𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜

𝟻𝟷 - 𝚂𝚑𝚊𝚛𝚘𝚗 𝙲𝚊𝚛𝚝𝚎𝚛

«Dovevi proprio dirle che eri la fidanzata di Steve?»
Sam e Lara non parlavano da giorni, per la precisione da quando Walker aveva imbracciato quello scudo, e di certo quella domanda non era la migliore con cui i due potessero riallacciare i rapporti, ma in quel momento, Sam ripensò a quanto l'affermazione di Lara di poco prima potesse aver infastidito Sharon. Dal canto suo, la ragazza era invece fermamente convinta che il suo migliore amico dovesse interessarsi più a lei, che a come potesse esserci rimasta la Carter.

«Mi è scappato, okay!? Non so perché l'ho detto.» sbuffò, allontanandosi da Sam e sedendosi sul divano. Lui la seguì, prendendo posto accanto a lei, che continuò a parlare. «E poi è la verità, credo. Non penso mi abbia mai dato una risposta quando gli ho chiesto di essere il mio ragazzo...»

«Lui ti amava, Lara.»

«Lo so, me l'ha detto...» sospirò, cercando di cacciare indietro una lacrima. «Se c'è una cosa che non riesco proprio a sopportare, Sam, è di non aver avuto il coraggio di dirgli che lo amavo anche io, di essere stata tanto codarda.»

Dopo gli ultimi giorni, in cui Lara non aveva avuto la minima intenzione di parlare con Sam, per la prima volta sembrò aprirsi di nuovo, confessandogli una delle tante cose che le tormentava la mente nell'ultimo periodo. Sapeva che per quanto potessero litigare, l'unico in grado di capirla davvero sarebbe stato lui, che negli anni le era stato accanto, come un vero fratello. Doveva la vita a Sam, e non per modo di dire, aveva perso il conto delle volte in cui avrebbe voluto farla finita e lui l'aveva salvata. Non lo aveva perdonato per aver dato via lo scudo, non lo avrebbe fatto tanto facilmente, ma sentiva che continuare così non avrebbe portato da nessuna parte, non avrebbe cambiato le cose. Sam non aveva regalato lo scudo a Walker, lo aveva donato perché fosse un simbolo per la Nazione, proprio come lo era Steve, e anche se non condivideva il suo operato, non lo condannava totalmente.

La visione di Lara, probabilmente, era distorta anche dal fatto che a imbracciare quello scudo fosse il suo ex, sempre se così potesse definirlo, colui che anni addietro l'aveva fatta ancora più a pezzi di quanto già non fosse. Ma il tempo, soprattutto quello passato con Rogers, le aveva reso chiaro quanto Walker non fosse fatto per lei, di quanto non reggesse il confronto con una donna tanto tosta e determinata, che rischiava di minare la sua autorità.

John Walker aveva bisogno di sentirsi il più forte e, vicino a Lara, questo non gli era possibile.

Prima che Sam potesse risponderle, nella stanza fece la sua comparsa Sharon, e così Wilson lasciò perdere la conversazione, alzandosi per scegliere anche lui dei nuovi abiti appesi alle grucce. La Carter avrebbe avuto degli ospiti a breve, non potevano di certo rimanere in quelle vesti. «Che ti prende, Sharon, non vuoi tornare a casa?» le disse, mentre prendeva una camicia dalla stampella.

«Mi sbattono dentro se rimetto piede in America. Madripoor non concede l'estradizione.»

Lara cercò di ignorare la bionda, per quanto potesse, visto che anche solo la sua voce le dava sui nervi, ma nonostante volesse estraniarsi da quella conversazione, le parole di Sam la fecero voltare curiosa. «Scusa se non ti ho chiamata. Ma dopo il Blip e tutto quel caos...»