𝟺𝟻 - 𝙸𝚕 𝚗𝚞𝚘𝚟𝚘 𝙲𝚊𝚙𝚝𝚊𝚒𝚗 𝙰𝚖𝚎𝚛𝚒𝚌𝚊

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«Perché?»

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«Perché?»

Quella mattina, il giorno dopo essersi ritrovati è aver fatto visita a Nat, Steve osservava Lara passare lenta tra i mobili del suo appartamento, mentre lui sedeva sul divano continuando a seguirla con lo sguardo. «Cosa?» le chiese confuso.

«Perché non sei rimasto con Peggy?» una volta che la lucidità riprese possesso di lei, Lara non riuscì a togliersi dalla testa le parole di Sam, il pensiero che Steve avrebbe potuto avere ciò che aveva sempre voluto, una vita con Margaret, nel suo tempo, quello che lo aveva visto nascere e che lo aveva forgiato per una buona parte della sua esistenza.

«Ne abbiamo già parlato, mi sembrava di essere stato chiaro, ieri.» aggrottò le sopracciglia.

«Era il tuo grande amore, no? Avevi la possibilità di vivere finalmente la vita che desideravi, di stare con la donna che meriti.»

«È quello che ho fatto.»

«Non sai quello che dici.» asserì, sbattendo le braccia lungo il corpo. «Non sono io la donna giusta per te, Steve.»

«Sbaglio o ieri sera mi hai chiesto di essere il tuo fidanzato? Era una cosa detta senza pensarci?» si irrigidì, tendendo la mascella.

«No, certo che no... ma-»

«Perché?» le domandò.

«Cosa?»

«Voglio sapere perché pensi di non essere la donna giusta per me.» si avvicinò pericolosamente a lei, poggiandole una mano sulla guancia per asciugarle una lacrima, e quel contatto provocò a entrambi un brivido lungo tutta la spina dorsale. Per Lara il blip era durato pochi minuti, ma Steve, lui aveva passato ben cinque anni senza di lei, senza poterla vedere, toccare, senza poter sentire il suo profumo, e ora che l'aveva di nuovo davanti a sé, lui voleva tutto di lei, come prima di Thanos, la desiderava con tutto se stesso.

La ragazza prese un respiro profondo, e si allontanò a malincuore da Rogers, camminando nervosamente avanti e indietro. «Io sono un disastro, Steve, sono piena di problemi. Faccio sempre casini, sono impulsiva, temeraria, testarda, mentre tu sei sempre così dannatamente preciso e non va bene! Litighiamo una volta sì e l'altra pure, e lo sai perché? Perché io commetto un sacco di errori, e tu non perdi occasione di farmelo notare, perché mi arrabbio con te per cose che faccio anche io, senza rendermene conto. Perché tu hai bisogno di una donna impeccabile, come Peggy, e non di una come me che non riesce ancora a fare pace con i propri sentimenti, che è sempre mossa dalla rabbia, dal dolore, che non ragiona prima di prendere una decisione. E non credere che io sia felice di dirti questo, non lo sono affatto, perché anche io ti-» si bloccò, giusto in tempo per non dire qualcosa di cui potesse pentirsi. «Perché io ci tengo a te, Steve, più di quanto riesca ad esprimere.» concluse.

«Hai finito?» chiese il Capitano, che piano piano le si era riavvicinato, e ora le stava davanti, sovrastandola in altezza.

Lara annuì, stranamente intimidita, e fu in quell'istante che le labbra di Steve si posarono di nuovo sulle sue, avide, in un bacio tutt'altro che casto. In quel bacio si sentivano tutti gli anni che Steve aveva passato a sognare che quel contatto avvenisse di nuovo, si sentiva il desiderio, la passione, l'amore che nessuno dei due aveva il coraggio di confessare.

𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora