𝟹𝟻 - 𝚂𝚘𝚗𝚘 𝚒𝚘 𝚒𝚕 𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚊𝚗𝚘

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«Presumiamo che stiano tornando, giusto?» I Vendicatori ancora presenti sulla Terra erano riuniti insieme all'Avengers Compound per discutere di quanto avvenuto, prima a New York e poi a Edimburgo, con i figli di Thanos arrivati per prendere le ge...

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«Presumiamo che stiano tornando, giusto?» I Vendicatori ancora presenti sulla Terra erano riuniti insieme all'Avengers Compound per discutere di quanto avvenuto, prima a New York e poi a Edimburgo, con i figli di Thanos arrivati per prendere le gemme, inclusa quella incastonata nella testa di Visione. Il Colonnello Rhodes faticava ancora ad abituarsi a quelle situazioni, fin troppo al di là di un semplice uomo come lui, ma vi era dentro da ormai troppi anni per lasciar perdere, da quando aveva iniziato a combattere al fianco di Iron Man. Per di più, era il suo migliore amico quello ad essere scomparso su una nave aliena, non poteva di certo starsene con le mani in mano.

«E che possano trovarci.» Wanda concluse quanto ipotizzato da Rhodey, giocherellando con il labbro inferiore nel tentativo di calmare un poco la propria ansia.

«Ci serve tutto l'aiuto possibile, dov'è Clint?» anche Bruce si intromise nel discorso, ponendo l'attenzione su una questione piuttosto scomoda. Dopo la battaglia in Sokovia, Banner era scappato dalla squadra, scomparendo per anni e ritornando solo a seguito della questione accordi e Civil War, e venendo a conoscenza molto tardi della separazione degli Avengers. Per questo Natasha dovette spiegargli come Clint e Scott fossero agli arresti domiciliari, avendo preferito patteggiare e rimanere con le proprie famiglie, piuttosto che scegliere come loro una vita da fuggitivi lontani da tutto e tutti. «Chi è Scott?»

«Ant-Man.» le delucidazioni gli arrivarono direttamente da Steve.

«Esistono due insetti supereroi?» quella domanda fece alzare gli occhi al cielo un po' a tutti, ma fortunatamente Bruce si riscosse presto, ritornando a parlare di cose più serie. «Okay, ascoltate. Thanos guida il più grosso esercito dell'universo e di certo non si fermerà fin quando non avrà... la gemma di Visione»

«Allora dobbiamo proteggerla.» affermò Lara, rimasta in silenzio fino a quel momento.

«No, dobbiamo distruggerla.» Visione sembrava particolarmente convinto di quelle sue parole, ma tutti i presenti, Wanda soprattutto, non avrebbero mai lasciato morire l'androide, non senza averle prima provate tutte. «Ho pensato parecchio a questa entità nella mia testa, alla sua natura, ma anche alla sua composizione. Penso che se la esponessimo ad una fonte d'energia molto potente... qualcosa che sia davvero simile alla sua firma, probabilmente... l'integrità molecolare potrebbe collassare.» si avvicinò cauto a Wanda, facendo comprendere a chiunque si trovasse lì la natura dei suoi pensieri.

«Sì, e tu insieme ad essa. Non ne voglio neanche parlare.»

«Eliminare la gemma è l'unico modo di accertarsi che Thanos non possa averla.»

«È un prezzo troppo alto da pagare.» Wanda aveva ragione, la sua morte era un prezzo troppo alto, soprattutto se a doverlo pagare era lei, costretta ad uccidere l'amore della sua vita. Fa già abbastanza male vedere morire chi si ama, figurarsi se ad ucciderlo sono le tue stesse mani. Nessuno biasimava Wanda per quel rifiuto di farlo, probabilmente al suo posto avrebbero reagito tutti allo stesso modo.

𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora