Se ne stava seduta sul letto, con in mano la busta lasciatale da Henry ormai un anno prima, ancora perfettamente sigillata e leggermente impolverata dal passare dei mesi. Non aveva avuto il coraggio di aprirla, nemmeno lei sapeva il perché, forse cercava solo un modo per andare avanti e lasciarsi alle spalle il passato, ma per quanto ci provasse, sapeva che non ci sarebbe mai riuscita, che Henry sarebbe stato sempre parte di lei in un modo o nell'altro. O forse era proprio la paura di chiudere quel capitolo della propria vita, di lasciar andare Henry e con lui quella che era stata lei stessa anni prima. Gli altri non sapevano dell'esistenza della lettera, Lara l'aveva custodita gelosamente nel cassetto del comodino, senza che nessuno se ne accorgesse; non aveva niente da nascondere, ma voleva che rimanesse una cosa sua, perché effettivamente era così, non riguardava Steve, o gli altri, riguardava solo lei.
«Ehi, Lara, mi aiuteresti?» la porta della camera da letto si spalancò, interrompendo il flusso di pensieri della mora, che di scatto nascose la lettera sotto il sedere, stropicciandola un poco.
«Nat!» la ammonì. «Non si usa più bussare?»
«Hai ragione, visto come Sam ha beccato te e Cap l'altro giorno, forse mi conviene bussare.» la risata della Vedova contagiò anche lei, al ricordo di Wilson che urlava di dare fuoco ai suoi occhi, per aver visto i suoi migliori amici in un contesto fin troppo intimo. «Cos'hai lì?»
Di colpo, Lara smise di ridere, resasi conto di come Natasha stesse indicando la busta sotto le sue gambe. Si maledì per non averla nascosta meglio, ma decise di provare a spostare l'attenzione su altro, fallendo miseramente. «Niente, carta straccia.» gettò la lettera nel cestino, promettendosi di recuperarla in seguito, ma la bionda non sembrava dello stesso pensiero, e prima che Lara potesse impedirglielo, afferrò la busta, scrutandola, accompagnata dallo sbuffo dell'amica.
«Te lo richiedo. Cos'è?» domandò, tranquilla, porgendole la lettera.
«Quando Henry è andato via, vi ho mentito. Non so perché se ne sia andato, non so dove sia né tantomeno se stia bene. L'unica cosa che so è che mi ha mandato lui il vestito che ho indossato all'appuntamento, e che mi ha lasciato questa busta.» si lasciò cadere all'indietro sul letto, rigirando l'oggetto tra le dita.
«È passato un anno, Lara, perché non l'hai aperta? E soprattutto, Steve lo sa?»
«No, è una cosa mia, non sua.» asserì, rimettendosi seduta. «Non l'ho aperta... boh, non lo so perché non l'ho aperta, forse sono arrabbiata, perché invece che salutarmi e darmi le sue spiegazioni mi ha lasciato una stupida busta chiusa. Eravamo legati, mi aspettavo un saluto diverso, un ringraziamento per quanto fatto! Sono io quella che alla fine ha rischiato di più con Felici, che ci ha rimesso, e lui mi ripaga così, andandosene da codardo!»
«Ti senti meglio?» Natasha prese posto di fianco a lei sul letto, poggiandole una mano sulla schiena.
«A dire il vero, molto. Mi sono sfogata.» sorrise. «La aprirò, quando sarò pronta, promesso. Detto questo, ti serviva una mano, no?»
STAI LEGGENDO
𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜
Fanfiction🏹 𝚄𝚗𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚌𝚊𝚖𝚋𝚒𝚊𝚝𝚊 𝚍𝚊𝚕𝚕'𝚒𝚗𝚌𝚘𝚗𝚝𝚛𝚘 𝚌𝚘𝚗 𝚞𝚗 𝚏𝚞𝚐𝚐𝚒𝚝𝚒𝚟𝚘 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜 🏹 Tutti conoscono la storia di Captain America, l'eroe perfetto, il paladino, il primo vendicatore, ma quanti possono dire di conos...