Una volta congedatosi con T'Challa, Steve lasciò il palazzo e raggiunse il quinjet, dove trovò, come preventivato, Lara. Se ne stava davanti ad una sorta di specchio, con il lembo destro della maglietta alzato, per osservare il leggero segno rossastro che portava sul busto. Non ci mise molto il Capitano a capire a cosa fosse dovuto, riconosceva l'impronta delle proprie dita sulla pelle della ragazza, e così si precipitò da lei, poggiando la mano proprio nel punto in cui in precedenza aveva stretto la sua carne tanto forte da imprimere quel segno.
Lei sobbalzò al suo tocco, abbassando velocemente la maglietta e cercando di sfuggire a quella vicinanza, ma lui ancora una volta la bloccò per un polso e la tirò delicatamente verso di sé. «Mi... mi dispiace, non mi sono reso conto della forza che ho usato, non volevo farti male.»
«Non è importante.» lo rassicurò.
«È importante per me. Fammi vedere» Lara sbuffò, ma lui non si mosse di una virgola e la costrinse a tirare su la maglietta quel tanto da mostrare il segno. Lo sfiorò delicatamente con le dita, chiedendole se le facesse male e ricevendo in risposta solo un movimento della testa a negare. L'attenzione di Steve fu catturata però dalle cicatrici sul ventre della ragazza, decisamente più vistose e spaventose del livido lasciato dalla sua mano, ma non appena vi passò le mani sopra, lei in tutta fretta tirò giù la maglia e si allontanò.
«Sto bene.» asserì fredda, mentre Steve si metteva alla guida del quinjet, diretto al Raft. Sam, così come Clint, Wanda e Scott, si trovava lì dopo gli scontri avvenuti all'aeroporto di Berlino. Steve e Bucky erano riusciti, con l'inaspettato aiuto di Natasha, a prendere un jet e raggiungere la Siberia, ma gli altri erano rimasti lì all'aeroporto e con loro Tony non era stato clemente. Era ancora convinto che fosse James il responsabile dell'attentato di Vienna, e così aveva ceduto alle richieste del segretario Ross, facendo rinchiudere quelli che una volta erano membri della sua squadra, i suoi amici.
Inutile dire che Bucky si era rivelato innocente, almeno per quanto riguardava l'uccisione del re del Wakanda, ma tra Steve e Tony erano insorte questioni ben più gravi che Lara non voleva costringere Rogers a raccontare. Del resto non erano nemmeno amici, erano due conoscenti che per caso si erano trovati nello stesso luogo e che avevano un amico in comune, Sam. Era esclusivamente per lui che Lara si stava cacciando in quei guai, sapeva benissimo che liberando Sam dal Raft avrebbe dovuto poi condurre con lui una vita da ricercata, ma non poteva certo abbandonare l'unica persona che le fosse stata accanto negli ultimi tempi, l'unico amico su cui potesse contare. Per lui avrebbe fatto di tutto, ed era certa che se le cose fossero state invertite, anche Sam non avrebbe esitato a fare l'impossibile per lei.
«Tu lavoravi per Fury.» esordì di punto in bianco Lara.
«È una domanda? Perché sembra più un'affermazione...» chiese, leggermente confuso.
«No, so che tu lavoravi per lui, Steve, non era una domanda.» cominciò a gesticolare nervosamente. «Che tipo è? Ti sembra uno che abbandonerebbe i propri amici?»
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𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜
Fanfiction🏹 𝚄𝚗𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚌𝚊𝚖𝚋𝚒𝚊𝚝𝚊 𝚍𝚊𝚕𝚕'𝚒𝚗𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚘 𝚌𝚘𝚗 𝚞𝚗 𝚏𝚞𝚐𝚐𝚒𝚝𝚒𝚟𝚘 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜 🏹 Tutti conoscono la storia di Captain America, l'eroe perfetto, il paladino, il primo vendicatore, ma quanti possono dire di conos...