𝟸 - 𝚂𝚘𝚙𝚛𝚊𝚟𝚟𝚒𝚜𝚜𝚞𝚝𝚊

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«Non se ne parla»

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«Non se ne parla»

«E dai, Lara!»

«Ho detto di no, Sam.» continuò imperterrita mentre addentava una mela.

«Mi fai fare brutta figura...»

«Non me ne frega niente, non uscirò con lui, scordatelo.»

Sam sbracciò animatamente, scuotendo la testa allibito. «Sei incredibile. Steve Rogers, il solo e unico Captain America mi chiede se può invitarti a uscire e tu rifiuti!? Sei pazza, Lara, fattelo dire.»

«Gli uomini sono tutti uguali Sam, il fatto che lui sia un supereroe non lo rende diverso. Anzi, se possibile lo rende solo più pericoloso.» disse camminando verso il cestino dell'immondizia, prima di andare a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno.

«Chi è pericoloso?» Lara sbiancò, sotto lo sguardo divertito di Sam che si tratteneva per non ridere, poi alzò gli occhi verso la figura contro cui si era scontrata. Lui era lì, imponente, pacato, e con quello stupido sorriso sulle labbra che per un attimo fece attorcigliare a Lara le budella.

«Capitano» si ricompose. «Che ci fa lei qui?»

«Sam mi ha detto che spesso ti alleni qui, e ho pensato di passare per un saluto.» alzò le spalle, mantenendo le mani in tasca. «Ma se disturbo vado via»

«Beh...» provò a parlare lei, ma Sam come sempre si mise in mezzo.

«No che non disturbi, Cap, ti pare! Io stavo giusto andando via, ti lascio nelle mani di Lara allora.» le fece un occhiolino e sparì, non lasciandole nemmeno il tempo di controbattere.

«Allora...» cominciò Steve, dondolando leggermente con le mani in tasca. «Sei libera per pranzo?»

Mentre Steve se ne stava nel punto in cui si era scontrato con Lara, lei presa dall'imbarazzo della situazione si voltò dall'altro lato, dando le spalle al Capitano e fingendo di sistemare le sue cose nel borsone. «In realtà...» deglutì in maniera nervosa. «Sarei un po' impegnata...»

«Oh, capisco...» non aveva intenzione di forzarla, aveva perfettamente afferrato il concetto; lei, con lui, non voleva uscire. «Allora buona giornata, Lara» detto questo lasciò la palestra, incamminandosi lungo il marciapiede.

Per un attimo la ragazza sembrò volergli andare dietro, fermarlo e accettare la sua proposta, ma poi si riscosse da quell'idea che considerava tanto malsana e ritornò sui suoi passi, prendendo la sua roba e uscendo dalla palestra per dirigersi dalla parte opposta a quella dove aveva visto andare il Capitano. Camminò sotto il sole primaverile di Washington rimuginando sul fatto che quella fosse la scelta giusta o meno, perché in fondo, ma molto in fondo, provava un minimo di interesse per Steve, anche se continuava a ripetersi che quell'interesse fosse solo dettato dal fatto che lui fosse il suo idolo da quando aveva undici anni. Non lo aveva mai detto a Sam, ma una volta finita in collegio alcuni ragazzini più grandi l'avevano presa di mira, e lei per proteggersi aveva costruito uno scudo che aveva colorato di rosso, bianco e blu, imitando il grande Captain America. Questo l'aveva salvata, e soprattutto le aveva dato la forza di reagire alle percosse subite, e così con il tempo si era fatta un nome lì dentro, era temuta anche da chi prima la considerava solo un misero scarafaggio, e a lei stava bene così, anche se la cosa l'aveva portata a non avere nemmeno un amico.

𝙼𝚒𝚜𝚜𝚒𝚗𝚐 - 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora