𝟸𝟹 - 𝙸𝚕 𝟸𝟹 𝚏𝚎𝚋𝚋𝚛𝚊𝚒𝚘

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«Tu!» L'urlo di Wilson fu così forte da scuotere anche Lara, che in fretta e in furia si precipitò dalla camera da letto al soggiorno, dove Steve e Natasha analizzavano quanto avvenuto nell'ultima missione a Bamberga

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«Tu!» L'urlo di Wilson fu così forte da scuotere anche Lara, che in fretta e in furia si precipitò dalla camera da letto al soggiorno, dove Steve e Natasha analizzavano quanto avvenuto nell'ultima missione a Bamberga. Arrivò giusto in tempo per osservare il suo migliore amico che minaccioso si dirigeva verso Steve, dal canto suo visibilmente confuso, ma fu quando Sam mollò un pugno sul volto del Capitano, che la situazione iniziò a degenerare. Lara prese Falcon per la felpa, tirandolo verso di sé con foga, mentre Natasha si frapponeva fra i due uomini per impedire che le cose peggiorassero ancora di più. Erano tutti sconvolti, ma Lara ancora di più, perfettamente consapevole del motivo che aveva spinto Sam a quel gesto.

«Ma che ti prende!?» Natasha lo aveva fissato con i suoi penetranti occhi verdi, ma Sam aveva deciso di ignorare la bionda, continuando a puntare lo sguardo verso Steve, il quale nel frattempo si passava una mano sullo zigomo arrossato.

«Ti scopi mia sorella, e non solo non dici nulla, ma sparisci anche per i successivi sette mesi! Che razza di uomo sei, eh Cap!?»

All'udire quelle parole, il sangue di Lara si gelò nelle vene, lasciandola di stucco e inducendola a portare lo sguardo sul Capitano, che invece se ne stava con gli occhi bassi e non sembrava mostrare alcuna emozione. «Sam...» sussurrò, tirando leggermente l'amico per un braccio, cercando di fermare quella sceneggiata, ma Wilson sembrava non volersi fermare, e divincolandosi dalla presa si avvicinò ancora una volta a Rogers. Fu il conseguente urlo di Lara a fermarlo, attirando sulla ragazza tutta l'attenzione, compresa quella di Steve. «Sam!» Era rabbiosa, ferita dall'atteggiamento del Capitano, ma questo non voleva dire che Falcon avrebbe dovuto comportarsi in quel modo, mettendola in imbarazzo e soprattutto immischiandosi di faccende che non lo riguardavano. Non negava che il pugno sul volto di Steve l'avesse da un lato sollevata, perché se lo meritava, ma rimaneva il fatto che quella fosse una questione tra lei e Rogers, Sam non c'entrava nulla. «Non è una cosa che ti riguarda. Ti prego...» gli si avvicinò di nuovo, e fu allora che Sam la guardò negli occhi, vedendo il suo dolore, e timidamente annuì, prendendo la via della camera da letto, non senza prima aver lanciato un'altra occhiata di fuoco a Cap, ancora appoggiato al tavolo con le braccia incrociate.

Per un momento, mentre Sam lasciava inviperito il soggiorno, gli occhi di Lara e Steve si erano incontrati, i primi carichi di risentimento, i secondi di sensi di colpa che stavano mangiando vivo il Capitano. Solo lui sapeva i motivi per cui si era allontanato così da Lara, e nonostante la consapevolezza che lei lo odiasse, aveva preferito starle lontano, anche se ciò significava logorare se stesso. In quei sette mesi, fin troppe volte aveva dovuto combattere con l'istinto di raggiungerla e di spiegarle tutto, di riprendersela, perché sì, in qualche modo sentiva che lei gli appartenesse, che fossero fatti per stare insieme, ma d'altra parte era giunto alla conclusione, sbagliata, che lei stesse meglio senza di lui.

In quell'istante, in cui il suo sguardo aveva incontrato quello della ragazza, si era reso conto di come nonostante cercasse di starle lontano, lei avrebbe sempre abitato nella sua mente, sarebbe stata la costante dei suoi pensieri, portandolo allo stremo. E allora si domandava se avesse senso desiderare tanto una persona e allo stesso tempo volerla lontana, se non fosse un paradosso.

𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora