𝟸𝟼 - 𝚃𝚎𝚜𝚝𝚊 𝚘 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎

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«Allora

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«Allora...» la voce acuta di Sam precedette il suo ingresso nella camera da letto di Lara, come sempre senza bussare, facendo comparire un cipiglio infastidito sul volto della ragazza. «Che mi dici di Henry? Mi sono perso qualcosa?» domandò, con un sopracciglio alzato e un sorriso malizioso.

«A che ti riferisci?» con le braccia incrociate al petto, Lara si poggiò contro il muro, continuando a guardare il suo migliore amico, che nel frattempo aveva preso posto sul letto, senza chiedere il permesso.

«Dico solo che mi siete sembrati... intimi, ecco.»

«Perché lo siamo.» asserì, senza alcuna malizia, pentendosi subito di quella frase, non appena notò lo sguardo sorpreso di Wilson. Si diresse verso la scrivania, sistemando i capi buttati sulla sedia e fuggendo così lo sguardo di Sam. «Cioè... non in quel senso. Se vuoi sapere se c'è mai stato qualcosa tra noi, sì, è stato il primo ragazzo che ho avuto, la mia prima vera esperienza, la mia prima volta, il mio primo... amore, se così possiamo definire quello che si prova a quindici anni, ma ora siamo solo due vecchi amici che si sono ritrovati dopo tanti anni, tutto qui.»

«Sei sicura che lui lo sappia?»

«Sam...»

«Dico solo-» proferì, alzando le braccia in aria in maniera innocente «Dico solo che quello non ti guarda come si guarda un'amica, e lo so perché io ti guardo come amica, mentre quei due si comportano come leoni che combattono per la stessa preda.»
Lei aggrottò le sopracciglia, girandosi di scatto verso Wilson e lasciando perdere i vestiti che stava piegando, guardandolo confusa. «E dai, Lara! Non dirmi che non hai notato come anche Steve ti mangi con gli occhi, non l'ho mai visto così, sembra come stregato.»

«Poteva pensarci prima di spezzarmi il cuore.»

«Se solo tu-»

«No, Sam, non voglio sentire altro. Ma tu da che parte stai!?» sembrava quasi che Wilson volesse in qualche modo giustificare il Capitano, quando nemmeno una settimana prima gli aveva mollato un pugno dritto in faccia.

«Dalla tua, sempre dalla tua parte, voglio solo che tu sia felice, Lara. Per questo-»

«Vuoi che io sia felice, Sam?» lo interruppe. «Allora non tirare più fuori questo discorso, non nominare Steve, non rivangare il passato, perché è questo che è, passato. Quello tra me e Steve è stato il miglior sesso che io abbia mai fatto, ma è stato solo questo, solo sesso. E io voglio andare avanti, ma non posso farlo se tu continui a riaprire il discorso.»

Ci pensava abbastanza spesso già da sola, non aveva bisogno che anche il suo migliore amico le ricordasse quanto successo con il Capitano. Nonostante fossero passati più di sette mesi, i ricordi di quella notte ancora le tornavano alla mente, insieme alla miriade di domande su cosa potesse aver sbagliato per far scappare Steve in quel modo. Cercava di non dar peso alla questione, ma la verità era che da anni non stava così male, perché aveva sempre deciso di tenersi alla larga dalle questioni sentimentali, di chiudere il suo cuore, e l'unica volta in cui lo aveva riaperto, era finita che l'uomo di cui si stava inevitabilmente infatuando aveva preso il suo cuore, l'aveva masticato, e risputato come fosse una caramella dal gusto terribile.

𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora