𝟻𝟿 - 𝚅𝚒 𝚟𝚘𝚐𝚕𝚒𝚘 𝚋𝚎𝚗𝚎

108 11 52
                                    

Dopo lo sfogo di Sam contro il Senatore e gli altri politici, a seguito alla morte di Karli, qualcosa sembrava essersi smosso davvero

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Dopo lo sfogo di Sam contro il Senatore e gli altri politici, a seguito alla morte di Karli, qualcosa sembrava essersi smosso davvero. In primis, se in precedenza Wilson non era benvisto nei panni di Captain America, ormai la Nazione lo riconosceva con quel titolo, e lo amava nelle vesti del nuovo paladino americano. Perfino Isaiah si era dovuto ricredere, una volta osservato Wilson imbracciare lo scudo e battersi per i diritti dei più deboli.

Quanto a Lara e Bucky, loro non avevano dubbi sul valore di Sam, ed erano fieri di aver finalmente visto compiersi il suo destino.

Non lo negava, Lara, osservare Sam imbracciare lo scudo di Steve la riempiva d'orgoglio, ma allo stesso tempo una terribile malinconia le stringeva il cuore così tanto da farlo sembrare piccolo piccolo, inesistente. Steve aveva lasciato un vuoto incolmabile in lei, e per quanto cercasse di mostrarsi forte, ora che la missione era finita e che non aveva più altre distrazioni, il suo ricordo la lacerava. Non era ancora riuscita a parlarne del tutto, né con Sam né con Bucky, nessuno dei due sapeva davvero cosa fosse successo nel dettaglio, perché parlarne le mozzava il fiato, ogni volta che aveva provato a dirgli tutto per filo e per segno non ce l'aveva fatta.

Così, si era limitata alle informazioni base. Steve era morto per colpa di Jeremiah, per salvarla, fine, non sapevano altro.

Nessuno dei due sapeva che tutto era partito da lei, che se non avesse tentato di uccidere Jones, Steve non avrebbe di conseguenza cercato di salvarlo, facendo scattare la trappola. Quel pensiero la distruggeva, se solo lei non si fosse fatta prendere dall'odio e dalla vendetta, lui sarebbe stato ancora vivo, sarebbe stato lì con lei.

Ancora una volta, era colpa sua.

«Ehi.» la figura di Wilson le comparve davanti, con una birra in mano, che lei afferrò senza pensarci due volte. L'amico si sedette al suo fianco, volgendo lo sguardo verso il porto che si estendeva di fronte ai loro occhi, illuminato dalle luci rossastre del tramonto. Rimasero un po' in silenzio, ad osservare il paesaggio, mentre il vociare della gente che festeggiava giungeva alle loro orecchie.

«Bella festa?» domandò lei, spezzando il silenzio.

«Manca una degli ospiti d'onore. Bucky si sta prendendo tutti i complimenti al posto tuo, e mio, in questo momento.» rise.

«Dovresti essere lì a festeggiare anche tu, infatti.» prese un sorso di birra ghiacciata, beandosi di quella frescura, e rigirando poi il liquido all'interno della bottiglia. «Davvero, Sam. Puoi tornare dalla tua famiglia.»

«Anche tu sei la mia famiglia.» asserì, serio e amorevole. «Che succede?»

Lara non rispose, sperando che lui demordesse e che la lasciasse lì da sola, ma il suo sguardo le bruciava l'anima, si sentiva all'inferno per non aver raccontato tutto, e così, presa dal senso di colpa, sbottò. «È stata colpa mia.» lui aggrottò la fronte, avvicinandosi un poco a lei. «La morte di Steve è tutta colpa mia.» scoppiò a piangere, al che Sam le poggiò una mano sulla schiena, cercando di tranquillizzarla.

𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora