Che avevi intenzione di fare, eh!?»

Lei riservò uno sguardo malevolo alla donna di fronte a lei, prima di scendere dal ring e rivolgersi a Sam. «È stata infame.»

«E tu per questo volevi spaccarle la faccia!?» La ragazza cercò di controbattere, ma lui la interruppe subito «Ti conosco troppo bene, so che non ti saresti trattenuta.» In risposta Lara sbuffò, roteando gli occhi, perché in fondo sapeva perfettamente che Sam aveva ragione, essendo la gestione della rabbia uno dei suoi tanti problemi. Molte volte si era ritrovata in situazioni in cui Sam aveva dovuto riprenderla per i capelli, altrimenti probabilmente avrebbe ucciso qualcuno, e anche se non glielo avrebbe mai detto, era veramente grata che lui fosse suo amico, l'unico a dire il vero. Si sfilò guanti e fasce, continuando a stare in silenzio, mentre Wilson la osservava preoccupato; aveva capito con un solo sguardo che qualcosa non andava, quel giorno più di altri, ed era perfettamente consapevole che lei non ne avrebbe mai parlato se lui non gli avesse chiesto cosa le passasse per la testa. «Lara, stai bene?»

Sospirò. «Domani è l'anniversario dell'attentato...» sputò tutto d'un fiato.

«Ora capisco tutto...» le posò una mano sulla spalla, e prontamente lei poggiò le sue dita su quelle di Sam, riservandogli un sorriso malinconico e grato allo stesso tempo. «Dai, fatti una doccia che ti porto a pranzo.»

«Ti ho mai detto che ti adoro? Ho una fame da lupi.»

«Poi mi spiegherai come fai a mantenere quel fisico mangiando come un bue» in risposta lei lo guardò torvo, prima di scoppiare a ridere e dirigersi verso lo spogliatoio. Sam non aveva tutti i torti, Lara era davvero bella, anche se sembrava non rendersene conto, con quegli occhi scuri e il fisico estremamente allenato, probabilmente dovuto alle sessioni di pugni contro il sacco da boxe, che occupavano quelle notti, quasi tutte a dire il vero, in cui non riusciva a prendere sonno. Era una bellezza semplice, non aveva bisogno di abiti succinti per attirare l'attenzione, ma di questa bellezza lei non se ne faceva nulla, troppo impegnata, come diceva lei, per avere una relazione.

La verità era che Lara non credeva di meritare la felicità, non pensava che anche lei potesse amare e soprattutto essere amata, era forse l'unica cosa che le facesse paura. Sam aveva provato tante volte a organizzarle un appuntamento, ma lei era sempre restia ad accettarli e inventava continuamente qualche scusa. La sua ultima relazione, di cui voleva dimenticare ogni cosa, non era finita affatto bene e per questo motivo Lara aveva stabilito alcune regole. Niente soldati, niente capelli biondi e occhi azzurri, niente amore.

𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora