𝟹𝟺 - 𝚆𝚊𝚗𝚍𝚊 𝚎 𝚅𝚒𝚜𝚒𝚘𝚗𝚎

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I ciottoli delle strade di Edimburgo che Wanda e Visione stavano calpestando, erano ricoperti di piccole goccioline di umidità e di pioggia, fermatasi da poco, e la fredda aria serale oltrepassava i cappotti dei due, facendogli percepire l'abbassa...

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I ciottoli delle strade di Edimburgo che Wanda e Visione stavano calpestando, erano ricoperti di piccole goccioline di umidità e di pioggia, fermatasi da poco, e la fredda aria serale oltrepassava i cappotti dei due, facendogli percepire l'abbassamento di temperatura. «C'è un treno alle dieci per Glasgow, avremmo più tempo per stare insieme prima del tuo rientro.» asserì Wanda.

«E se lo perdessi?» commentò Visione.

«Ce n'è uno alle undici.»

«E se perdessi tutti i treni?» a quel punto si bloccò, arrestando quella camminata, e portandosi di fronte alla Maximoff. «E se questa volta non tornassi?»

«Hai dato la tua parola a Stark...»

«Preferisco darla a te.»

«Ci sono persone che aspettano anche me, abbiamo fatto delle promesse.»

«Non tra noi due. Wanda...» poggiò le mani sulle spalle della ragazza, avvicinandosi di poco a lei e puntando gli occhi nelle sue iridi chiare e confuse. «Per due anni abbiamo rubato questi momenti, per capire se potesse funzionare e... non lo so, io, penso...» arrancò un attimo, facendo comparire un piccolo sorriso sul volto della rossa. «Senti, adesso voglio parlare per me, io credo che...»

«Funzioni.» concluse Wanda per lui, per poi sentire la voce di Visione sovrapporsi alla propria.

«Che funzioni...»

Lei confermò con un sorriso. «Funziona.»

«Resta... Resta con me.»

Avrebbe voluto dirgli di sì, che sarebbe rimasta con lui ad Edimburgo, senza tornare da Natasha e gli altri e senza che lui tornasse a New York, ma venne distratta dal notiziario visibile dalla vetrina dietro Visione, in cui le immagini della Grande Mela distrutta ancora una volta, passavano in maniera rapida dietro la giornalista. Tra di esse, la foto di Tony Stark figurava in bella vista, mostrando come Iron Man fosse ormai disperso, dopo il tentativo di proteggere la città da un secondo attacco alieno in pochi anni. Era di quello che la gemma avvisava Visione, quando ore prima si trovava dolorante nella camera d'albergo, stava cercando di metterlo in guardia da quelle creature, giunte sulla Terra alla ricerca proprio delle gemme.

«Devo andare.» l'androide afferrò la mano della sua amata, lasciandovi un leggero bacio e allontanandosi da lei.

«No, Visione.» scosse il capo. «Visione, se è vero, allora andare forse non è la migliore idea.»

«Wanda, ti a-» la frase fu spezzata dall'urlo del sintezoide, trapassato da una lancia aliena al centro dell'addome e scaraventato poi dall'altro lato della strada.

Prima che la Maximoff potesse attaccare l'extraterrestre che aveva ferito Visione, qualcosa la colpì alle spalle, facendola carambolare contro la vetrina di un negozio e lasciando il suo amato in balia dei figli di Thanos, intenzionati a rimuovere con la forza la gemma della mente dalla sua fronte, tanto da provocare le urla strazianti dell'androide steso a terra. Wanda si riscosse abbastanza in tempo da colpirli e da liberare Visione, ma presto i due li attaccarono ancora, separandoli, e costringendo la strega ad un duello contro Proxima, mentre lui finiva nelle mani di Gamma Corvi.

𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora