Dopo la visita al carcere di Berlino, dove si trovava Zemo, l'improbabile trio composto da Lara, Sam e Bucky si riunì in quella che sembrava un'officina, e mentre Barnes ipotizzava un'eventuale fuga del Barone, Sam non perdeva tempo a confutare ogni sua tesi, affermando che fosse tutto un po' troppo semplice.
Lara non si curava di loro, troppo presa dai suoi pensieri e dall'odore di olio per motore, che impregnava l'aria e le ricordava quando anni addietro si era messa in testa di riparare quel furgone malandato, trovato nel garage della loro prima casa da fuggitivi. Era una cosa che la distraeva, al tempo il suo pensiero fisso era l'aver scoperto il vero lavoro dei suoi genitori, mentre in quel momento la sua mente aveva spazio quasi solo per la morte dell'uomo che amava. Forse avrebbe dovuto trovarsi un hobby, qualcosa che anche in questo caso la distraesse, ma sapeva bene che per quanto ci potesse provare, il ricordo di Steve sarebbe ritornato prorompente, magari di notte, togliendole quelle poche ore di sonno che il suo corpo ormai stremato reclamava. Dormiva solo perché sfinita, solo perché il pianto che la accompagnava durante il giorno la stancava talmente tanto da non darle la forza nemmeno di opporsi agli occhi che si chiudevano.
Si mise sull'attenti, quando vide comparire un ombra sulle tende in plastica alla sua sinistra, ma le urla di Sam e Bucky le fecero presto capire che quell'uomo che si trovava davanti, altro non era che il famoso Zemo.
«Ehi! Che cosa ci fai qui!?» scattò Sam.
Bucky lo bloccò, impedendo a Wilson di raggiungere Zemo e fargli solo Dio sa cosa. «No, ascolta. Non te l'ho detto perché me l'avresti impedito, ma lui ci serve!»
«Tu torni in prigione!» Sam era furioso, il fatto che il Barone fosse evaso non gli andava giù, nonostante fosse consapevole che potesse essergli piuttosto utile.
«Se... se posso» provò a parlare Zemo.
«No!» esclamarono all'unisono Bucky e Sam, zittendolo, mentre nel frattempo Helmut volgeva lo sguardo verso Lara, ancora in disparte, appoggiata all'automobile. Mentre lei lanciava occhiate accusatorie e curiose all'uomo di fronte a sé, l'ex Soldato d'Inverno ricominciò a parlare, nel tentativo di persuadere Sam, ancora piuttosto perplesso. «Quando Steve non ha firmato gli accordi di Sokovia, tu l'hai appoggiato. Hai violato la legge e ti sei messo nei guai, per me. Ti chiedo di farlo di nuovo.» il suo sguardo era puntato su Wilson, come a supplicarlo, tanto che Falcon non riuscì a sostenerlo e si vide costretto a girare il capo.
«Se dovessimo procedere.» rispose Sam, titubante, dopo aver sbuffato. «Tu non farai un passo senza il nostro permesso.» concluse, rivolgendosi direttamente al Barone.
Zemo annuì, e fu a quel punto che Lara finalmente parlò. «Da dove iniziamo?»
I tre si ritrovarono così a dover ascoltare gli ordini di Zemo, cosa che a Sam non faceva affatto piacere, ma che era un male necessario per poter portare avanti la missione. Lara aveva ricevuto tutte le informazioni che le servivano da Bucky, quando l'aveva confortata in quella stanza della centrale di polizia e le aveva raccontato tutto, di come Karli e i Flag Smashers avessero in qualche modo ricreato il siero e di quanto fossero pericolosi, ma non riusciva ancora a capire appieno perché avessero bisogno proprio dell'aiuto di quel bizzarro uomo. Non credeva nemmeno che fosse un Barone, almeno non prima di aver visto tutte le macchine che la sua famiglia gli aveva tramandato, ma comunque, continuava a non essere totalmente convinta delle sue intenzioni. Da quello che le aveva raccontato James, visto che lei e Sam ancora non si parlavano, Zemo lo aveva incastrato per l'omicidio di T'Chaka ed era stato una delle cause principali che avevano portato alla divisione degli Avengers.
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𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜
Fanfiction🏹 𝚄𝚗𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚌𝚊𝚖𝚋𝚒𝚊𝚝𝚊 𝚍𝚊𝚕𝚕'𝚒𝚗𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚘 𝚌𝚘𝚗 𝚞𝚗 𝚏𝚞𝚐𝚐𝚒𝚝𝚒𝚟𝚘 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜 🏹 Tutti conoscono la storia di Captain America, l'eroe perfetto, il paladino, il primo vendicatore, ma quanti possono dire di conos...