In quei vicoli bui e su quelle strade poco illuminate da flebili lampioni giallastri, Lara riusciva a scorgere solo qualche ragazzino, con un pallone fra le mani e pesanti collane in oro, forse finte o forse rubate, indossate nel tentativo di sembrare più grande e figo. Alcuni di loro la ignorarono, altri le lanciarono strane occhiate, ma sembrava che nessuno volesse rivolgerle la parola.
«Ciao.» si avvicinò a uno di loro, che la squadrò dalla testa ai piedi, non appena gli fu davanti.
«Che ci fai da queste parti, bellezza?»
«Non chiamarmi mai più così, o ti spezzo un braccio.» lo minacciò, e di rimando, il ragazzo alzò le mani al cielo, annuendo. «Sto cercando Isaiah, sai dirmi dove posso trovarlo?» chiese.
«Che vuoi da mio nonno?»
«Solo parlare. Sono un'amica di Barnes e Wilson.» il giovane sembrò afferrare al volo, e con calma le indicò dove trovare Isaiah. Così Lara camminò attraverso le piccole case malandate, raggiungendo il cortile sul retro di quella indicatagli dal ragazzo, dove trovò un anziano signore intento ad innaffiare le sue piante con cura. «Isaiah?» tentò.
«Chi sei? Cosa vuoi da me?» domandò, un po' alterato, con il tubo d'irrigazione ancora in mano e puntato verso di lei.
«Mi dispiace disturbarla, mi chiamo Lara, Lara Hunt. Sono-»
«Ti manda il tuo amico?» la interruppe.
«Sam?» intuì. «No, non sa che sono qui. Ma la prima volta che lui e Bucky sono venuti a trovarti, io non c'ero, e ho sentito parlare di te solo tramite racconti. Volevo saperne di più. Eri un Supersoldato come Steve, potevi essere il prossimo-»
«Il prossimo cosa? Eh!?» ancora una volta, non le permise di finire la frase, intimorendola. «Capelli biondi, occhi azzurri, stelle e strisce, vero!? Il mondo intero ha rincorso quella grande speranza bianca da quando gli hanno iniettato il siero.»
«Non è Steve quello che ti ha messo in prigione.» sputò acida. Se c'era una cosa che non le andava giù, era quando qualcuno addossava a Steve colpe che lui non aveva. Era evidente che certe persone non lo conoscessero davvero, perché se solo lo avessero fatto, si sarebbero accorti di come Rogers fosse l'uomo migliore che potessero incontrare, sebbene non fosse perfetto nemmeno lui.
La rabbia nello sguardo di Lara era fin troppo eloquente, e nonostante i tentativi di reprimere le lacrime, qualcuna sfuggì al suo controllo, inumidendole gli occhi e attirando l'attenzione di Isaiah. «Tu...» le disse, avvicinandosi a lei. «Tu lo amavi.» il tono si fece incredibilmente più dolce, poi Isaiah prese un grosso respiro, e la invitò ad entrare in casa.
Seppur titubante, Lara lo seguì all'interno, prendendo posto su una vecchia poltrona verde, da cui usciva l'imbottitura, poi l'uomo le offrì una tazza di tè, e le porse delle fotografie in bianco e nero, ritraenti una bellissima donna. Lara passò le dita su quei volti, sentendo un'incredibile morsa allo stomaco e al petto, come se qualcuno le avesse appena strappato il cuore a mani nude, forse perché senza nemmeno sentirselo dire, aveva già capito il sentimento che legava Isaiah e quella ragazza. Ne ebbe la certezza quando tra le mani si trovò la foto del matrimonio, con l'abito bianco e il velo in primo piano e, in quel preciso istante, sentì una lacrima scenderle lentamente sul viso. Non la trattenne, la lasciò libera, come avrebbe dovuto fare con i suoi sentimenti molte altre volte.
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𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜
Fanfiction🏹 𝚄𝚗𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚌𝚊𝚖𝚋𝚒𝚊𝚝𝚊 𝚍𝚊𝚕𝚕'𝚒𝚗𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚘 𝚌𝚘𝚗 𝚞𝚗 𝚏𝚞𝚐𝚐𝚒𝚝𝚒𝚟𝚘 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜 🏹 Tutti conoscono la storia di Captain America, l'eroe perfetto, il paladino, il primo vendicatore, ma quanti possono dire di conos...