𝟸𝟺 - 𝙷𝚎𝚗𝚛𝚢

370 20 75
                                    

«Quale parte di "non fare casini" non ti è chiara?» Lara non aveva bisogno di alcuna conferma, le era bastato osservare come gesticolasse, per avere la certezza che l'uomo alto e biondo nascosto in mezzo alle fronde fosse Henry

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Quale parte di "non fare casini" non ti è chiara?» Lara non aveva bisogno di alcuna conferma, le era bastato osservare come gesticolasse, per avere la certezza che l'uomo alto e biondo nascosto in mezzo alle fronde fosse Henry. Non era cambiato di una virgola in quei dieci anni, forse era solo più muscoloso, ma a dirla tutta era sempre stato ben piazzato anche quando era solo un ragazzino. Era uno di quei ragazzi che nessuna di sarebbe mai sognata di farsi scappare, eppure lei lo aveva fatto, o meglio, era lei ad essere scappata, terrorizzata da sentimenti che riteneva fin troppo importanti per una ragazzina come lei.

Gli occhi azzurri del giovane incrociarono lo sguardo duro ma allo stesso tempo emozionato della Hunt, in piedi dietro di lui con le braccia conserte, e affiancata dai tre supereroi che la accompagnavano ormai da giugno dell'anno prima. Un sorriso spontaneo si formò sul volto di entrambi, poi con uno scatto fulmineo Henry afferrò il polso di Lara, spingendola ad accucciarsi come lui dietro i cespugli. Dal binocolo che portava al collo, si poteva ben intendere come il biondo stesse spiando qualcuno, e farsi beccare non era decisamente nei suoi piani, così intimò a Lara e agli altri di fare silenzio, portandosi l'indice alla bocca, e indossò di nuovo il piccolo cannocchiale.

«Cosa stai combinando?» sussurrò la ragazza, buttando di tanto in tanto un'occhiata al di là delle piante, non scorgendo nulla.

«Ti ho detto che ero nei guai. Quel tizio...» le passò il binocolo, così che potesse osservare bene l'Italiano dal completo elegante. «Lavora per un un uomo di nome Mauro Felici, al quale io devo un sacco di soldi.»

«Chissà perché non mi sorprende...» il commento del Capitano fece voltare tutti verso di lui, compresa Lara, che lo guardava con un cipiglio sul viso, piuttosto contrariata. «Come sei finito impelagato con gente così?» continuò lui, cercando di ignorare le occhiatacce.

«Shh» Henry si portò ancora una volta il dito alla bocca, concentrato ad osservare cosa accadesse oltre i cespugli. Un uomo piccolo e con gli occhiali rotondi, se ne stava terrorizzato e in ginocchio di fronte allo scagnozzo di Felici, elegantissimo nel suo completo bianco panna. La pistola che si rigirava tra le mani, sembrava una nota stonata su un uomo d'altri tempi, ma per gente come Henry che conosceva bene quel genere di persona, non risultava affatto strano che portasse un tale oggetto con sé.

«Se vuoi che ti aiutiamo, devi dirci di più, starsene qui a spiare chi lavora per l'uomo che ti causa tanti problemi, non mi sembra la soluzione giusta, sai.»

Henry roteò gli occhi, lasciando ricadere il binocolo al collo, e rivolgendosi a Lara si lamentò del comportamento di Steve. «Non riesce proprio a stare zitto, vero?»

«Oh, credimi, sa stare zitto anche per mesi se vuole.» uno sguardo di fuoco partì dagli occhi scuri della ragazza, raggiungendo quelli glaciali del Capitano, ma presto quel contatto visivo fu interrotto da un proiettile che sferzò l'aria sopra le loro teste.

Natasha e Sam scattarono sull'attenti, così come Rogers, mentre Henry afferrò per un polso Lara, trascinandola via da quel luogo e costringendola a correre a perdifiato. I tre Avengers li seguivano attentamente, cercando di non farsi beccare, ma erano certi che chi aveva sparato li avesse visti, bruciando da subito la loro copertura. Attraversarono tutta Roma, prendendo le strade più nascoste e i vicoli più secondari che trovassero, andando perfino a sbattere contro alcune persone, mentre l'aria colpiva i loro visi e i moscerini finivano in posti in cui non dovevano stare. In quegli istanti, Wilson rimpianse di non aver indossato le ali e di aver dato retta a Lara, vestendosi da normale civile per rimanere in incognito, perché con la sua uniforme, avrebbe sicuramente evitato le vesciche che le scarpe gli stavano procurando, e avrebbe raggiunto la destinazione nella metà del tempo, anche se, a dirla tutta, non sapeva nemmeno dove stessero andando.

𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora