𝟸𝟾 - 𝙽𝚘𝚗 𝚎' 𝚒𝚕 𝚖𝚒𝚘 𝚏𝚒𝚍𝚊𝚗𝚣𝚊𝚝𝚘

338 22 116
                                    

«Che voleva dire!?» Lara si voltò verso il Capitano, con il vestito macchiato e bagnato che le si appiccicava contro il corpo magro, e lo guardò con confusione, fin quando lui non le afferrò il polso, trascinandola all'interno del bagno e richiude...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Che voleva dire!?» Lara si voltò verso il Capitano, con il vestito macchiato e bagnato che le si appiccicava contro il corpo magro, e lo guardò con confusione, fin quando lui non le afferrò il polso, trascinandola all'interno del bagno e richiudendo la porta a chiave dietro di loro, assicurandosi che meno occhi possibili li avessero intercettati. Sull'ingresso della stanza figurava il cartello "GUASTO", posto attentamente da Natasha in modo che nessuno potesse intralciare i loro piani, e così i due si trovarono soli in quella stanza, stranamente grande per essere una toilette. «E lasciami!» la mora scostò il braccio, brusca, facendo mollare la presa a Rogers e guardandolo con il fuoco negli occhi.

«Scusa.» pronunciò lui, atono. «Quello è il vestito, indossalo.»

Un abito arancione dai dettagli bianchi se ne stava appeso sulla gruccia sul muro dietro di lei, accompagnato da un paio di scarpe chiare e orecchini del medesimo colore, all'apparenza decisamente meno pesanti di quelli che portava. Roteò gli occhi, infastidita dal tono di Steve, e afferrò il vestito pulito, con l'intenzione di indossarlo. «Puoi almeno girarti?» lo bacchettò, notando come lui la stesse osservando.

Rogers fece quanto ordinatogli, borbottando tra sé e sé che quello non fosse niente di nuovo per lui, ma per fortuna, Lara non udì la battuta del Capitano, il che gli risparmiò l'ennesima litigata. Era vero, Steve aveva già visto Lara anche con meno vestiti addosso di quelli che avrebbe avuto in quel momento, ma nonostante l'enorme desiderio si riaverla per sé e di tracciare nuovamente con le dita il contorno delle sue cicatrici, era pur sempre Steve Rogers, non aveva perso il suo animo da gentiluomo e non avrebbe approfittato di una situazione del genere per sbirciare ed osservare una donna seminuda. Lara faceva vacillare le sue convinzioni, ma per quanto potesse arrancare, alla fine rimaneva sempre saldo sulla propria posizione.

Restò con gli occhi rivolti contro la porta anche quando sentì Lara imprecare dietro di lui, rispettando la sua volontà di non essere guardata dal Capitano, ma ancora una volta, si trovò costretto ad infrangere quelle regole morali che cercava di imporsi, quando lei richiamò la sua attenzione. «Steve» sbuffò. «La zip.» si limitò solo a quelle poche parole, cercando di mascherare l'imbarazzo, perché avrebbe preferito chiunque altro, perfino uno sconosciuto, piuttosto che farsi slacciare il vestito proprio dall'uomo che le dava il tormento. Solo poco prima avevano avuto un momento stranamente intimo, quando l'orecchino aveva deliberatamente deciso di prendere il volo, e già solo quella vicinanza l'aveva mandata in estasi, non era sicura di poter sostenere ancora una volta le mani del Capitano sul proprio corpo, così come il suo respiro caldo e avvolgente.

Sfortunatamente, lui era la sua unica soluzione, e così si voltò, dandogli la schiena e scostando i capelli da un lato, in modo che la zip del vestito fosse in bella vista e Rogers potesse abbassarla con facilità. Ma quel giorno, Steve voleva prendersi più tempo possibile con lei, e così, con estrema lentezza, prese ad abbassare la cerniera, sfiorando di tanto in tanto la pelle increspata di Lara, soffermandosi sulle cicatrici che la ricoprivano. «Non credo che il tuo fidanzato sarebbe molto contento di questa scena.» sogghignò lui, tentando di stemperare la situazione.

𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora